Bollette del telefono a sei zeri a palazzo d’Accursio. Tra chiamate e internet il Comune di Bologna spende circa 2,3 milioni di euro all’anno. La cifra è emersa nei giorni scorsi durante una commissione consiliare, in seguito alla richiesta degli esponenti della Lega nord. “Di fronte a quei numeri sono rimasta basita – ha commentato il consigliere del Carroccio Mirka Cocconcelli raggiunta al telefono–. Ora vogliamo sapere tutti i dettagli di questi costi, ad esempio quanti sono e a chi vanno i telefonini”.

La leghista, che fuori da palazzo d’Accursio è un medico, ci tiene a mettere a confronto i numeri del Comune con quelli di un’altra struttura, il Policlinico di Bari, che tira fuori 800mila euro in meno. “Una realtà enorme e complessa come quella per le chiamate spende in tutto un milione e mezzo di euro all’anno. Perché una tale differenza?”. Certo, ha aggiunto, bisogna considerare che nel conto bolognese rientrano diverse voci di spesa, tra cui le sim usate nei pc, “E infatti non ho intenzione di dare vita a polemiche, ma semplicemente verificare se si può risparmiare”.  La Lega bolognese ha annunciato che entro pochi giorni inoltrerà una richiesta d’accesso agli atti. “Vogliamo semplicemente avere tutti i dati, visto che in commissione i tecnici del settore hanno fornito solo i costi complessivi”.

In futuro però i numeri potrebbero essere diversi. L’amministrazione infatti punta a ridurre le uscite per le bollette telefoniche cominciando a usare regolarmente tecnologie come Skype, che alleggerirebbero i costi per le casse comunali di diverse migliaia di euro. “Troppo tardi, ci si poteva pensare prima” ha puntualizzato ancora Cocconcelli.

In realtà alcuni progetti che vanno in questa direzione sono già stati avviati. Dal 2006 al 2010 infatti il Comune ha risparmiato 165mila euro, grazie all’introduzione dei software a licenza libera, che hanno progressivamente preso il posto di programmi analoghi ma a pagamento. Cinque anni fa la spesa ammontava a 565mila euro, mentre l’anno scorso con l’utilizzo di software non coperti da copyright (ad esempio Open Office al posto di Microsoft Word) non ha superato i 400mila euro.

Ma in commissione non si è parlato solo di come e di quanto tagliare le spese per le telefonate. Al centro della discussione c’era il piano triennale di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica. A partire da quella per i mezzi. L’obiettivo, ha detto la vicesindaco Silvia Giannini, per il 2012 è rinnovare le auto della Polizia municipale e, contemporaneamente, ridurre quelle di servizio, incentivando l’uso della bicicletta, dei veicoli a metano e del car sharing.

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