Piazza Affari chiude con un buon rialzo: Ftse Mib +2,87% a 14.965,18 punti, mentre All Share +2,71% con 15.671,44. Dopo un momento di incertezza iniziale, le borse eurpee terminano la giornata tutte in positivo, favorite dall’andamento del comparto bancario e dal buon esito dell’asta sui titoli di Stato spagnoli a tre e sei mesi e dai dati positivi provenienti dalla Germania, dove, a dicembre, la fiducia delle imprese e dei consumatori sono cresciute più del previsto. Intanto resta alta la tensione sui titoli distato, con lo spread Btp-Bund che oscilla sui 500 punti in apertura di giornata ma si ferma poi a 465 punti. Parigi è cresciuta del 2,73%, Londra +1,02% e Francoforte +3,11%.
Ieri l’Unione europea ha deciso di aumentare le risorse del Fondo monetario internazionale: 150 miliardi in totale, di cui 23,48 miliardi dall’Italia, mentre la Gran Bretagna si è di nuovo chiamata fuori dal gioco. La riunione telefonica dei ministri dell’Economia dell’Eurogruppo, poi allargata a tutti i 27, è riuscita a strappare promesse a 13 Paesi di Eurolandia (fuori l’Estonia e quelli sotto programma ovvero Irlanda, Portogallo e Grecia) ma non ha potuto assicurare il contributo di Londra, refrattaria da sempre a qualunque mezzo, anche indiretto, per aiutare i Paesi della moneta unica.
In serata Fitch ha messo sotto osservazione 7 banche italiane tra le quali anche Intesa Sanpaolo e ha declassato il rating di Unicredit facendole passare la valutazione del merito di credito a lungo termine da ‘A’ ad ‘A-‘, quello a breve da ‘F1’ ad ‘F2’.
La cronaca ora per ora
21.25 – Wall Street in forte rialzo verso la chiusura. La piazza finanziaria di Wall Street si avvia a chiudere in forte rialzo. Pochi minuti prima delle 21.30 l’indice Dow Jones registra un progresso del 2,76% a 12.090 punti, mentre l’indice tecnologico Nasdaq segna +3,07% a 2.600 punti.
20.00 – Fitch mette sotto rating watch 7 banche italiane. Nel dettaglio, viene posto sotto rating watch negativo, ovvero sotto osservazione in vista di un possibile taglio, il giudizio a lungo termine BBB+ di Mps e del Banco Popolare, e poi il rating A- di Popolare Sondrio, del Banco di Desio e della Brianza, di Iccrea Holding e di Ubi, e il giudizio A assegnato a Intesa Sanpaolo. Fitch spiega che il rating watch negativo verrà risolto dopo la decisione sull’osservazione relativa al rating italiano. La mossa segue l’idea dell’agenzia che la pressione sugli utili, il finanziamento, la liquidità, la qualità degli asset e la capitalizzazione aumenterà in un contesto di attività dove ci sono difficoltà crescenti.
19.35 – Fiat-Chrysler utile operativo per il 2012 a 2 miliardi di dollari. Marchionne: “I conti hanno rivisto l’utile netto e i risultati per l’anno sono già stati rivisti al rialzo, con un utile operativo che si attesterà a 2 miliardi di dollari”: lo ha ribadito Sergio Marchionne, a proposito di Fiat-Chrysler, nel suo discorso all’incontro di fine anno di Fiat al Lingotto.
19.27 – Fitch: “il declassamento Unicredit dovuto all’elevato livello di prestiti a rischio di bassa profittabilità”. Il declassamento di Unicredit, spiega Fitch, rispecchia le sfide che il settore bancario europeo sta affrontando: in particolare, Unicredit deve fare i conti con la presenza su diversi mercati, che comporta “un livello elevato di prestiti a rischio e una bassa profittabilità, soprattutto in Italia, combinato con il rischio collegato all’applicazione di parte del suo piano strategico” nel difficile scenario attuale.
18.55 – Fitch declassa rating di Unicredit. L’agenzia internazionale Fitch ha annunciato il downgrade dei rating di Unicredit. La valutazione del merito di credito a lungo termine passa da ‘A’ ad ‘A-‘, quello a breve da ‘F1’ ad ‘F2’. Tutti i rating sono mantenuti in creditwatch negativo. In precedenza l’agenzia aveva messo in creditwatch negativo i rating di altre 7 banche italiane.
