L’iter che porterà all’approvazione della manovra ha preso il via questa mattina a Palazzo Chigi. Il premier ha fissato a ritmo serrato un giro di consultazioni con i principali leader politici che dovranno sostenere il provvedimento anticrisi in Parlamento. Domenica sarà la volta delle parti sociali ma i ministri sono stati allertati per anticipare il Consiglio dei ministri a domani sera, inizialmente previsto per lunedì mattina.
Lunedì Monti si presenterà alla Camera e al Senato per illustrare la manovra al Parlamento e martedì, infine, la manovra, dovrebbe approdare alla Camera. Stamani Monti alle 10.30 ha incontrato i rappresentanti del Terzo Polo, Pier Ferdinando Casini, Francesco Rutellli e Benedetto Della Vedova. Subito dopo il premier ha illustrato i punti cardine della manovra al segretario del Pdl, Angelino Alfano, insieme a Maurizio Gasparri e Francesco Cicchitto. Per quasi tre ore poi, in serata, ha incontrato Pierluigi Bersani e altri rappresentanti del Pd. “Le misure ipotizzate sull’evasione secondo noi non sono sufficienti alla bisogna e abbiamo avanzato una serie di proposte”, ha detto dopo il segretario del Pd dopo il vertice con Monti. L’Idv, nonostante abbia votato la fiducia al governo, ha deciso di declinare l’invito del Professore, ricordando che la fiducia data al governo Monti è “una fiducia tecnica, quindi chiediamo di poterci incontrare in Parlamento, nelle sedi proprie in cui si illustrano i provvedimenti”, ha spiegato Antonio Di Pietro. Anche la Lega ha disertato gli incontri: i governatori del Carroccio, impegnati a Vicenza per la riapertura del parlamento padano, hanno criticato duramente la scelta di Monti di incontrare le regioni proprio domenica mattina. E la prima polemica è partita dal deputato Elio Belcastro, vicesegretario nazionale di NpS-Noi Sud: “Ci spiace dover evidenziare che, in vista del varo delle misure anticrisi, il Presidente del Consiglio, Monti, non abbia ritenuto di ascoltare le ragioni di chi in Parlamento rappresenta il Popolo meridionale, i suoi problemi, le sue aspettative”.
La cronaca ora per ora
23.35 – Bersani: “Contro l’evasione misure insufficienti”
Per quanto riguarda l’evasione fiscale “le misure ipotizzate e che abbiamo letto e percepito secondo noi non sono sufficienti alla bisogna e abbiamo avanzato una serie di proposte”. Lo ha detto il leader del Pd Pier Luigi Bersani, in conferenza stampa, al termine dell’incontro con il premier Mario Monti a palazzo Chigi.
23.33 – Bersani: “Diminuire carico su fasce deboli”
Il carico della manovra deve essere “attenuato” nei confronti delle fasce piu’ deboli. Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, al termine dell’incontro a palazzo Chigi con il premier, Mario Monti. “Nessuno piu’ di noi conosce la gravita’ della situazione – ha premesso Bersani al termine di due ore e mezzo di colloquio con il premier – l’Italia si trova nel punto piu’ esposto della crisi. Conosciamo l’esigenza di intervenire anche in maniera doplorosa – ha aggiunto – ma abbiamo portato le nostre proposte. In particolare sui grandi temi sociali”. La richiesta del pd, ha spiegato Bersani, e’ quella di una maggiore “tutela maggiore dei pensionati e dei pensionandi e dei redditi piu’ bassi”. Il peso della manovra dunque, ha sottolineato, “va attenuato” nei confronti dei pensionati e delle fasce piu’ deboli.
23.00 – Ancora in corso l’incontro tra Monti e Pd
22.04 – Gasparri: “Nessun aumento dell’Irpef”. Vi do una notizia: non ci sara’ nessun aumento dell’aliquota Irpef del 41%. Lo ha detto il capogruppo del Senato Maurizio Gasparri, nel corso della trasmissione ‘In Onda’, su La7. ”Non ci sara’ un aumento dell’Irpef per chi è nella fascia di reddito superiore ai 55mila euro”, ha precisato Gasparri.
20.47 – Boniver (Pdl): “La manovra sembra sempre di più una purga”. “La manovra annunciata assomiglia sempre più ad un’amarissima purga. Oltre ai tagli sempre più profondi e alle tasse sempre più alte, sembra di capire che non ci siano grandi alternative”. Lo afferma in una nota Margherita Boniver, deputato del Pdl. “Nella situazione in cui siamo il Parlamento avrà un ruolo del tutto marginale. La fretta è di solito cattiva consigliera, difficile, quindi, intravedere in tutto questo l’equità ma soprattutto la crescita”, conclude.
19.38 – Cazzola (Pdl): “Monti vada avanti”. “I commenti ben poco equilibrati e costruttivi sulle anticipazioni della manovra, soprattutto i mal di pancia provenienti dalla sinistra politica e sindacale, dimostrano che la linea del governo e’ quella giusta: Monti vada avanti”. Lo sottolinea in una nota il deputato del Pdl, Giuliano Cazzola. “I suoi critici – spiega – non esprimono valide alternative, ma solo vaghe istanze, condite di luoghi comuni, frasi fatte e generiche aspettative. Votero’ con convinzione questa manovra”.
19.37 – Alfano apre alle pensioni: “Sì a riforma strutturale”. Il Pdl potrebbe dare il via libera all’innalzamento della soglia a 43 anni per le pensioni di anzianita’, ma solo se si tratta di una misura che rientra in una riforma strutturale, no se invece si tratta di un intervento singolo. Durante la registrazione di ‘In onda’ su La7 il segretario del Pdl, Angelino Alfano, apre all’ipotesi di un intervento sulle pensioni di anzianita’: “se c’e’ un contesto equilibrato si puo’ ragionare, se invece si tratta di un provvedimento spot che penalizza una fascia di pensionandi allora per noi e’ no”. Per Alfano, comunque, si andra’ verso un regime contributivo: “l’attuale ministro del Welfare ha sempre detto di essere a favore del sistema contributivo, quindi, con ogni probabilita’ il ministro proporra’ il passaggio al metodo contributivo”. Detto questo, Alfano ribadisce che “le pensioni non possono essere utilizzate per fare cassa”
19.30 – Alfano: “Necessario alzare l’Irpef”. Cinquantacinquemila eurorappresentano una soglia troppo bassa per aumentare l’Irpef. Lo dice Angelino Alfano durante la registrazione di “In onda” su La 7.“Non possono pagare sempre gli stessi – dice il segretario del Pdl – non sono ricconi; probabilmente sono vittime della crisi”. Alfano dice che il Pdl avrebbe “un grande problema” a votare un provvedimento del genere. Per noi – prosegue – 55 mila euro non evidenziano fasce da colpire ma – insiste – soggetti già tartassati”.
19.20 – Alfano: “Niente sì al buio, non siamo a sovranità limitata”. “Non siamo a sovranità limitata, confidiamo nel buon senso e nella concretezza di Monti”. Lo ha detto Angelino Alfano, a ‘In onda’ su La7, a proposito di un voto a scatola chiusa e comunque positivo del Pdl alla manovra economica.
19.00 – Alfano: “Il Dl non è il vangelo”. ”Il dl non è un Vangelo”, dice Angelino Alfano parlando della manovra del governo. L’ex Guadasigilli precisa che lo scopo del Pdl non è “stravolgerlo” e aggiunge che “spesso è interesse del governo fare qualche intervento correttivo durante il passaggio parlamentare”. Cinquantacinquemila euro rappresentano una soglia troppo bassa per aumentare l’Irpef. Lo dice Angelino Alfano durante la registrazione di “In onda” su La 7. “Non possono pagare sempre gli stessi – dice il segretario del Pdl – non sono ricconi; probabilmente sono vittime della crisi”. Alfano dice che il Pdl avrebbe “un grande problema” a votare un provvedimento del genere. Per noi – prosegue – 55 mila euro non evidenziano fasce da colpire ma – insiste – soggetti già tartassati”. Poi apre all’ipotesi di un intervento sulle pensioni di anzianità: il Pdl “potrebbe dare il via libera all’innalzamento della soglia a 43 anni per le pensioni di anzianità, ma solo se si tratta di una misura che rientra in una riforma strutturale, non se invece si tratta di un intervento singolo.
18.05 – Potrebbe sfumare ritocco Irpef. Potrebbe sfumare il ritocco delle aliquote Irpef destinato a colpire i redditi più alti mentre è certo che la manovra che sarà varata dal Governo toccherà la casa, con un ritorno dell’Ici sulla prima e una sorta di ‘patrimoniale’ sulle seconde e terze case, nonchè una tassa sui beni di lusso. Sono queste, a quanto apprende l’Adnkronos, le ultime novità che caratterizzano il lavoro sul provvedimento che è ancora in corso.
17.15 – Angeletti: la manovra “spinge verso la recessione”. ”Da quello che leggiamo, la preoccupazione maggiore è la contrazione dei consumi legata alla diminuzione del potere d’acquisto. Questo mi preoccupa perchè significherà meno occupazione. Si tratta quindi di una manovra che darà una spinta verso la recessione”. E’ il commento duro del segretario Uil Luigi Angeletti.
