In via Boschetto al posto delle pensiline, solo rifiuti, rottami e macerie. La "grande opera" è costata alle casse della Regione, 21 milioni di euro
Fortunatamente la “metropolitana”, per la verità un trenino diesel mutuato dalla vecchia tratta ferroviaria Ferrara-Codigoro a cadenza oraria, non è mai partita. Perché avrebbe costretto pazienti, parenti, visitatori e curiosi a scendere in mezzo a una fermata fantasma. Quella di via Boschetto. Dove al posto delle pensiline vigono rifiuti, rottami, macerie.
Niente male per un’opera varata nel 2000 e, sempre a detta dell’assessore (stavolta c’è da fidarsi), già costata all’erario 21 milioni di euro. Foto e video smentiscono clamorosamente quanto affermato dall’esponente della giunta Errani davanti all’assemblea legislativa di via Aldo Moro.
Le foto sono quelle di un residente di via Boschetto, incredulo di fronte ai titoli dei giornali battuti all’indomani delle assicurazioni di Peri. Il video è quello pubblicato su Youtube da Valentino Tavolazzi, consigliere del Movimento 5 Stelle di Ferrara.
Simone Zucchelli, improvvisatosi fotoreporter, ricorda come nel dicembre del 2010 “il sindaco Pd Tagliani e l’assessore alla Mobilità Modonesi durante un incontro pubblico promisero che questa fermata sarebbe stata completata entro pochi mesi”. E mentre mostra gli scatti del far west di via Boschetto tira le somme dell’ennesima gaffe politica che si inserisce nello scandalo Cona: “l’assessore Peri riporta notizie non del tutto reali, i giornalisti hanno riportato le sue parole come incontestabili e veritiere e il consigliere regionale Malaguti non ha verificato l’esattezza dei fatti citati dall’assessore. Consiglio e invito i nostri amministratori di evitare di rendere pubbliche alcune affermazioni prima di essere pienamente consapevoli della realtà dei fatti”.
Al carnet di inviti Tavolazzi aggiunge i nomi di Errani e Peri “affinché vengano a rendersi conto di persona che quanto comunicato dalla Regione non è vero. Ancora una volta proclami e propaganda invece di risultati, sulla scia dei recenti traslochi a Cona dell’ospedale Sant’Anna, tanto meticolosamente preparati e annunciati dal direttore generale Rinaldi, quanto miseramente falliti uno dopo l’altro”. E in città già si trema in attesa del prossimo annuncio.