18.25 – Spread a 465 punti. Lo spread Btp-Bund si attesta sui 465 punti base al termine della seduta, facendo registrare un netto restringimento rispetto ai 495 punti della chiusura di ieri. Il rendimento della carta decennale italiana è al 6,61%.
18.20 – Riunita la commissione Affari economici del Parlamento Ue. Gli Eurobond possono garantirela stabilità della zona euro nel medio termine, ma nell’immediato è necessario puntare su altre misure più incisive, che la Commissione europea dovrebbe proporre il prima possibile. E’ il senso della risoluzione approvata oggi dalla commissione Affari economici del Parlamento Ue. Nel documento gli eurodeputati sottolineano l’importanza di finalizzare e ratificare il trattato sul Fondo salva-Stati Esm e, allo stesso tempo, chiedono all’esecutivo comunitario di valutare la proposta, avanzata da alcuni esperti tedeschi, di alleviare la crisi dei debiti attraverso la creazione di un fondo ad hoc.
18.00 – Chiusura positiva per tutte le borse. Francoforte ha chiuso decisamente positiva a +3,11%, l’indice ha raggiunto 5.847,03 punti. A Londra l’indice ha guadagnato l’1,02% e ha chiuso a 5.419,60 punti. Parigi ha chiuso a+2,73% terminando a 3.055,39 punti.
17.40 – Quasi tutte in positivo le azioni a Milano: la migliore perfomance del paniere principale e’ di Ubi (+8,59%). Ma tutto il comparto bancario e’ in gran spolvero: Bpm (+7,02%), Unicredit (+6,32%), Mediobanca (+5,87%), Intesa sp (+5,82%) ed Mps (+3,30%). Gli energetici chiudono in rialzo: Eni (+1,98%), A2a (+1,72%) ed Enel (+0,40%, dopo una parte di seduta in calo). Tra gli industriali, svettano Fiat (+7,14%) e Pirelli (+5,51%), in linea con il buon andamento del comparto auto in Europa. Acquisti molto sostenuti anche per Prysmian (+6,25%) e Finmeccanica (+5,19%). Rimbalzo di Mediaset (+5,92%). Fuori dal paniere principale, contrastata la galassia Ligresti, dopo il no delle banche creditrici di Sinergia e Imco, le holding di cui fa capo Premafin (-3,78%), Fonsai cede lo 0,76%, Milano assicurazioni guadagna il 2,54%
17.30 – Chiusura in progresso per Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib termina la seduta in rialzo del 2,87% a 14.965,18 punti, mentre l’All Share guadagna il 2,71% a 15.671,44. In spolvero anche l’indice Star (+1,21% a 9.267,14 punti)
17.10 – L’euro chiude sopra quota 1,31 dollari. Le piazze finanziarie europee tutte sopra il 2%. Milano registra un progresso del 2,65% a 14.934 punti, mentre Francoforte conquista la vetta tra i listini (+2,82%). In progresso Parigi (+2,61%) e Amsterdam (+2,43%), rialzo frazionale per Londra che pur guadagnando resta l’unica piazza sotto il punto percentuale (+0,87%).
16.50 – Accelera Piazza Affari a meno di un ora dalla chiusura dei mercati, il Ftse Mib in crescita del 2,32% a 15.612 punti. Guidano i rialzi Ubi Banca (+7,83%), Bpm (+7,09%), Fiat (+6,37%), Prysmian (+6,25%) e Mediaset (+5,31%). Acquisti anche su Unicredit (+5,1%) e Intesa Sanpaolo (+5,08%), mentre si muovono più caute Eni (+1,98%) e soprattutto Enel (+0,33%). Due soli i titoli in controtendenza tra le blue chips: Diasorin (-0,93%) e Terna (-0,16%).