16.57 – Camusso: “Equità ediscontinuità”. Equità e discontinuità: è quanto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha chiesto al Governo, alla vigilia della convocazione delle parti sociali a Palazzo Chigi. Il segretario del sindacato di Corso d’Italia, chiudendo i lavori dell’Assemblea nazionale dei delegati a Roma, ha ricordato che “lavoratori e pensionati già da qualche anno fanno sacrifici e non accettano lezioni da nessuno”. La convocazione di domani “può essere un segno positivo” rispetto al precedente Governo, ha continuato il segretario generale della Cgil, pur mettendo in guardia dal rischio che sia solo un’occasione per “informare e non di confronto”.
16.44 – Marino: “Nella manovra vorrei una data certa per la chiusura degli Opg”. “Alla vigilia della presentazione in Parlamento della Manovra, che conterrà anche misure per le carceri, rivolgo un appello al ministro della Giustizia Paola Severino e a tutto il Governo affinchè inseriscano nel provvedimento una data certa per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari”. Lo chiede in una nota il senatore Pd Ignazio Marino, presidente della Commissione sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale.
16.30 – Fli: detrazioni fiscali per le famiglie. ”Noi lo abbiamo caldeggiato e credo che nella manovra ci sarà il ripristino delle detrazioni” fiscali per le famiglie previste dalla precedente manovra per il 2012-2013, ha detto Benedetto Della Vedova parlando ai circoli di Fli.
16.26 – Fassina: “Servono imposte sui grandi patrimoni”. “La manovra ancora non la conosciamo e abbiamo letto sulla stampa tante versioni contraddittorie. Noi ribadiamo la nostra posizione sull’equità come segno di discontinuità al governo Berlusconi”, ha dichiarato il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina. Sul pacchetto delle misure che il governo sta finendo di elaborare, ha aggiunto: “Non dobbiamo valutare le singole misure ma il pacchetto complessivo: noi facciamo questa manovra perchè il Paese è in una situazione emergenziale perchè per tre anni e mezzo ci è stato detto che andava tutto bene e nessuno è intervenuto. Per ora si tratta di applicare il principio di equità: devono contribuire i grandi patrimoni e bisogna insistere con la lotta all’evasione”.
15.58 – Cota e Zaia ricevuti dal ministro Giarda. “Il Presidente del Consiglio MarioMonti non ha ricevuto i Presidenti delle Regioni Veneto e Piemonte, Luca Zaia e Roberto Cota, in quanto impegnato in incontri relativi alle misure che verranno approvate dal Consiglio dei Ministri. I Presidenti Cota e Zaia sono stati ricevuti dal Ministro dei rapporti con il parlamento, Piero Giarda”. E’ quanto riferisce una nota diffusa da palazzo Chigi. I due governatori erano stati convocati per domani mattina nel ciclo di incontri che il premier ha pianificato con le parti sociali e gli enti locali ma i due sono impegnati nel Parlamento Padano a Vicenza e così hanno deciso di presentarsi oggi a Roma.
15.57 – Manovra, decreto da 20-23 miliardi. Sarebbe da 20-30 miliardi l’ammontare della manovra a cui sta lavorando il governo. E’ quanto si apprende da fonti politiche. Ai 20-23 miliardi vanno poi aggiunti 4-5 miliardi per la delega fiscale. Ai partiti, comunque, il governo ha assicurato, rifericono le stesse fonti, che “i sacrifici saranno proporzionati”. Una stretta all’evasione fiscale (previsto l’abbassamento della soglia di tracciabilità a 500 euro), il ritorno dell’Ici (o Imu) sulla casa ma con l’esenzione delle prime case di valore medio-basso, mentre il ‘forte’ dell’imposta andrebbe a gravare sulle seconde e terze case e sulle prime case di ‘lusso’. Poi l’ipotesi di un tassa sui beni di lusso (ma la misura è ancora in via di definizione e si sta valutando di ‘colpire’ l’uso più che la proprietà del bene), e un intervento ‘pesante’ sul capitolo sanità. Queste, secondo quanto riferiscono fonti politiche dopo gli incontri a palazzo Chigi, alcune delle misure che potrebbero essere contenute nella manovra. Le stesse fonti, inoltre, non escludono che il governo possa intervenire subito con un decreto legge e inserire invece le riforme strutturali (leggasi pensioni e lavoro) in un ddl al quale tuttavia verrebbe garantita una corsia preferenziale in Parlamento, per giungere alla sua approvazione entro la fine dell’anno.
