"Ci vorranno anni per superare la crisi" dice la Cancelliera che lunedì andrà all’Eliseo per incontrare il presidente francese Nicolas Sarkozy, a quattro giorni dal cruciale vertice del 9 dicembre a Bruxelles, dove sono in agenda proprio possibili modifiche ai trattati
La Merkel è consapevole che “per superare la crisi che ha investito l’eurozona saranno necessari anni”, ma sono stati già fatti dei passi avanti. La strada è lunga perché si tratta di “una crisi di fiducia”, perciò “non bisogna solo combattere le cause” ma anche ricostruire la “fiducia” attorno all’Europa. La zona euro “deve essere aperta a coloro che vogliono partecipare”, dice la cancelliera davanti al Parlamento tedesco e la priorità deve essere quella di “puntare sul rafforzamento delle unione monetarie”. In particolare, “la Serbia è tra gli stati candidati a entrare nell’euro, ma potrà farlo solo quando regolarizzerà i rapporti con il Kosovo”. Il futuro dell’euro è quindi “inseparabile dal futuro dell’Unione Europa”. Da qui la Merkel prende spunto per parlare dell’Italia, sottolineando che essendo l’Italia la terza economia della Ue il suo futuro è il futuro dell’eurozona e che il nostro Paese “ha davanti a sè un’enorme sfida: è responsabile per il proprio futuro e per il futuro dell’Europa”.
Da Berlino arriva poi una nuova chiusura ai titoli di stato europei: ”Gli eurobond non sono un contributo alla soluzione della crisi”, ha detto la Cancelliera ribadendo la sostanziale contrarietà del governo tedesco ai titoli del debito comune, fino a quando non ci saranno meccanismi di controllo più forti sui bilanci degli stati Ue. Infine sottolinea la differenza tra la Banca centrale europea e quella dei singoli Stati: ”La Bce è tutt’altra cosa rispetto alla Fed americana e alla Bank of England. Nei trattati è stabilito che sia un’istituzione indipendente e io ne sono convinta”. Le dichiarazioni della Merkel spingono le borse europee in rialzo. L’indice d’area Stxe 600 sale di quasi un punto e mezzo percentuale. Milano con un rialzo del 2,2% è la piazza migliore. In evidenza anche Francoforte, Parigi e Londra che guadagnano attorno all’1,5%. A livello settoriale gli acquisti privilegiano bancari (sottoindice dj stoxx +2,89%), auto (+2,7%) e materie prime (+2,6%).