Clamorose rivelazioni: non è vero che ci fanno il culo! La riforma delle pensioni, i tagli, le tasse erano solo uno spauracchio per farci diventare virtuosi. Il governo Monti, che già ha dimostrato la propria sensibilità con le lacrime, ha scelto la giustizia, l’equità, la tutela dei deboli, il benessere sociale, la civiltà. Dal governo tecnico una forza spiega le sue ali, parole che dicono “gli uomini sono tutti uguali”.
Con un colpo a sorpresa, Monti ci regala un Natale coi fiocchi. I provvedimenti sono tutti giusti, tutti fichissimi, tutti equissimi. Che la Chiesa verrà costretta a pagare l’Ici, che le frequenze televisive saranno messe all’asta e non regalate a Mediaset e Rai è già noto. Ma è il resto della manovra a fare impressione. Invece della riforma delle pensioni, si tagliano le spese militari.
Nel 2010, con tutti i cazzi che già avevamo vicinissimi al culo, le spese militari sono aumentate dell’8,4%: più o meno 20 miliardi di euro, l’1,283% del Pil. Ma i militari hanno già presentato una lista della spesa cazzutissima, miliardi di euro (solo i caccia F35 ne costeranno 16) ed ogni tipo di aggeggio tecnologico per essere veramente micidiali in guerra. Visto che noi la guerra non la facciamo, si è detto Monti, non ci servono a niente. Per le missioni di pace basta qualche bandierina bianca, qualche mazzo di fiori, qualche hippie, qualche ospedale e qualche scuola da costruire.
Per scardinare del tutto ogni empito nazionalista, possiamo fare cassa con i mari e le montagne. Non vendendoli ai privati, come avrebbe fatto prima o poi Berlusconi, ma sviluppando accordi bilaterali geopolitici. La Svizzera, ad esempio, non ha il mare. Non è bello, e forse neanche giusto, che i suoi cittadini debbano andare all’estero anche per una semplice domenica in spiaggia. Dunque, cederemo loro la costiera romagnola e il lido di Venezia, più un pezzettino fino fino di territorio per poterli raggiungere in macchina rimanendo in territorio elvetico.
I lavori necessari dovranno essere eseguiti da maestranze italiane ma pagate dagli svizzeri, con una bella iniezione di capitali esteri nella nostra economia. Certo, Rimini sarà in provincia di Lugano ma che ce ne frega? Ci andremo lo stesso anche se non potremo dire “è mio”. Invece, diremo “è nostro” riappropriandoci di tutti i patrimoni illegali. Non è difficile: se i soldi stanno da qualche parte sono registrati. Difficile scovarli? Mario ingaggerà migliaia di giovani hacker dei centri sociali, metterà a loro disposizione le reti telematiche delle banche e di tutte le amministrazioni. A fare il culo ai delinquenti, che abbiano la camicia bianca o sporca di sangue, ci vorrà pochissimo!
Ma non basta. Mario vuole convincerci che eliminando gli enormi sprechi e la corruzione, il welfare fa bene ai cittadini e anche all’economia. Asili gratuiti e ben funzionanti garantiranno che i genitori possano lavorare tranquilli ed avere un po’ più di soldi da spendere. Lavori socialmente utili creeranno reddito ed eviteranno che le città siamo sommerse dalle alluvioni, che i motorini scivolino sulle foglie marce, che i luoghi pubblici siano sporchi e poco accoglienti, che gli autobus passino spesso. Non è vero che sono cose che non possiamo permetterci. Quello che non possiamo permetterci è il furto e la dissipazione della ricchezza nazionale. Ridatecela, dice Monti, vedrete che ci basta.
di Paolo Aleandri
il Misfatto, domenica 11 dicembre 2011, inserto satirico de Il Fatto quotidiano