Nonostante i sacrifici richiesti dalla manovra finanziaria del governo Monti, riusciremo a salvare il Paese dal tracollo? E’ questa la domanda di fondo che animerà la sesta puntata di “Evitare la catastrofe” sarà il tema da approfondire nella sesta puntata di Servizio Pubblico, la trasmissione condotta da Michele Santoro in onda stasera dalle 21 su un network di televisioni locali e in diretta streaming sul sito del Fatto quotidiano oltre ai canali 100, 500 e 504 di Sky, i siti dei maggiori quotidiani nazionali e in esclusiva anche su Radio Capital. Come ogni giovedì, si potrà seguire il programma sulla pagina Facebook, animata dai sondaggi proposti da Giulia Innocenzi.
Il “decreto salva-Italia”, che impone lacrime e sangue ai cittadini per evitare il default e risanare il bilancio, secondo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha “evitato la catastrofe”. Una speranza, per ora: infatti la crescita economica del Paese è un’incognita che grava anche sulle tasche di lavoratori e pensionati, chiamati a sobbarcarsi un “compito duro e necessario”. A discuterne insieme a Michele Santoro questa sera ci saranno Guglielmo Epifani, ex segretario generale della Cgil e oggi presidente dell’Istituto Bruno Trentin; Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato Francesco Rutelli, leader di Alleanza per l’Italia, e gli economisti Irene Tinagli e Christian Marazzi. E il trailer che anticipa la puntata di stasera mette al centro le lacrime del Ministro del Welfare Elsa Fornero e la “stretta” che più ha interessato gli italiani negli ultimi giorni, ovvero riforma del sistema previdenziale.
Intanto sulla pagina Facebook un sondaggio chiede agli utenti di votare gli argomenti su cui vorrebbero essere coinvolti nel dibattito in studio: al primo posto c’è l’esenzione Ici per il Vaticano seguita dalla lotta all’evasione fiscale e dall’aumento del contributo di solidarietà sul capitale scudato. Ieri sul social network Giulia Innocenzi ha tracciato anche anche il bilancio dall’esordio a oggi. “Fino a questo momento abbiamo fatto 5 puntate – leggiamo online-, con una media d’ascolto del 9,63% con 2.397.000 telespettatori. Ma ancora più importanti sono i contatti che registriamo al flusso streaming sul nostro sito durante ogni puntata (2 milioni di media) e che non tengono conto di quelli registrati sui siti del Fatto Quotidiano, Repubblica e Corriere”. Un risultato “senza precedenti nella storia della televisione italiana”, reso possibile grazie al finanziamento degli spettatori a cui lo staff prevede di indirizzare “iniziative specifiche”.
Finora sono stati raccolti 1.070.000 euro, affidati alla gestione dell’Associazione Servizio Pubblico che “sta valutando altre modalità di impiego delle risorse provenienti dalle donazioni per potenziare il sito”. 250.000 euro è il costo di ogni singola trasmissione e il totale preventivato per le 26 puntate e per la gestione del sito è di quasi 7 milioni di euro. L’Associazione Servizio Pubblico ha acquistato 495.000 euro di azioni di Zerostudio’s srl, la società editrice del programma. “Per l’Associazione – conclude Innocenzi – non si tratta quindi di una spesa, bensì di un investimento; e l’ottimo andamento della raccolta pubblicitaria ci lascia ben sperare”. Zerostudio’s pubblicherà online il primo rendiconto consuntivo di 8 puntate entro fine gennaio.
Guarda il trailer della sesta puntata di Servizio Pubblico: