Dalle paludi inospitali del terzo pianeta del sistema Dagobah, l’antico maestro dei cavalieri jedi Yoda d’Arcais osservava sempre più ammareggiato le vicende di quei tempi bui: il degrado e poi il crollo della Repubblica dei mercanti corrotti e lascivi, cui era seguita l’immediata annessione all’impero globale di Dark Bank, il signore del lato oscuro della Forza finanziaria.
Niente e nessuno appariva ormai in grado di opporsi alla restaurazione del potere incommensurabile del denaro globale, officiata dall’alto dei Monti (Mario) da una casta sacerdotale addestrata al culto oscurantista nel pianeta Washington Consensus, con una dependance locale sul piccolo satellite Bocconian.
Difatti, tutti coloro che avevano tentato di stilare un compromesso di sopravvivenza (politica) con il capo dei sacerdoti della Forza erano stati giocati e poi ibernati nella grafite. Ora il simulacro immobile di Pd Bersanian – quello che aveva perso ogni shuttle per la presidenza del Consiglio per una rifondazione repubblicana e democratica, già abortita sul nascere – fungeva da vano ornamento nella sala riunioni dove i diktat dell’austerità a senso unico erano quotidiamente promulgati, seppure con estrema sobrietà. Intanto venivano tagliati e fatti scomparire i rami alle estremità del sistema: sulla destra i barbari irsuti della Lega, incomprensibili nella loro parlata gutturale e soliti abbandonarsi a chiassose quanto inconcludenti fanfaronate da avvinazzati (non a caso, pure al soldo dei mercanti nel recente passato), che abitano la nebbiosa luna di Paduan; sul lato sinistro, i resistenti opportunisti e intermittenti delle gilde Idv e Sel, resi innocui dalla loro stessa verbosità furbesca.
Ormai isolato, il combattivo Landino Carlissian, capo della confraternita Fiomm, era destinato a soccombrere sotto i bombardamenti della Morte Nera, in grado di cancellare con la potenza distruttiva del suo raggio tracciante ogni forma di lavoro dal corpo astrale preso di mira.
Di conseguenza, i killer dell’era precedente non servivano più per imporre il dominio: il mostruoso killer Jabba the Ferrara era stato precipitato nella montagna carnivora di Tatooine per esserne digerito in mille anni; al crudele conte Dooku Feltri avevano sottratto la spada che schizza inchiostro avvelenato costringendolo al silenzio.
Ormai non era tempo di sith violenti e assassini. Per tutelare il potere imperiale risultavano molto più efficaci le armi mentali, assicurate dalla religione obnubilante del pareggio di bilancio.
Tutto sembrava perduto.
Eppure la nuova speranza era ancora possibile: allevare ancora una volta nuove generazioni di cavalieri Jedi, guardiani della legalità democratica. I luoghi dove questo poteva avvenire erano remoti come le distese inospitali di Hoth, in cui vivono potenziali giovani Skywalker: la scuola, i movimenti per i diritti, i media non asserviti.
Rinforzava la volontà di impegnarsi a costruire questa speranza rinnovata un messaggio filosofico giunto proprio dal cuore profondo dell’Impero, quadrante universitario di Chicago: “Le nazioni sono sempre più attratte dall’idea di profitto; esse e i loro sistemi scolastici stanno accantonando, in maniera del tutto scriteriata, quei saperi che sono indispensabili a mantenere viva la democrazia. Se questa tendenza si protrarrà, i Paesi di tutto il mondo ben presto produrranno generazioni di docili macchine anziché cittadini a pieno titolo, in grado di pensare da sé, criticare la tradizione e comprendere il significato delle sofferenze e delle esigenze delle altre persone. Il futuro delle democrazie di tutto il mondo è appeso a un filo” (Martha C. Nussbaum, Non per profitto, Il Mulino, Bologna 2011, pag. 21).
Pierfranco Pellizzetti
Saggista
Economia & Lobby - 15 Dicembre 2011
Una nuova speranza
Dalle paludi inospitali del terzo pianeta del sistema Dagobah, l’antico maestro dei cavalieri jedi Yoda d’Arcais osservava sempre più ammareggiato le vicende di quei tempi bui: il degrado e poi il crollo della Repubblica dei mercanti corrotti e lascivi, cui era seguita l’immediata annessione all’impero globale di Dark Bank, il signore del lato oscuro della Forza finanziaria.
Niente e nessuno appariva ormai in grado di opporsi alla restaurazione del potere incommensurabile del denaro globale, officiata dall’alto dei Monti (Mario) da una casta sacerdotale addestrata al culto oscurantista nel pianeta Washington Consensus, con una dependance locale sul piccolo satellite Bocconian.
Difatti, tutti coloro che avevano tentato di stilare un compromesso di sopravvivenza (politica) con il capo dei sacerdoti della Forza erano stati giocati e poi ibernati nella grafite. Ora il simulacro immobile di Pd Bersanian – quello che aveva perso ogni shuttle per la presidenza del Consiglio per una rifondazione repubblicana e democratica, già abortita sul nascere – fungeva da vano ornamento nella sala riunioni dove i diktat dell’austerità a senso unico erano quotidiamente promulgati, seppure con estrema sobrietà. Intanto venivano tagliati e fatti scomparire i rami alle estremità del sistema: sulla destra i barbari irsuti della Lega, incomprensibili nella loro parlata gutturale e soliti abbandonarsi a chiassose quanto inconcludenti fanfaronate da avvinazzati (non a caso, pure al soldo dei mercanti nel recente passato), che abitano la nebbiosa luna di Paduan; sul lato sinistro, i resistenti opportunisti e intermittenti delle gilde Idv e Sel, resi innocui dalla loro stessa verbosità furbesca.
Ormai isolato, il combattivo Landino Carlissian, capo della confraternita Fiomm, era destinato a soccombrere sotto i bombardamenti della Morte Nera, in grado di cancellare con la potenza distruttiva del suo raggio tracciante ogni forma di lavoro dal corpo astrale preso di mira.
Di conseguenza, i killer dell’era precedente non servivano più per imporre il dominio: il mostruoso killer Jabba the Ferrara era stato precipitato nella montagna carnivora di Tatooine per esserne digerito in mille anni; al crudele conte Dooku Feltri avevano sottratto la spada che schizza inchiostro avvelenato costringendolo al silenzio.
Ormai non era tempo di sith violenti e assassini. Per tutelare il potere imperiale risultavano molto più efficaci le armi mentali, assicurate dalla religione obnubilante del pareggio di bilancio.
Tutto sembrava perduto.
Eppure la nuova speranza era ancora possibile: allevare ancora una volta nuove generazioni di cavalieri Jedi, guardiani della legalità democratica. I luoghi dove questo poteva avvenire erano remoti come le distese inospitali di Hoth, in cui vivono potenziali giovani Skywalker: la scuola, i movimenti per i diritti, i media non asserviti.
Rinforzava la volontà di impegnarsi a costruire questa speranza rinnovata un messaggio filosofico giunto proprio dal cuore profondo dell’Impero, quadrante universitario di Chicago: “Le nazioni sono sempre più attratte dall’idea di profitto; esse e i loro sistemi scolastici stanno accantonando, in maniera del tutto scriteriata, quei saperi che sono indispensabili a mantenere viva la democrazia. Se questa tendenza si protrarrà, i Paesi di tutto il mondo ben presto produrranno generazioni di docili macchine anziché cittadini a pieno titolo, in grado di pensare da sé, criticare la tradizione e comprendere il significato delle sofferenze e delle esigenze delle altre persone. Il futuro delle democrazie di tutto il mondo è appeso a un filo” (Martha C. Nussbaum, Non per profitto, Il Mulino, Bologna 2011, pag. 21).
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.