Blitz del Ros a Roma: cinque arresti e perquisizioni tra gli estremisti neri di Militia
Tra le accuse contestate al gruppo romano, diffusione di idee fondate sull'odio razziale ed etnico, apologia di fascismo, deturpamento di cose altrui, procurato allarme e minacce alle istituzioni e ai loro rappresentanti
Associazione a delinquere, violazione della legge Mancino, azioni contro la comunità ebraica di Roma e del suo presidente Riccardo Pacifici, del sindaco della Capitale Gianni Alemanno, del presidente della Camera Gianfranco Fini, di quello del del Senato Renato Schifani, dell’ex presidente Usa George Bush e di cittadini romeni. E ancora: diffusione di idee fondate sull’odio razziale ed etnico, apologia di fascismo, deturpamento di cose altrui, procurato allarme e minacce alle istituzioni e ai loro rappresentanti. Sono queste le accuse con cui i carabinieri dei Ros di Roma hanno arrestato 5 militanti di estrema destra appartenenti a ‘Militia’ ed effettuato 11 perquisizioni nei locali del gruppo. In carcere, sono finiti Maurizio Boccacci (leader storico dell’estrema destra, 54 anni, residente ad Albano Laziale), Stefano Schiavulli (26 anni, di Roma), Giuseppe Pieristé (54 anni, di Ascoli Piceno), Massimiliano de Simone (43 anni, di Roma) e Daniele Gambetti, (26 anni, di Albano Laziale). Oltre che nella capitale, le forze dell’ordine stanno eseguendo perquisizioni anche in provincia di Napoli, a Perugia e Salerno.
L’operazione ”Lama” dei carabinieri, che costituisce lo sviluppo di un’indagine precedente, è coordinata dal pool antiterrorismo della procura di Roma. Gli arresti e le perquisizioni, sia locali che personali, sono in corso dall’alba e riguardano persone inserite tutte nell’estremismo politico di destra. Secondo le inquirenti, nei piani di Militia ci sarebbero state una serie di azioni violente da compiere ai danni di persone e istituzioni. Obiettivo degli estremisti? “Porre le basi di una guerra rivoluzionaria, contrapponendosi alle Istituzioni preposte alla repressione, che non riconoscevano” si legge nell’ordinanza di custodia cautelare. In tutto, sono 16 gli indagati, tra i quali figurano i 5 finiti in manette. Tra i denunciati a piede libero, invece, anche un sedicenne, accusato di apologia del fascismo per aver predisposto un “documento-relazione dedicato ai giovani”.
Due degli arrestati, inoltre, avrebbero agito “con il proposito di ricorrere alla violenza e di impiegare ordigni esplosivi per colpire gli obiettivi (come Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica romana)”, ma nessuna azione di questo genere è stata poi messa in essere. Gli indagati, tra l’altro, sono accusati a vario titolo di aver diffuso “ideee fondate sull’odio razziale ed etnico”, sia attraverso la rivista bimestrale Insurrezione, sia “con striscioni, scritte murarie e manifesti, sia con riunioni e volantinaggio”. Il reato di apologia del fascismo si sarebbe poi concretizzato, si legge nell’ordinanza, attraverso una serie di iniziative finalizzate ad “esaltare principi, fatti e metodi del fascismo”. Il tutto con i soliti mezzi, ovvero attraverso la rivista e le scritte, ma anche utilizzando la “Palestra popolare Primo Carnera“, a Roma, “per svolgere l’attività di proselitismo e di indottrinamento politico”. Una struttura, la palestra, “impiegata anche quale base logistica per effettuare le attività proprie della ‘Organizzazione politica di stampo Nazional-Rivoluzionario’, con finalità antidemocratiche proprie del disciolto partito fascista e antimperialiste, denominata Militia“.
La strategia degli indagati, secondo l’accusa, era quella di costituire “una struttura politica più ampia”, sempre proiettata a “esaltare la violenza quale metodo di lotta, per fini xenofobi e antidemocratici”, cercando “ulteriori seguaci” (attraverso volantinaggio, “contatti in chat Skype e di persona”) e “alleanze con altri gruppi, come Avanguardia Lazio“, fino ad organizzare – per il 22 maggio 2010 – sempre nella ‘Palestra popolare’, una ‘Adunanza nazionale‘ “alla quale avevano aderito non meno di 87 ‘camerati’”: riunione poi saltata a causa di un altro intervento del Ros. Otto delle persone coinvolte, poi, sono accusate di aver dato vita ad una vera e propria associazione per delinquere finalizzata a compiere una serie di “azioni delittuose”: dai reati già indicati di apologia del fascismo e diffusione di idee fondate sull’odio razziale ed etnico, al deturpamento di cose altrui, alla ricettazione. Tutti gli episodi si sarebbero verificati a Roma nell’arco di un triennio, dal settembre 2008 (“momento nel quale Militia esordiva nella capitale con una serie di azioni delittuose, xenofobe, antisemite, dirette contro rappresentanti delle Istituzioni e della comunità israelitica”), fino al settembre 2011.
Come si diceva, tra gli arrestati figura Maurizio Boccacci, il responsabile organizzativo di Militia, che si definisce “soldato fascista senza compromessi”, confidando di ammirare “quello che Hitler ha fatto. Gli ebrei erano dei nemici che si opponevano ai suoi disegni”. Il suo è un nome di peso negli ambienti dell’estrema destra italiana. Ex militante di Msi, Fuan e Avanguardia Nazionale, compagno di scuola di Valerio ‘Giusva’ Fioravanti, a metà anni ’80 ha fondato il Movimento Politico Occidentale, di cui è il leader fino allo scioglimento per decreto nel ’93. I suoi trascorsi con la giustizia vanno dall’aggressione a un giovane di sinistra nel 1993, all’assalto nazi contro il centro sociale Break Out di Primavalle, fino agli incidenti da stadio. In tal senso, venne arrestato per alcuni scontri tra tifosi e forze dell’ordine che avvennero a Brescia e successivamente condannato a 4 anni e 2 mesi per “resistenza”, “lesioni aggravate”, “porto abusivo di armi”, “manifestazioni fasciste” e altro. Nel 1997 aggredisce un brigadiere all’interno del palazzo di giustizia per protestare contro il processo ai fratelli Ovidi, mentre due anni prima venne fermato mentre affiggeva manifesti con la scritta “Liberate Priebke”. Nel 1996 ha organizzato una manifestazione di solidarietà per Priebke fuori dal tribunale di Roma, dove si stava svolgendo il processo al gerarca nazista. Nel 2008, Boccacci fu denunciato per alcuni striscioni, a firma Militia, contro Gianfranco Fini, Israele, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente della comunità ebraica. Da quella denuncia è partita l’indagine sfociata nell’arresto di oggi.
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La Redazione
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "La visita di oggi al carcere di Regina Coeli ha confermato l’insostenibile stato di degrado in cui versa il nostro sistema penitenziario. L’istituto, che comprende sezioni fatiscenti e sovraffollate, è solo l’emblema di un problema che il Governo Meloni continua colpevolmente a ignorare”. Lo dichiarano gli esponenti di Italia Viva Maria Elena Boschi, Roberto Giachetti e Luciano Nobili che oggi si sono recati in visita nell’istituto penitenziario romano.
"Chi varca le porte di un carcere, che sia un detenuto o un operatore penitenziario, entra in un luogo dove la dignità umana è costantemente calpestata. Celle sovraffollate, spazi inadeguati e condizioni di lavoro inaccettabili sono il frutto dell’immobilismo di un Governo che rifiuta di affrontare con serietà e responsabilità le gravi emergenze del sistema carcerario", proseguono.
"Il 26 dicembre Papa Francesco aprirà simbolicamente la “Porta della Speranza” a Rebibbia. Un gesto potente - sottolineano - che richiama l’attenzione sull’urgenza di restituire umanità e dignità a chi vive in carcere. Ci auguriamo che questo Governo si lasci finalmente “illuminare” da quel faro acceso dal Pontefice, rompendo il silenzio e l’indifferenza che lo hanno caratterizzato fino ad ora”.
(Adnkronos) - "Se il grado di civiltà di un Paese si misura osservando lo stato delle sue carceri, l’Italia, sotto il Governo Meloni, sta fallendo questa prova fondamentale. Serve un cambio di rotta immediato, con interventi concreti per garantire condizioni dignitose non solo a chi è privato della libertà, ma anche a chi, ogni giorno, lavora tra mille difficoltà. Noi continueremo a batterci affinché il nostro sistema carcerario diventi finalmente all’altezza di una Repubblica che si definisce democratica e civile. Il tempo delle scuse è finito: è ora di agire”, concludono gli esponenti di Iv.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Vasyl Nechet, capo, nominato dai russi, del consiglio di occupazione della città di Berdiansk, nell'oblast di Zaporizhia, è rimasto ferito dopo l'esplosione della sua auto. Lo ha riferito Suspilne, citando Mykola Matvienko, capo ad interim dell'amministrazione militare della città di Berdiansk. La causa dell'esplosione non è nota. L'auto di Nechet è esplosa in un cortile fuori da una casa. A seguito dell'esplosione, Nechet è stato ricoverato in ospedale, secondo il canale Telegram del movimento di resistenza femminile Zla Mavka. Le sue attuali condizioni non sono note.
La Russia ha occupato Berdiansk dall'inizio del 2022. La città si trova sul Mar d'Azov e funge da snodo di trasporto chiave per le autorità occupanti.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Il gruppo Nord ha colpito le formazioni di 14 brigate ucraine nella regione di confine di Kursk. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo, precisando che, "durante le operazioni offensive, le unità del gruppo di truppe Nord hanno sconfitto formazioni di una brigata meccanizzata pesante, cinque meccanizzate, tre brigate d'assalto aereo, una brigata marina e quattro brigate di difesa territoriale delle forze armate ucraine".
Inoltre - afferma ancora la nota ministeriale - i combattenti russi hanno respinto quattro contrattacchi da parte di gruppi d’assalto delle forze armate ucraine. L'aviazione e l'artiglieria hanno colpito il personale e l'equipaggiamento nemico nelle aree di nove insediamenti nella regione di Kursk e tre nella regione di Sumy. L'esercito russo continua a sconfiggere le formazioni delle forze armate ucraine che hanno invaso il territorio della regione di Kursk, ha sottolineato il Ministero della Difesa.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "I centri storici delle nostre città sono un patrimonio inestimabile, fatto di botteghe artigiane e non solo, che portano avanti tradizioni millenarie. Mestieri ed arti che si tramandano di padre in figlio e che rappresentano un fiore all'occhiello del nostro Paese. Forza Italia è sempre stata al fianco dei negozianti in questa battaglia grazie anche all'impegno e al sostegno di Maria Spena. Finalmente si dà loro pieno riconoscimento anche attraverso sostegni specifici, per far sì che tradizioni, mestieri ed arti non vadano dispersi, ma siamo promossi e rilanciati". Lo dice Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Mosca non sta chiudendo il suo confine con l'Estonia, né ha sottoposto i cittadini russi in possesso di passaporti Ue a un controllo più rigoroso all'ingresso. Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aggiungendo che "i valichi di frontiera russi vicino al confine estone funzionano normalmente".
"L'Estonia sta diffondendo informazioni completamente inventate ai suoi cittadini, che stanno attualmente pianificando di visitare la Russia, tramite social e mass media, sostenendo che la Russia sta chiudendo i suoi confini. Anche le affermazioni secondo cui le guardie di frontiera russe stanno sottoponendo i russi con passaporti Ue a un controllo più rigoroso sono false", ha affermato la Zakharova in una dichiarazione pubblicata sul sito web del Ministero degli Esteri russo in risposta a un'inchiesta dei media.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "Un altro detenuto è morto a Sollicciano: aveva meno di 30 anni ed era fra i 100 che avevano fatto ricorso per le condizioni di detenzione inumane. Una tragedia -di cui non si conoscono ancora le cause- che riporta alla luce il terribile stato in cui vivono i detenuti nel carcere fiorentino. Un carcere che dovrebbe essere chiuso perché viola qualunque standard di umanità". Lo dice Francesco Bonifazi, deputato di Italia viva.
"Il Governo continua ad essere cieco e sordo di fronte al dramma carcerario italiano e anzi, le parole del sottosegretario Del Mastro, secondo il quale ai detenuti non dovrebbe essere consentito respirare- dimostrano quale sia la filosofia che li ispira. Noi continueremo a batterci perché la pena sia certa ma dignitosa. Mi appello al Ministro Nordio: passi dalle parole ai fatti e intervenga affinché Sollicciano sia chiuso e i detenuti trasferiti in una struttura adeguata”, conclude Bonifazi.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "È la vigilia di Natale e voglio farvi gli auguri di buone feste. Tanta serenità e pace anche a chi mi critica duramente. Ma la serenità e la pace purtroppo saranno un miraggio per milioni di persone che vivono nelle guerre, nei conflitti e dove è aumentata la povertà sociale a causa della crisi economica". Lo dice Angelo Bonelli in un video sui social.
"Penso ad esempio alla guerra in Ucraina, al massacro del popolo palestinese a Gaza, alle tante guerre dimenticate come quella in Sudan oppure alla guerra dimenticata e negata come quella della crisi climatica, che sta causando milioni di profughi climatici che scappano da terre desertificate o inondate perchè non possono più coltivarle: lì aumenta l’indice di malnutrizione e aumenta la mortalità per fame", prosegue il deputato di Avs.
"Ci avevano detto che aumentando le spese per gli armamenti, sarebbe aumentata la difesa e quindi le possibilità di pace. Addirittura il Segretario della Nato, Mark Rutte, ci ha detto che i paesi europei ‘devono spendere in armi una parte di quanto investono in pensioni, sanità e servizi sociali. Almeno qualcuno ha detto la verità a differenza della Premier Meloni che continua a ingannare gli italiani", dice ancora Bonelli.
(Adnkronos) - "Le spese gli armamenti hanno raggiunto una cifra mostruosa: 2.500 miliardi di dollari nell’ultimo anno, una cifra incredibile eppure le guerre sono aumentate. Penso che avesse ragione il nostro amato Presidente della Repubblica , Sandro Pertini che diceva: ‘svuotiamo gli arsenali, riempiamo i granai’. Dobbiamo batterci per un mondo migliore, non solo augurando buone feste, ma battendoci giorno dopo giorno per costruire la pace e lottare contro la povertà e contro il cambiamento climatico. Tante buone feste”, conclude il co-portavoce nazionale di Europa Verde.
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Cronaca
Blitz del Ros a Roma: cinque arresti e perquisizioni tra gli estremisti neri di Militia
Tra le accuse contestate al gruppo romano, diffusione di idee fondate sull'odio razziale ed etnico, apologia di fascismo, deturpamento di cose altrui, procurato allarme e minacce alle istituzioni e ai loro rappresentanti
Associazione a delinquere, violazione della legge Mancino, azioni contro la comunità ebraica di Roma e del suo presidente Riccardo Pacifici, del sindaco della Capitale Gianni Alemanno, del presidente della Camera Gianfranco Fini, di quello del del Senato Renato Schifani, dell’ex presidente Usa George Bush e di cittadini romeni. E ancora: diffusione di idee fondate sull’odio razziale ed etnico, apologia di fascismo, deturpamento di cose altrui, procurato allarme e minacce alle istituzioni e ai loro rappresentanti. Sono queste le accuse con cui i carabinieri dei Ros di Roma hanno arrestato 5 militanti di estrema destra appartenenti a ‘Militia’ ed effettuato 11 perquisizioni nei locali del gruppo. In carcere, sono finiti Maurizio Boccacci (leader storico dell’estrema destra, 54 anni, residente ad Albano Laziale), Stefano Schiavulli (26 anni, di Roma), Giuseppe Pieristé (54 anni, di Ascoli Piceno), Massimiliano de Simone (43 anni, di Roma) e Daniele Gambetti, (26 anni, di Albano Laziale). Oltre che nella capitale, le forze dell’ordine stanno eseguendo perquisizioni anche in provincia di Napoli, a Perugia e Salerno.
L’operazione ”Lama” dei carabinieri, che costituisce lo sviluppo di un’indagine precedente, è coordinata dal pool antiterrorismo della procura di Roma. Gli arresti e le perquisizioni, sia locali che personali, sono in corso dall’alba e riguardano persone inserite tutte nell’estremismo politico di destra. Secondo le inquirenti, nei piani di Militia ci sarebbero state una serie di azioni violente da compiere ai danni di persone e istituzioni. Obiettivo degli estremisti? “Porre le basi di una guerra rivoluzionaria, contrapponendosi alle Istituzioni preposte alla repressione, che non riconoscevano” si legge nell’ordinanza di custodia cautelare. In tutto, sono 16 gli indagati, tra i quali figurano i 5 finiti in manette. Tra i denunciati a piede libero, invece, anche un sedicenne, accusato di apologia del fascismo per aver predisposto un “documento-relazione dedicato ai giovani”.