16.30 – Il commissario europeo all’occupazione: “Nel 2012 necessarie riforme per affrontare la disoccupazione giovanile”. “L’attuale disoccupazione giovanile sta diventando drammatica in molti Stati membri, e se non facciamo subito qualcosa rischiamo di perdere questa generazione”: così il commissario all’Occupazione, Laszlo Andor, ha invitato oggi i 27 ad affrontare il problema giovani con riforme ad hoc nel 2012, che la Commissione valuterà per assicurarsi che la questione sia affrontata nel modo più efficace possibile. Secondo i dati di Bruxelles, ci sono cinque milioni di giovani disoccupati nella Ue e 7,5 milioni tra i 15 e i 24 anni non studiano e non lavorano. E il problema non riguarda più solo chi lascia la scuola molto presto, ma sempre di più laureati che non riescono a trovare un primo impiego. Per affrontare queste cifre che costano alla Ue due miliardi alla settimana (questo il peso stimato da Bruxelles per tutti i giovani disoccupati), circa l’1% del pil europeo, la Commissione invita gli Stati a “prendere misure immediatamente”. In particolare, chiede di utilizzare i 30 miliardi del fondo sociale europeo ancora non sfruttati.
16.10 – Prosegue il buon andamento di Piazza Affari. L’indice Ftse Mib segna un +2% a 14.838 punti, mentre l’All Share guadagna l’1,85%. Sul paniere principale, continua la corsa di Bpm (+6,37%). Brillanti anche Ubi (+6,11%), Intesa sp (+4,59%) e Unicredit (+4,60%). Sprint di Fiat (+5,42%), e Pirelli (+4,63%). Molto bene anche Finmeccanica (+4,66%), Prysmian (+4,69%) e Mediaset (+5,11%). Unici segni meno del Ftse Mib Enel (-0,33%), Terna (-0,63%) e Diasorin (-0,88%).
16.00 – Prosegue il progresso delle piazze europee, Rossi nominato vice direttore generale di Bankitalia. Sulla scia di Wall Street che apre in deciso rialzo. Francoforte registra un progresso del 2% a 5.784 punti, mentre Parigi guadagna l’1,84% a 3.029. A Milano l’indice Ftse Mib segna +1,57% a 14.776 punti, rialzi frazionali per Londra (+0,39%), Lisbona (+0,34%) e Madrid (+0,98%). Il consiglio superiore della Banca d’Italia, su proposta del governatore Ignazio Visco, ha nominato Salvatore Rossi nel direttorio dell’istituto come vice direttore generale. Salvatore Rossi è, dal maggio 2011, Segretario Generale e Consigliere del direttorio per i problemi della politica economica. Dal 2007 è stato Capo della ricerca economica e Relazioni internazionali.
15.45 – Buon avvio di Wall Street. Apertura in rialzo per la piazza finanziaria di Wall Street dove l’indice Dow Jones registra un progresso dell’1,28% a 11.916 punti.
15.40 – In forte rialzo le Borse europee. Londra sale dello 0,24%, Milano dell’1,48%, Francoforte dell’1,57% e Parigi dell’1,58%. Lo Spread, stabile sopra i 460 punti base, viaggia ora a quota 462.
15.30 – L’euro risale sopra quota 1,31 dollari. I mercati sembrano guardare oggi con più ottimismo alla crisi, anche in vista delle operazioni di prestito triennale della Bce, in agenda per domani. La moneta europea passa di mano a 1,3109 dollari, dopo un massimo di 1,3123 dollari.
15.00 – Le Borse europee restano invariate in attesa dell’apertura di Wall Street. L’indice d’area Stxe 600 guadagna quasi mezzo punto percentuale. Milano con il Ftse Mib sale dell’1,18%. Sul listino di Piazza Affari continua la corsa dei bancari con Bpm (5,5%) in prima fila. Rialzi vicini al punto percentuale per Parigi e Francoforte, mentre Londra si muove sotto la parità. Buoni rialzi per bancari (+1,16%), costruzioni (+1,09%) e media (+1,55%).
14.50 – Ministero delle Finanze tedesco: “A gennaio verrà chiarita la posizione degli stati fuori dall’Eurozona”. “La partecipazione degli stati che non fanno parte dell’eurozona al rafforzamento delle risorse del Fmi, nell’ambito delle misure decise contro la crisi del debito, potrà essere chiarita all’inizio del 2012”. Lo ha detto Martin Kotthaus, portavoce del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, a Berlino. Kotthaus ha riferito che la Gran Bretagna è interessata a partecipare, ma che la sua posizione andrà discussa nel contesto del G20.
