L'accordo di Pomigliano viene esteso a tutti gli stabilimenti del gruppo, Marchionne parla di "svolta storica". Scompaiono le rsu, al loro posto arrivano le rsa (rappresentanti sindacali aziendali) che verranno nominate dalle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto sulla base di quanto previsto dall’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori
L’accordo, che riguarderà 86.200 lavoratori, è arrivato dopo una lunga trattativa cominciata lo scorso 29 novembre. Le rsu verranno sostituite dalla rsa che verranno nominate dalle organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto l’intesa. La Fiom, che non è firmataria dal prossimo primo gennaio non potrà più avere rappresentanza nei singoli stabilimenti. “La Fiat ha costretto alla resa una parte del sindacato imponendogli l’uscita dal contratto nazionale delle più importante azienda metalmeccanica privata italiana”. Così il responsabile nazionale auto della Fiom, Giorgio Airaudo, commenta la firma del contratto di primo livello. “Noi – aggiunge Airaudo – non siamo disposti a rinunciare al contratto nazionale, per cui continueremo la vertenza e adesso vogliamo vedere se avranno il coraggio di far votare i lavoratori del Gruppo”. Il sindacato guidato da Maurizio Landini a Pomigliano non aveva firmato l’accordo, a differenza delle altre sigle sindacali dei metalmeccanici. Poi a fine novembre, nei giorni in cui si discutevano i nuovi contratti aziendali (dopo l’annullamento degli accordi sindacali dello scorso 21 novembre), la sigla della Cgil aveva abbandonato la trattativa lasciando un solo rappresentante come osservatore.
Soddisfatto l’Ad di Fiat, Sergio Marchionne: “L’intesa firmata oggi segna una svolta storica per la nostra azienda e i suoi lavoratori e credo che sia anche un segnale di grande speranza per il nostro Paese”. Il numero uno del Lingotto si rivolge indirettamente anche alla Fiom-Cgil: “”A quei sindacati che hanno abbracciato con noi questa sfida va riconosciuto il coraggio di cambiare le cose, va dato atto della mentalità innovativa che è l’unica in grado di costruire una base solida per il futuro”. Di parere opposto il segretario della Cgil, Susanna Camusso:”Non posso che confermare che l’accordo impone e propone il tema della modifica dell’Articolo 19 dello Statuto dei lavoratori”, mentre il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, dice: “Mi pare che non sia successo nulla di nuovo. Abbiamo un contratto nazionale auto e dentro un’articolazione di secondo livello”. Quanto alla Fiom, ha aggiunto, “speriamo di recuperarla. Abbiamo bisogno anche di loro per gestire meglio il processo”. Per Maurizio Landini ”con questo accordo cambia la natura del sindacato confederale in Italia. Chi firma accetta di ridursi al ruolo di sindacato aziendale e corporativo. Fim e Uilm – secondo il segretario della Fiom – hanno fatto una cosa contro la loro natura di sindacato confederale”.