“Non dobbiamo mai dimenticarci che i migranti non sono soggetti passivi – ha commentato Giorgio Grappi, uno dei ragazzi del Coordinamento – ma sono stati protagonisti di rivolte come quelle di Rosarno e di Lampedusa, di grandi cortei, e del primo sciopero avvenuto in Italia al di fuori delle tradizionali dinamiche sindacali, come quello del 1 marzo”.
Presente un centinaio di donne e uomini provenienti da ogni Paese. Con loro striscioni e cartelli: “No al razzismo”, ma anche “Chiudere Casapound e respingere la Lega ovunque”. Alla comunità senegalese è arrivata anche la solidarietà del Partito Democratico. “È fondamentale essere vicini oggi a quella comunità – ha scritto Andrea de Maria, responsabile nazionale Pd nuove forme di organizzazione e comunicazione politica, in una nota – per testimoniare il netto rifiuto verso la violenza, il razzismo e l’intolleranza, nemici mortali della democrazia. L’Italia che dobbiamo costruire deve essere quella dove tante culture e identità diverse crescono insieme arricchendosi vicendevolmente, nel rispetto reciproco e intorno ai valori di libertà e giustizia sociale della Costituzione”.
Il video è di Oliviero Genovese