14.25 – Gli indici delle principali Borse europee ampliano i rialzi con l’indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche, che è salito a sorpresa: Londra (-0,29%), Parigi(+0,88%), Francoforte (+0,72%), Madrid (+0,93%), Milano(+0,87%), Amsterdam(+0,9%), Stoccolma(+0,4%), Zurigo(-0,36%). I mercati trascurano l’avvertimento di Fitch sulla possibilità di un declassamento del fondo salva-Stati.
14.16 – Francia riduce emissioni debito lungo termine. Il ministro dell’Economia francese, Francois Baroin, ha fissato a 178 miliardi di euro il totale dei finanziamenti a medio e lungo termine che la Francia intende raccogliere sui mercati nel 2012, 1 in meno di quanto previsto dalla finanziaria presentata a settembre e 6 in meno rispetto al 2012. Lo ha reso noto l’Agence France Tresor (Aft), responsabile delle emissioni obbligazionarie transalpine. Il bisogno di finanziamenti della Francia per il 2012, sempre secondo i dati diffusi dall’Aft, è di 177,9 miliardi di euro: 78,7 per finanziare il deficit di bilancio, 97,9 per rimborsare il debito a medio e lungo termine e 1,3 miliardi ripresi dallo Stato. L’agenzia aggiusterà le sue emissioni per rispondere alla domanda, e assicurare la liquidità dei titoli. Il programma di emissioni è pubblicato in un momento delicato per la Francia, il cui rating ‘tripla A’ è sotto osservazione da parte delle agenzie, in seguito alla crisi del debito sovrano nella zona euro.
14.00 – Spread sotto 470 punti. Continua a scendere il differenziale fra Bund tedeschi e Btp a dieci anni: dopo aver superato in apertura i 500 punti, al momento è a quota 467, un valore che porta il rendimento dei nostri titoli a dieci anni al 6,61%, in forte calo rispetto al 6,93% dell’apertura. L’ottimo risultato dell’asta odierna di titoli spagnoli a tre e sei mesi (con rendimenti più che dimezzati rispetto a novembre) fa scendere anche lo spread con i Bonos che passa a 312 punti, con un differenziale sui Btp di oltre 140 punti, il più alto delle ultime settimane.
13.24 – Banca centrale tedesca contro acquisto bond da parte della Bce. La Banca centrale tedesca si è pronunciata contro un massiccio acquisto di titoli di Stato da parte della Bce. “I mercati guardano volentieri agli assegni postdatati”, ha detto Joachim Nagel, membro della presidenza della Bundesbank, in un’intervista rilasciata a Die Welt. “Ma se la Bce si lascia convincere, i mercati ne gioiranno nel breve periodo e poi ricominceranno a porre questioni in modo anche più spiacevole. Avrebbero paura che la Germania è messa troppo sotto sforzo con questa soluzione. Dubiterebbero della credibilità della Bce. E avvertirebbero sui grossi rischi che si corrono con questa politica”. “La soluzione del bazooka – ha concluso – è un botto che va a vuoto”.
13.19 – Bpm migliore del settore. Bpm svetta in Borsa, titolo migliore sul paniere principale con un rialzo del 5,82% a 0,30 euro per azione (0,31 euro il prezzo massimo toccato finora). Abbastanza sostenuti gli scambi, con 37 milioni di pezzi passati di mano a fronte di una media giornaliera di circa 65 milioni.Ieri, alla chiusura dell’asta dei diritti rimasti inoptati, l’istituto ha reso noto che la ricapitalizzazione da 800 milioni di euro ha chiuso con adesioni al 94,02%. Oggi si riuniranno il consiglio di sorveglianza e di gestione della banca: sara’ l’occasione per fare il punto sia sull’esito dell’aumento di capitale sia sulle ricerche per il nuovo amministratore delegato, una figura che dovra’ essere ben separata dal vecchio management di Bpm.
13.13 – Moody’s: norma Eba 9% espone a rischi. L’Eba, l’Authority bancaria europea, “ha imposto il 9% come coefficiente patrimoniale di primo livello. Se l’operazione e’ perfettamente comprensibile, impone pero’ una pressione sul bilancio delle banche che crea dei rischi”. Lo rende noto il senior vicepresidente di Credit Policy Moody’s, Alen Laurin, in audizione oggi in commissione Finanze alla Camera insieme con il direttore generale di Moody’s Italia, Alex Cataldo.