Due degli arrestati, inoltre, avrebbero agito “con il proposito di ricorrere alla violenza e di impiegare ordigni esplosivi per colpire gli obiettivi (come Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica romana)”, ma nessuna azione di questo genere è stata poi messa in essere. Gli indagati, tra l’altro, sono accusati a vario titolo di aver diffuso “ideee fondate sull’odio razziale ed etnico”, sia attraverso la rivista bimestrale Insurrezione, sia “con striscioni, scritte murarie e manifesti, sia con riunioni e volantinaggio”. Il reato di apologia del fascismo si sarebbe poi concretizzato, si legge nell’ordinanza, attraverso una serie di iniziative finalizzate ad “esaltare principi, fatti e metodi del fascismo”. Il tutto con i soliti mezzi, ovvero attraverso la rivista e le scritte, ma anche utilizzando la “Palestra popolare Primo Carnera“, a Roma, “per svolgere l’attività di proselitismo e di indottrinamento politico”. Una struttura, la palestra, “impiegata anche quale base logistica per effettuare le attività proprie della ‘Organizzazione politica di stampo Nazional-Rivoluzionario’, con finalità antidemocratiche proprie del disciolto partito fascista e antimperialiste, denominata Militia“.
La strategia degli indagati, secondo l’accusa, era quella di costituire “una struttura politica più ampia”, sempre proiettata a “esaltare la violenza quale metodo di lotta, per fini xenofobi e antidemocratici”, cercando “ulteriori seguaci” (attraverso volantinaggio, “contatti in chat Skype e di persona”) e “alleanze con altri gruppi, come Avanguardia Lazio“, fino ad organizzare – per il 22 maggio 2010 – sempre nella ‘Palestra popolare’, una ‘Adunanza nazionale‘ “alla quale avevano aderito non meno di 87 ‘camerati’”: riunione poi saltata a causa di un altro intervento del Ros. Otto delle persone coinvolte, poi, sono accusate di aver dato vita ad una vera e propria associazione per delinquere finalizzata a compiere una serie di “azioni delittuose”: dai reati già indicati di apologia del fascismo e diffusione di idee fondate sull’odio razziale ed etnico, al deturpamento di cose altrui, alla ricettazione. Tutti gli episodi si sarebbero verificati a Roma nell’arco di un triennio, dal settembre 2008 (“momento nel quale Militia esordiva nella capitale con una serie di azioni delittuose, xenofobe, antisemite, dirette contro rappresentanti delle Istituzioni e della comunità israelitica”), fino al settembre 2011.
Come si diceva, tra gli arrestati figura Maurizio Boccacci, il responsabile organizzativo di Militia, che si definisce “soldato fascista senza compromessi”, confidando di ammirare “quello che Hitler ha fatto. Gli ebrei erano dei nemici che si opponevano ai suoi disegni”. Il suo è un nome di peso negli ambienti dell’estrema destra italiana. Ex militante di Msi, Fuan e Avanguardia Nazionale, compagno di scuola di Valerio ‘Giusva’ Fioravanti, a metà anni ’80 ha fondato il Movimento Politico Occidentale, di cui è il leader fino allo scioglimento per decreto nel ’93. I suoi trascorsi con la giustizia vanno dall’aggressione a un giovane di sinistra nel 1993, all’assalto nazi contro il centro sociale Break Out di Primavalle, fino agli incidenti da stadio. In tal senso, venne arrestato per alcuni scontri tra tifosi e forze dell’ordine che avvennero a Brescia e successivamente condannato a 4 anni e 2 mesi per “resistenza”, “lesioni aggravate”, “porto abusivo di armi”, “manifestazioni fasciste” e altro. Nel 1997 aggredisce un brigadiere all’interno del palazzo di giustizia per protestare contro il processo ai fratelli Ovidi, mentre due anni prima venne fermato mentre affiggeva manifesti con la scritta “Liberate Priebke”. Nel 1996 ha organizzato una manifestazione di solidarietà per Priebke fuori dal tribunale di Roma, dove si stava svolgendo il processo al gerarca nazista. Nel 2008, Boccacci fu denunciato per alcuni striscioni, a firma Militia, contro Gianfranco Fini, Israele, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente della comunità ebraica. Da quella denuncia è partita l’indagine sfociata nell’arresto di oggi.
