Cgil, Cisl e Uil trovano l'accordo e ribadiscono a Monti la necessità di aprire un confronto per apportare delle modifiche al decreto Salva-Italia. Allo stop sindacale aderisce anche l'Ugl. Camusso ha sottolineato la difficoltà a riavvicinarsi alle due altre sigle confederali: "Cancellare i due anni precedenti è complicato"
Tre ore di sciopero unitario contro la manovra e un pacchetto di altre 8 ore entro dicembre se il governo Monti non incontrerà i sindacati “per i necessari cambiamenti” al decreto Salva-Italia. Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno raggiunto la decisione trovando un accordo comune. Le due ore di stop sono previste per lunedì, mentre i lavoratori dei servizi essenziali, dei trasporti e i dipendenti pubblici incroceranno le braccia venerdì 16 dicembre.
Video di Manolo Lanaro
Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, non esclude inoltre la possibilità che i sindacati proclamino per dicembre uno sciopero generale di 8 ore contro la manovra oltre a quello indetto per lunedì prossimo. Al termine dell’incontro con Susanna Camusso e Luigi Angeletti, Bonanni ha risposto affermativamente ai giornalisti che gli chiedevano se sul tavolo ci sia anche questa opzione qualora il governo dovesse rifiutare il confronto chiesto da Cgil, Cisl e Uil. “Questa manovra è pesante e iniqua per tutti – ha detto Bonanni – ma in particolare per alcuni. Siamo d’accordo nel fermare questa ingiustizia”.
Allo sciopero indetto per lunedì prossimo ha aderito anche l’Ugl. Insieme alle altre Confederazioni chiediamo al governo di aprire un confronto con noi per introdurre nella manovra quegli elementi di equità che ad oggi mancano e che stanno creando ansia e preoccupazione sul futuro alle persone che rappresentiamo”, ha detto il segretario generale, Giovanni Centrella.
I sindacati sono ”sempre d’accordo quando si deve difendere comunemente un problema”, ha detto il segretario generale della Uil, Angeletti spiegando come l’obiettivo dello sciopero generale proclamato per il 12 dicembre sia “la correzione della manovra. Abbiamo chiesto un incontro al presidente del Consiglio – ha detto – per affrontare il problemi della manovra per lavoratori e pensionati. I problemi si concentrano sulla previdenza e sull’Ici per la prima casa. Il fatto che ci sia una disponibilità anche se estremamente limitata è diverso che dire che non si cambia nulla”.
Posizione condivisa anche da Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. “Il nostro obiettivo è ottenere modifiche sulle cose più problematiche per lavoratori e pensionati”. Camusso ha sottolineato la necessità di modifiche sul blocco della rivalutazione delle pensioni in essere, sulla riforma dell’anzianità e sulla reintroduzione dell’Ici sulla prima casa. “Oggi abbiamo costruito un percorso unitario. La difesa di lavoratori e pensionati, dei loro redditi e della loro condizioni, in questa stagione permette scelte unitarie”. Camusso ha sottolineato però per quanto riguarda i rapporti con Cisl e Uil che “cancellare i due anni precedenti è complicato”.