”Il prossimo anno occorrerà preparare, in vista del 2013, l’apertura di una nuova stagione della politica italiana”. Lo scrive Luca Cordero di Montezemolo sul sito di Italia Futura. “Le prossime elezioni non saranno una tappa di routine, ma un appuntamento storico che dovrà aprire una nuova stagione”.

In una lettera agli associati di Italia Futura Luca Cordero di Montezemolo sottolinea che, in vista di un appuntamento “storico” come le prossime elezioni politiche, “nel 2012 l’impegno di Italia Futura sarà rivolto in questa direzione, promuovendo la svolta di programmi e persone che l’Italia si merita”. “La seconda repubblica ha fallito – afferma – Ostaggio di populismi di destra e sinistra, la politica ha perso progressivamente contatto con i problemi quotidiani degli italiani e con le sfide imposte da uno scenario internazionale difficile, ma anche ricco di opportunità”. “Alla nuova stagione politica che si aprirà – nota Montezemolo – gli italiani vogliono partecipare con spirito civico e passione per ricostruire la nostra democrazia. Ripristinare una politica forte, autorevole e credibile è la vera sfida che ci attende nel prossimo anno. Perchè sarebbe del tutto velleitario sperare, come pure qualcuno fa nelle stanze dei partiti, che tutto cambi affinchè niente cambi”.

“Quando le scadenze istituzionali porteranno nuovamente i cittadini alle urne, l’offerta elettorale dovrà essere composta da una nuova leva di idee e classi dirigenti che si contenderanno il consenso democratico lasciandosi alle spalle una stagione fallimentare – prosegue – In nessun caso gli italiani accetterebbero di veder tornare gli stessi protagonisti che hanno condotto il paese a questa situazione. Rinnovare profondamente la classe dirigente politica rimane per l’Italia una priorità assoluta”, sottolinea Montezemolo. Perciò Italia Futura intensificherà “il lavoro sul territorio, con l’obiettivo di avere una rete regionale forte e radicata in tutta Italia entro giugno”. Promuoverà inoltre “l’adozione di provvedimenti, concreti e operativi”, a partire da “una proposta per la rapida alienazione del patrimonio pubblico e la conseguente riduzione del debito”.

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