Sono 7 milioni i lavoratori atipici in Italia. Free lance, precari, l’intera galassia dei lavoratori che non godono di un contratto a tempo indeterminato. “Io vado in motorino, se cadessi e mi rompessi una mano non avrei nessuna tutela”, spiega Adele Oliveri di Acta. Quindi, insieme alla salute, spariscono lavoro e stipendio. Ieri a Roma, per la presentazione del libro “La furia dei cervelli” (leggi il post di Manuel Anselmi) di Roberto Ciccarelli e Giuseppe Allegri, le associazione dei lavoratori ‘atipici’ si sono riunite per discutere di un percorso comune. L’obiettivo? La nascita del sindacato italiano dei precari, sull’esempio della Freelancer Union americana.
di Irene Buscemi
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Precari uniti: “L’art. 18 non ci tocca, chiediamo diritti”
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