Ma allora è proprio tutto marcio? No, qualcosa si salva, eccome! Una voce fuori dal coro, angelica che dice no ai soldi sporchi. Che poi lui il caschetto biondo da putto ce l’ha veramente. Sto parlando di Simone Farina. Mi si accende un grosso sorriso sul volto. Non avevo dubbi. Grande Simo! Esclamo! Eh si perché io con il biondo del Gubbio ho condiviso le scuole dell’obbligo. Lui nella sezione A io nella B. Eterne sfide a calcio sui campetti e i terrazzi. Stessi inizi con il pallone tra i piedi al Testaccio, ma la differenza era davvero tanta e così lui è finito prima nelle giovanili della Lazio e poi in quelle della Roma. Io invece…vi sto scrivendo.
Onesto e leale da sempre. Mai un comportamento fuori posto. Uno stipendio basso, che ti farebbe dire “200 mila euro da dividere in tre o quattro beh non son mica pochi“. Lui invece ha detto no! Da grande uomo e padre quale è. Sicuro che i suoi bambini cresceranno orgogliosi di un papà che non si è venduto a nessuno. Alle interviste e i riflettori ha preferito qualche giorno di vacanza con la sua famiglia. Giusto così! Ma come Farina di calciatori onesti ce ne sono tantissimi.
“Adesso la pagherà vedrai” sento dire da qualcuno in giro. Pensieri sbagliati. Chi sbaglia paga. Chi è nel giusto deve essere premiato. Molto bella l’idea di fargli vestire, solo per un giorno la maglia della Nazionale. Perché lui ha reso il nostro Paese migliore. Cristiano Doni, che la maglia azzurra l’ha vestita, invece ha solo gettato altro fango su un Paese vessato e ormai ai minimi termini.
E speriamo che la “Farina” di oggi sia la base per tutte le migliori ricette di domani.