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Roma, 24 dic (Adnkronos) - "La visita di oggi al carcere di Regina Coeli ha confermato l’insostenibile stato di degrado in cui versa il nostro sistema penitenziario. L’istituto, che comprende sezioni fatiscenti e sovraffollate, è solo l’emblema di un problema che il Governo Meloni continua colpevolmente a ignorare”. Lo dichiarano gli esponenti di Italia Viva Maria Elena Boschi, Roberto Giachetti e Luciano Nobili che oggi si sono recati in visita nell’istituto penitenziario romano.
"Chi varca le porte di un carcere, che sia un detenuto o un operatore penitenziario, entra in un luogo dove la dignità umana è costantemente calpestata. Celle sovraffollate, spazi inadeguati e condizioni di lavoro inaccettabili sono il frutto dell’immobilismo di un Governo che rifiuta di affrontare con serietà e responsabilità le gravi emergenze del sistema carcerario", proseguono.
"Il 26 dicembre Papa Francesco aprirà simbolicamente la “Porta della Speranza” a Rebibbia. Un gesto potente - sottolineano - che richiama l’attenzione sull’urgenza di restituire umanità e dignità a chi vive in carcere. Ci auguriamo che questo Governo si lasci finalmente “illuminare” da quel faro acceso dal Pontefice, rompendo il silenzio e l’indifferenza che lo hanno caratterizzato fino ad ora”.
(Adnkronos) - "Se il grado di civiltà di un Paese si misura osservando lo stato delle sue carceri, l’Italia, sotto il Governo Meloni, sta fallendo questa prova fondamentale. Serve un cambio di rotta immediato, con interventi concreti per garantire condizioni dignitose non solo a chi è privato della libertà, ma anche a chi, ogni giorno, lavora tra mille difficoltà. Noi continueremo a batterci affinché il nostro sistema carcerario diventi finalmente all’altezza di una Repubblica che si definisce democratica e civile. Il tempo delle scuse è finito: è ora di agire”, concludono gli esponenti di Iv.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Vasyl Nechet, capo, nominato dai russi, del consiglio di occupazione della città di Berdiansk, nell'oblast di Zaporizhia, è rimasto ferito dopo l'esplosione della sua auto. Lo ha riferito Suspilne, citando Mykola Matvienko, capo ad interim dell'amministrazione militare della città di Berdiansk. La causa dell'esplosione non è nota. L'auto di Nechet è esplosa in un cortile fuori da una casa. A seguito dell'esplosione, Nechet è stato ricoverato in ospedale, secondo il canale Telegram del movimento di resistenza femminile Zla Mavka. Le sue attuali condizioni non sono note.
La Russia ha occupato Berdiansk dall'inizio del 2022. La città si trova sul Mar d'Azov e funge da snodo di trasporto chiave per le autorità occupanti.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Il gruppo Nord ha colpito le formazioni di 14 brigate ucraine nella regione di confine di Kursk. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo, precisando che, "durante le operazioni offensive, le unità del gruppo di truppe Nord hanno sconfitto formazioni di una brigata meccanizzata pesante, cinque meccanizzate, tre brigate d'assalto aereo, una brigata marina e quattro brigate di difesa territoriale delle forze armate ucraine".
Inoltre - afferma ancora la nota ministeriale - i combattenti russi hanno respinto quattro contrattacchi da parte di gruppi d’assalto delle forze armate ucraine. L'aviazione e l'artiglieria hanno colpito il personale e l'equipaggiamento nemico nelle aree di nove insediamenti nella regione di Kursk e tre nella regione di Sumy. L'esercito russo continua a sconfiggere le formazioni delle forze armate ucraine che hanno invaso il territorio della regione di Kursk, ha sottolineato il Ministero della Difesa.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "I centri storici delle nostre città sono un patrimonio inestimabile, fatto di botteghe artigiane e non solo, che portano avanti tradizioni millenarie. Mestieri ed arti che si tramandano di padre in figlio e che rappresentano un fiore all'occhiello del nostro Paese. Forza Italia è sempre stata al fianco dei negozianti in questa battaglia grazie anche all'impegno e al sostegno di Maria Spena. Finalmente si dà loro pieno riconoscimento anche attraverso sostegni specifici, per far sì che tradizioni, mestieri ed arti non vadano dispersi, ma siamo promossi e rilanciati". Lo dice Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Mosca non sta chiudendo il suo confine con l'Estonia, né ha sottoposto i cittadini russi in possesso di passaporti Ue a un controllo più rigoroso all'ingresso. Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aggiungendo che "i valichi di frontiera russi vicino al confine estone funzionano normalmente".
"L'Estonia sta diffondendo informazioni completamente inventate ai suoi cittadini, che stanno attualmente pianificando di visitare la Russia, tramite social e mass media, sostenendo che la Russia sta chiudendo i suoi confini. Anche le affermazioni secondo cui le guardie di frontiera russe stanno sottoponendo i russi con passaporti Ue a un controllo più rigoroso sono false", ha affermato la Zakharova in una dichiarazione pubblicata sul sito web del Ministero degli Esteri russo in risposta a un'inchiesta dei media.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "Un altro detenuto è morto a Sollicciano: aveva meno di 30 anni ed era fra i 100 che avevano fatto ricorso per le condizioni di detenzione inumane. Una tragedia -di cui non si conoscono ancora le cause- che riporta alla luce il terribile stato in cui vivono i detenuti nel carcere fiorentino. Un carcere che dovrebbe essere chiuso perché viola qualunque standard di umanità". Lo dice Francesco Bonifazi, deputato di Italia viva.
"Il Governo continua ad essere cieco e sordo di fronte al dramma carcerario italiano e anzi, le parole del sottosegretario Del Mastro, secondo il quale ai detenuti non dovrebbe essere consentito respirare- dimostrano quale sia la filosofia che li ispira. Noi continueremo a batterci perché la pena sia certa ma dignitosa. Mi appello al Ministro Nordio: passi dalle parole ai fatti e intervenga affinché Sollicciano sia chiuso e i detenuti trasferiti in una struttura adeguata”, conclude Bonifazi.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "È la vigilia di Natale e voglio farvi gli auguri di buone feste. Tanta serenità e pace anche a chi mi critica duramente. Ma la serenità e la pace purtroppo saranno un miraggio per milioni di persone che vivono nelle guerre, nei conflitti e dove è aumentata la povertà sociale a causa della crisi economica". Lo dice Angelo Bonelli in un video sui social.
"Penso ad esempio alla guerra in Ucraina, al massacro del popolo palestinese a Gaza, alle tante guerre dimenticate come quella in Sudan oppure alla guerra dimenticata e negata come quella della crisi climatica, che sta causando milioni di profughi climatici che scappano da terre desertificate o inondate perchè non possono più coltivarle: lì aumenta l’indice di malnutrizione e aumenta la mortalità per fame", prosegue il deputato di Avs.
"Ci avevano detto che aumentando le spese per gli armamenti, sarebbe aumentata la difesa e quindi le possibilità di pace. Addirittura il Segretario della Nato, Mark Rutte, ci ha detto che i paesi europei ‘devono spendere in armi una parte di quanto investono in pensioni, sanità e servizi sociali. Almeno qualcuno ha detto la verità a differenza della Premier Meloni che continua a ingannare gli italiani", dice ancora Bonelli.
(Adnkronos) - "Le spese gli armamenti hanno raggiunto una cifra mostruosa: 2.500 miliardi di dollari nell’ultimo anno, una cifra incredibile eppure le guerre sono aumentate. Penso che avesse ragione il nostro amato Presidente della Repubblica , Sandro Pertini che diceva: ‘svuotiamo gli arsenali, riempiamo i granai’. Dobbiamo batterci per un mondo migliore, non solo augurando buone feste, ma battendoci giorno dopo giorno per costruire la pace e lottare contro la povertà e contro il cambiamento climatico. Tante buone feste”, conclude il co-portavoce nazionale di Europa Verde.