I lavoratori del consorzio Safra sono stati ascoltati in commissione Lavoro, dove hanno denunciato "i licenziamenti ingiustificati e le condizioni disumane delle attività nei magazzini di Pioltello (Milano). Da Palazzo Isimbardi una richiesta al prefetto: intervenga per favorire l’avvio di una trattativa
Le testimonianze di quattro operai si susseguono nell’aula che di solito ospita il Consiglio provinciale. A. C., delegato Cgil, è uno dei pochissimi italiani che lavorano per Safra. Non più di una quindicina. “Facciamo i corsi sulla sicurezza – racconta -. Ma se devi spostare 18 bancali in un’ora, non riesci a rispettare le regole. E quando qualcosa cade e si rompe, te la fanno ripagare”. Aggiunge Luìs, che viene dal Perù: “Non accettiamo più il mancato rispetto della dignità della persona. Le violazioni delle Costituzioni sono continue”.
Ad ascoltarli alcuni consiglieri provinciali, l’assessore a Industria e Lavoro Paolo Giovanni Del Nero, il sindaco di Pioltello Antonio Concas. Ma non i rappresentanti di Safra ed Esselunga. Hanno preferito non venire in commissione, seppure invitati. Ettore Monagna, della segreteria regionale della Filt-Cgil, spiega che nei magazzini “manca persino una bacheca dove si possa attaccare un volantino o una stanza dove organizzare un’assemblea sindacale”. Il sindaco Concas parla di “delinquenti che schiavizzano i lavoratori”.
Per dire basta a tutto questo, la commissione ha deciso di chiedere subito al presidente del Consiglio provinciale Bruno Dapei di trasmettere al prefetto Gian Valerio Lombardi l’ordine del giorno approvato all’unanimità all’inizio di dicembre, che si esprimeva in favore dell’avvio di una trattativa tra lavoratori e rappresentanti di Safra ed Esselunga. Un intervento del prefetto verrà chiesto anche dall’assessore Del Nero. Primo obiettivo: la riassunzione dei lavoratori licenziati. Risultato a cui per ora non ha portato né il presidio a pochi metri dai capannoni, né la manifestazione che dieci giorni fa ha attraversato le strade di Pioltello. Mille persone in corteo. Con gli operai di Safra insieme a quelli di altre cooperative. Che nelle aziende della zona impongono condizioni di lavoro disumane.