14.47 – Alfano: “Non paghino sempre gli stessi”. “Serve equità”. Così il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha commentato l’esisto dell’incontro avuto con il premier, durato oltre due ore. Alfano è apparso soddisfatto, pur sottolineando la necessità di adottare le difficili misure “necessarie”, con un occhio alle “famiglie”. Con un monito, ribadito due volte: “Stare bene attenti affinché non paghino sempre gli stessi”. Il presidente del Consiglio Mario Monti “è stato chiamato proprio per assumere decisioni non facili di questo noi ci rendiamo conto”. Il segretario del Pdl ha parlato di misure “severe”, necessarie per “far stare meglio l’Italia” di domani.
14.16 – Camusso: “Monti non ci rovini la festa del fine Berlusconi”. “Monti non ci rovini la festa che pensiamo di dover fare perché l’altro governo è uscito”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in chiusura dei lavori dell’assemblea dei delegati del sindacato.
13.24 – Bocchino: “Medicina amara che deve coniugare rigore con equità”. “Monti è stato chiamato a un difficile compito e la sua autorevolezza è la garanzia migliore per aiutare l’Italia a uscire dalla crisi. La manovra che il Parlamento dovrà approvare in fretta è una medicina amara da prendere per salvare l’Italia, ma deve coniugare il rigore con l’equità, come ha chiesto il presidente Napolitano, evitando di colpire soltanto i tartassati con aumenti delle imposte”. Lo dichiara il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino. “Servono anche misure draconiane – spiega – per il taglio della spesa pubblica improduttiva e risorse per favorire il lavoro giovanile e femminile, nonché misure utili a far recuperare ai lavoratori dipendenti quel potere d’acquisto perso negli ultimi anni”. “Chi come noi ha deciso di sostenere il governo senza condizionarlo ma offrendo soltanto dei suggerimenti auspica che si faccia presto e bene, ma soprattutto con equità, colpendo i furbi di ieri e di oggi e aiutando chi si è impoverito negli anni”.
12.44 – Casini: “Momento drammatico”. “Oggi Monti deve fare le cose che per lungo tempo sono state rinviate e che i governi di destra e sinistra non hanno fatto”. Lo ha spiegato Pier Ferdinando Casini, dopo il colloquio con il presidente del Consiglio a palazzo Chigi sulla manovra. “Questa manovra si colloca in un momento molto particolare della vita nazionale e dell’Europa”, ha detto il leader dell’Udc. “Se non fossimo arrivati a questo punto e ad un momento così drammatico, non ci sarebbe neanche stato il bisogno del governo Monti e della manovra che stiamo discutendo”.
12.33 – Ministri allertati: Cdm anticipato a domenica sera. La riunione del Consiglio dei ministri sulla manovra, prevista in un primo tempo per lunedì mattina, molto probabilmente si svolgerà domani sera. L’intenzione del governo, a quanto si apprende da fonti parlamentari e governative, è infatti di anticipare il varo delle misure, immediatamente a ridosso degli incontri con le parti sociali. I ministri, al momento, sono stati preallertati per l’impegno già domani sera.
12.21 – Rutelli: “Abbassare i costi della politica”. Avanti con la manovra, ma parallelamente prosegua l’iter in Parlamento del taglio dei costi della politica. “E’ fondamentale – spiega in conferenza stampa il leader dell’Api, Francesco Rutelli – che il governo trovi una sede di dialogo con le forze parlamentari e in parallelo alle misure occorre una serie di interventi già avviati in Parlamento, come la riorganizzazione e le misure di contenimento dei costi delle istituzioni e della politica che debbono marciare in parallelo con le misure che riguardano l’intera cittadinanza italiana”. Rutelli insiste sul fatto che “in accordo con il governo si trovi una sede di confronto per fa marciare speditamente anche queste misure, necessarie in un momento in cui si chiedono sacrifici a tutti”.
12.17 – Casini: “Manovra sarà severa e pesante”. ”La manovra che stiamo discutendo sarà severa e pensante. Noi abbiamo chiesto che conservi criteri di rigore coniugati ad equità”, ha detto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini dopo l’incontro con il presidente del Consiglio. Il Terzo Polo chiede al Governo “attenzione per le famiglie, che sono le grandi dimenticate di questo Paese”, in particolare evitando che siano cancellate le detrazioni a loro vantaggio previste dalla delega fiscale varata da Tremonti e dal governo Berlusconi. “Assicuriamo al presidente e al Governo la nostra vigile solidarietà'”.