13.07 – Bene asta di titoli spagnoli. Il governo spagnolo ha collocato oggi 5,63 miliardi di euro in buoni del Tesoro a tre e sei mesi con rendimenti molto inferiori – più che dimezzati – rispetto alle precedenti aste dello stesso tipo. Nell’asta di obbligazioni a tre mesi sono stati collocati 3,71 miliardi con un interesse medio del 1,735 per cento, rispetto al 5,11 per cento pagato nell’asta precedente. Per i titoli a sei mesi il collocamento è stato di 1,92 miliardi a un interesse medio del 2,435 per cento, molto più basso del 5,227 per cento pagato a novembre. L’asta odierna ha visto una domanda molto alta,vicina a 18,5 miliardi di euro. Dopo l’asta lo spread tra titoli a dieci anni dalla Spagna e dalla Germania è sceso a 317 punti.
12.59 – Piazza Affari +0.98%. Piazza Affari prosegue in rialzo a metà seduta. Il Ftse Mib segna un +0,98% a 14.690 punti, mentre l’All Share guadagna lo 0,88%. Sul paniere principale, bene le banche con Bpm (+5,79%) in gran spolvero, Ubi (+3,18%), Intesa sp (+4,02%), e Unicredit (+2,95%). Tra gli energetici, giu’ Enel (-0,80%) e Terna (-0,79%). Ok Eni (+0,73%). Nel comparto industriale, Pirelli (+2,15%), Prysmian (+2,55%) e Finmeccanica (+1,53%). Ok Fiat (+1,01%). Rimbalzo per Mediaset (+2,38%). Fuori dal Ftse Mib, lima significativamente il rialzo iniziale Fonsai (+1,46%). Ok Milano assicurazioni (+3,29%). Giu’ Premafin (-5,19%).
12.49 – Moody’s: “Rating delle banche non torneranno ai livelli pre-crisi”. ”Non ci aspettiamo che con Basilea 3 i rating delle banche torneranno ai livelli di prima della crisi”. E’ quanto ha detto Alain Laurin, senior vice president credit policy di Moody’s in un’audizione alla Camera. Per Moody’s Basilea 3 “è un passo positivo, ma che porterà inevitabili rischi di transizione e che andrà incontro a rigidi limiti nella realizzazione della solvibilità del sistema bancario europeo”.
12.30 – Piazza Affari +1,4%. Piazza Affari continua in rialzo a metà seduta. Il Ftse Mib guadagna l’1,42% a 14.754 punti e il Ftse All Share l’1,28% a 15.453 punti. A dare smalto al listino gli acquisti sui bancari con Bpm (+6,03%) in prima fila. A seguire Intesa SanPaolo (+4,43%), Unicredit (+3,88%), Ubi Banca (+3,95%). In recupero, tra le blue chips, Mediaset (+2,98%). Tra gli altri rialzi FonSai (+2,03%), Fiat (+1,855%). Cedenti Enel (-0,40%), Campari (-0,39%), Terna (-0,31%), Diasorin (-0,73%).
12.20 – Fitch: “tripla A del fondo salva-Stati dipende dalla Francia”. Il rating di tripla A assegnato alFondo salva-Stati Efsf è legato alla tripla A della Francia. Lo ha detto l’agenzia Fitch in una nota. “La revisione in negativo dell’outlook della Francia la scorsa settimana indica che sono aumentate le possibilità di un declassamento del fondo salva-Stati”, spiega l’agenzia.
11.37 – Ftse Mib + 1,23%. Piazza Affari migliora insieme alle principali Borse europee. Ftse Mib +1,23% e All Share +1,11%. Madrid +1,07%, Parigi +0,90%, Francoforte +0,86%, Amsterdam +0,75%, Lisbona +0,47%. Londra -0,08%, Zurigo -0,03%. Spread a 472 punti.
11.20 – Istat: fatturato stabile per l’industria italiana. Ordini in calo e fatturato stabile per l’industria italiana a ottobre. I dati dell’Istat testimoniano un calo degli ordinativi pari all’1,6% su base mensile, sintesi di una riduzione dell’1% di quelli interni e del 2,4% di quelli esteri. Su base tendenziale la contrazione e’ del 4,8%. Il fatturato sale invece dello 0,1% rispetto a settembre (+0,1% sul mercato interno e -0,1% su quello estero) e dell’1,1% rispetto a ottobre 2010.
11.06 – Spread a 476 punti. Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund equivalenti scende sotto quota 480 punti, attualmente e’ a 476 punti. Il rendimento del decennale italiano è al 6,68%.
11.00 – Borse europee sulla parità. Londra cede lo 0,25%, mentre le altre borse sono positive: Parigi +0,35%, Francoforte +0,06%, Madrid +0,51%, Amsterdam +0,30%, Stoccolma +0,20%.
10.30 – Banca centrale svedese taglia i tassi di interesse. La Banca centrale svedese ha annunciato la decisione di tagliare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale all’1,75%. E’ la prima volta dal 2009. L’iniziativa, ha spiegato la Riksbank, e’ dovuta alle ripercussioni della crisi nell’eurozona sull’economia svedese, che sta rallentando.
10.27 – Imprese tedesche: indice Ifo in rialzo. Fiducia delle imprese tedesche in crescita per il secondo mese consecutivo. A dicembre l’Ifo è salito a 107,2 punti, dopo aver raggiunto 106,6 a novembre. Il dato e’ migliore rispetto alle previsioni degli analisti che lo davano a 106,1.
10.12 – Milano + 1,04%. L’indice Ftse Mib accelera e segna un +1,04%% a 14.697 punti, mentre l’All Share guadagna lo 0,96%. Spread a 478 punti.
10.00 – Bene il settore bancario. Sul paniere principale, bene le banche, guidate da Unicredit (+4,31%; la Fondazione Crt sottoscriverà l’aumento), Intesa sp (+3,11%) ed Mps (+3,23%). Ok anche Bpm (+1,92%; sottoscritto al 94,02% l’aumento di capitale da 800 milioni di euro). Deboli gli energetici con Enel (-1,33%), A2a (-0,43%), sulla parità Eni. Dopo un avvio in calo, ok Fiat (+1,55%). Tra gli industriali, bene anche Prysmian (+2,76%), Pirelli (+1,60%) e Finmeccanica (+2,06%). Fuori dal Ftse Mib, salgono Fonsai (+5,26%) e Milano assicurazioni (+2,78%). In calo Premafin (-4,81%).
09.47 – Atene apre in rialzo. La Borsa di Atene ha aperto anche oggi in rialzo registrando un +0,50%, con l’Indice Generale a 653,78 punti. Le agenzie finanziarie locali prevedono per la Borsa ateniese una seduta ai livelli di ieri.
09.46 – Spread a 486 punti. Ripiega sotto i 490 punti lo spread tra il Btp e il bund tedesco dopo aver toccato in apertura i 500 punti. La forbice tra i due titoli si restringe a 482 punti base mentre il rendimento del decennale scende al 6,73%.
09.27 – Piazza Affari +0,27%. Il Ftse Mib sale dello 0,27% a 14.587 punti e il Ftse All Share dello 0,28% a 15.300 punti. In evidenza i bancari con Intesa SanPaolo (+2,54%), seguita da Unicredit (+2,23%), Mps (+1,69%), Bpm (+1,71%). Continuano gli acquisti su FonSai (+1,46%): ieri le banche hanno negato nuove risorse per Imco e Sinergia. Debole l’energia con Tenaris (-0,74%), Enel (-0,8%), Eni (-0,46%).
09.21 – Listini europei contrastati. Avvio misto per le principali Borse europee. Ad Amsterdam Aex 293,75 (-0,03%); a Bruxelles Bel 20 1998 (-0,09%); a Francoforte Dax 5.670 punti, in parità; a Londra Ftse 5.340 (-0,45%); a Lisbona Psi 20 5.323 (-0,08%); a Zurigo Smi 5.750 (-0,30%; dato ritardato di 15 minuti); a Madrid Ibex 8.227 (-0,31%, dato ritardato di 15 minuti). Spread a 484 punti.
08.42 – Piazze cinesi chiudono in calo. Chiusura in calo oggi per le Borse cinesi di Shanghai e Shenzhen. Il Shanghai Composite chiude in calo dello 0,1% a 2.215,93 punti, mentre il Shenzhen Component cede lo 0,25% a 9.031,67 punti.