A Romainville, 23mila abitanti a nord di Parigi, la vecchia raccolta ha lasciato il posto ad un sistema di aspirazione sotterraneo. Ideato in Svezia nel 1961, il modello è molto diffuso nel nord-Europa. E in Italia? Al massimo arriverà qualche sperimentazione. Simbolica
Cassonetti addio, mai più camion dell’immondizia per le strade. Romainville, cittadina di 23mila abitanti alla periferia nord di Parigi, sperimenta la raccolta dei rifiuti “ad aspirazione pneumatica”, innovativo sistema ideato in Svezia e per la prima volta operativo anche in Francia. Da qualche settimana, un centinaio di colonnine sostituiscono i tradizionali cassonetti in due banlieue cittadine per un esperimento che coinvolge oltre duemila abitazioni e circa seimila residenti.
Collocate a coppia di due, per distinguere l’umido dalla raccolta di tutti i materiali riciclabili, le colonnine di raccolta sono predisposte per accogliere e stoccare l’immondizia fino al raggiungimento di un peso massimo. Una volta superato il limite di contenimento, i sacchetti vengono aspirati, grazie a una semplice corrente d’aria, in un sistema di tubi sotterraneo che li conduce, per quattro chilometri e a una velocità di 70 km/h, fino a un collettore centrale. Qui, dopo essere stati ulteriormente differenziati grazie a dispositivi meccanici, i rifiuti vengono compattati e caricati su camion per essere trasportati, una volta al giorno, verso la loro destinazione finale: centri di trattamento per i materiali riciclabili e inceneritori per l’indifferenziata.
Già invidiato da diversi città limitrofe e dalla stessa amministrazione comunale di Parigi, che ha annunciato sperimentazioni simili in alcuni quartieri della capitale, il nuovo sistema da oltre 8 milioni di euro è stato oggetto di qualche critica e perplessità sulla necessità di investire cifre così altre per la gestione. “Dal punto di vista dell’impatto ambientale e della qualità della vita, i vantaggi sono indiscutibili – ha risposto alle polemiche il sindaco di Romainville, Corinne Valls – due terzi in meno rispetto al flusso dei camion per la raccolta, meno gas serra, eliminazione dei locali per l’immondizia all’interno dei palazzi, soppressione di lavori pesanti e rischiosi per gli addetti ai lavori e il miglioramento della raccolta differenziata grazie a un servizio attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Stimiamo inoltre che questo nuovo sistema di raccolta possa far risparmiare fino a 120 euro l’anno ai cittadini”.
Ideata dalla società svedese Envac nel lontano 1961, la raccolta “ad aspirazione penumatica” è ormai una scelta quasi scontata nei piani di gestione dei rifiuti di moltissime città del nord Europa con oltre mille impianti già attivi e duecento progetti in esecuzione mentre in Spagna il sistema è adottato dalle amministrazioni comunali di Barcellona, Bilbao, Valencia, Siviglia e altre città minori. In Italia, in programma invece solo qualche piccola iniziativa, il cui impatto rischia però di rimanere esclusivamente simbolico. A Roma, capitale a rischio emergenza, il sindaco Gianni Alemanno annunciava nel 2010 che le colonnine aspiranti sarebbero presto apparse lungo le vie turistiche del Tridente mentre, per quanto riguarda gli edifici residenziali, a beneficiare dei vantaggi di un sistema automatizzato di raccolta dell’immondizia saranno per ora solo gli esclusivi abitanti dell’Eurosky, il grattacielo ecocompatibile attualmente in costruzione all’Eur.