12.05 – Calderoli: “Lega farà barricate in aula se aumenteranno le tasse”. “Se verranno confermate le indiscrezioni sulla manovra, allora Monti e il suo Governo si dimostreranno una vera e propria ‘fabbrica della poverta”. Altro che equità e crescita! A crescere in questo caso saranno solo le tasse e la povertà delle famiglie e delle imprese. A confronto di Monti l’Amato del ’92 appare come un semplice dilettante. La Lega farà le barricate in Parlamento per la difesa delle famiglie e delle imprese, sempre che con misure del genere Monti riesca ad arrivare a mangiare il Panettone, cosa di cui dubito fortemente…”. Lo afferma il Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, Roberto Calderoli.
11.56 – Anci: dubbi sull’aumento dell’Irpef. ”Vorrei che Monti avesse in mente,in questa manovra, non solo le facce di Bruxelles, giustamente, della Bce, degli altri Governi ma anche le facce delle persone e dei cittadini”, ha affermato il presidente dell’Anci Graziano Delrio, che ha qualche dubbio sull’ipotesi di un eventuale aumento dell’Irpef per chi guadagna oltre 55.000 euro. “Abbiamo sempre sottolineato il fatto – ha puntualizzato – che la tassazione non dovrebbe andare a colpire se non i grandi patrimoni e i patrimoni immobiliari, quindi il tema dell’Irpef con quella soglia mi crea molte perplessità”.
11.47 – Cgil: “Equità per uscire dalla crisi”. ”L’equita’ è per davvero il temaprincipale per portare il Paese fuori dalla crisi, che guardi alla crescita e non alla cassa. Su questa linea giudicheremo i provvedimenti che verranno assunti dal governo nelle prossime ore”. E’ quanto ha affermato il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, aprendo l’assemblea nazionale dei delegati del sindacato di Corso d’Italia.
11.44 – Formigoni: “Manovra non può essere solo depressiva”. Domani il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, insieme agli altri presidenti di Regione, incontreranno il presidente del Consiglio, Mario Monti, per avere da lui delle delucidazioni. Ma una cosa è certa: “la manovra non può essere soltanto depressiva – ha detto il governatore lombardo – non si può avere di mira soltanto il pareggio dei conti. Occorrono misure per la crescita, una sterzata per l’economia”. Domani “ascolteremo e domanderemo spiegazioni” al presidente Monti. Quello che serve, secondo Formigoni, è “una manovra fortemente riformatrice che metta l’Italia in linea con i Paesi piu’ avanzati e quindi permetta al Paese di riprendere a correre.
11.43 – Di Pietro sulla manovra come S.Tommaso: “Prima tocco, poi giudico”. ”La manovra? Sono stanco di rispondere sulle supposizioni. Ho letto sei giornali e ci sono sei manovre diverse. Ora voglio leggerla nel concreto, vedere qual è stato il filo conduttore e le scelte. Fino ad allora adotto la regola di San Tommaso, prima tocco e poi giudico”. Lo ha detto Antonio Di Pietro, segretario dell’Idv a margine del suo intervento al Congresso di Rifondazione Comunista in corso di svolgimento a Napoli.
10.44 – Profumo: “Sarà provvedimento articolato”. “Le misure economiche in queste ore allo studio del Governo non si tradurranno esclusivamente in una manovra, e dunque solo in tagli, si tratterà piuttosto di un provvedimento articolato per ridare un ruolo attivo all’Italia in Europa”, ha detto il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, che aggiunge: “C’è la necessità di coniugare con pari dignità il rigore, l’equità sociale e lo sviluppo per creare le condizioni per una posizione attiva dell’Italia in Europa”.
10.30 – Terzo Polo a palazzo Chigi. E’ entrata a Palazzo Chigi la delegazione del Terzo Polo composta da Pier Ferdinando Casini (Udc), Francesco Rutelli (Api) e Benedetto Della Vedova (Fli) per incontrare il presidente del Consiglio Mario Monti, con il quale i principali partiti oggi si consulteranno a proposito della manovra anticrisi che sarà varata lunedì.
10.16 – Belcastro: “NpS-Noi Sud esclusi dalle consultazioni”. “Ci spiace dover evidenziare che, in vista del varo delle misure anticrisi, il Presidente del Consiglio, Monti, non abbia ritenuto di ascoltare le ragioni di chi in Parlamento rappresenta il Popolo meridionale, i suoi problemi, le sue aspettative”, ha dichirato il deputato Elio Belcastro, vicesegretario nazionale di NpS-Noi Sud, che interpreta questo gesto come un segno “della mancanz di volontà del governo di farsi carico del Mezzogiorno e dei suoi problemi”.