Un campo nomadi alla periferia di Torino è stato dato alle fiamme da un gruppo di manifestanti nella serata di domenica. La fiaccolata partita nel tardo pomeriggio era stata organizzata in solidarietà con una sedicenne, che aveva denunciato uno stupro ad opera di due cittadini stranieri. Nel corso della stessa manifestazione la giovane ha ritrattato, dicendo che c’era stato un rapporto sessuale, ma consensuale, e comunque non con cittadini stranieri. Ma la bugia è stata sufficiente a far scender per strada diverse centinaia di residenti di zona che hanno dato fuoco al campo rom della Cascina Continassa, a pochi passi dal nuovo stadio della Juventus (proprio sugli ultras bianconeri puntano ora le indagini). Reportage dentro il campo, dove le baracche, il mattino dopo, bruciano ancora. Alcuni zingari dichiarano che i manifestanti erano armati non solo di mazze e di fiaccole, ma anche di pistole. E per paura di nuovi attacchi alcuni hanno lasciato il campo per tornare in Romania. di Cosimo Caridi
Videogallery
Torino, nel campo rom dato alle fiamme
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione