La manovra, l’alleanza con la Lega, l’asta per le frequenze del digitale terrestre, il futuro del Paese e del governo Monti. E’ un Silvio Berlusconi che ha parlato a 360 gradi quello ‘intercettato’ dai cronisti all’uscita del Palazzo di giustizia di Milano, dove si sta tenendo il processo Mills. ”Tutte le manovre hanno questo difetto: inducono alla recessione” ha risposto l’ex premier a chi gli chiedeva un parere sull’impatto della finanziaria messa a punto dal suo successore. Sulla tenuta del nuovo esecutivo e sulla posizione del Pdl in merito, il Cavaliere ha cercato di sgombrare il campo dai dubbi. “Non ho mai parlato di staccare la spina” ha detto Berlusconi, che poi ha aggiunto di non credere che “ci sia nessuno che possa fare una previsione sulla sua durata”.
Berlusconi, poi, sempre in riferimento alla manovra, è tornato sull’operato del suo governo, sottolineando che lui e Tremonti sono “riusciti a tenere i conti in ordine senza imporre nuove tasse, ma soltanto con il taglio delle spese. Qui – ha proseguito il Cavaliere – si è cambiata strada e si sono tagliate poche spese precedendo nell’imposizione di nuove tasse e l’incremento della pressione fiscale”. Da questo dato di fatto, la previsione dell’ex presidente del Consiglio, secondo cui “probabilmente si dovrà arrivare ad una nuova manovra”. A chi gli ha fatto notare che ieri il ministro dello Sviluppo economico e infrastrutture, Corrado Passera, ha detto tutt’altro e ha parlato di una seconda fase di crescita e di rilancio dell’Italia, Berlusconi ha risposto: “Vedremo…”. Per l’ex premier, inoltre, la crisi non si può risolvere se non con una cabina di regia a livello continentale: “Il problema non è italiano ma europeo. Se noi non riusciremo ad avere una banca centrale che possa dare garanzie per i debiti sovrani – ha detto Berlusconi -, non credo si riusciranno a risolvere i problemi dettati da questa crisi”.
A proposito delle difficoltà economiche del Paese, inoltre, l’ex presidente del Consiglio ha spiegato di augurare al governo “di fare cassa” con il beauty contest del digitale terrestre, anche se “con il diffondersi delle frequenze queste non hanno più valore in quanto i costi per i loro contenuti superano grandemente i ritorni che si possono avere”. Berlusconi, che ha detto di parlare come osservatore esterno, ha detto di non credere “che ci sia qualcuno particolarmente interessato a un investimento per ottenere la frequenza. Io sono fuori – ha aggiunto – ma non ne ho parlato nemmeno una volta con qualcuno a Mediaset o in Rai. Sky ha detto di non essere interessata – è il parere del deputato -, prevedo quindi non ci sia nessuno che possa portare dei fondi importanti”, in quanto le frequenze tv non sono “un bene che ha mercato. In tutta Europa è così, non sono sottoposte a pagamento”.
Sul fronte politico, invece, il Cavaliere ha assicurato di non essere “assolutamente preoccupato per la tenuta del Pdl”, specie alla luce dei congressi provinciali che si stanno tenendo “con grandissima partecipazione di iscritti”, dove “in alcune occasioni si è presentato un candidato sostenuto da tutti, in altre si sono presentati due candidati e si è concluso con il riconoscimento del candidato che ha prevalso”. Il Pdl, ha aggiunto Berlusconi, “è un partito democratico con una base larghissima di componenti per dotarsi di una nuova e più giovane classe dirigente”. L’ex premier, inoltre, ha detto di non essere minimamente preoccupato per la costituzione di un nuovo gruppo autonomo guidato dall’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, al quale il Cavaliere ha augurato “tanti auguri”. Non poteva mancare, poi, un riferimento all’alleanza con la Lega. A chi gli chiedeva di un possibile incontro con Bossi, Berlusconi ha glissato: “Su queste cose devo fare il politico. E’ opportuno il silenzio”. L’ex premier, poi, ha detto di essere “normalmente in contatto” con il leader del Carroccio “per i nostri ottimi rapporti personali”.