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Paris Saint Germain: Beckham alla corte di Leonardo, ma in città nessuno lo vuole

La stampa della capitale e la politica nazionale criticano l'operazione di business del club più popolare del Paese. L'ex giocatore dei Los Angeles Galaxy guadagnerà 10 milioni di euro all'anno, uno stipendio - lo dice la candidata dei Verdi alle presidenziali 2012 - "scioccante. In un momento di crisi come questo"

David Beckham e la moglie Victoria

In Francia ne sono sicuri: fra qualche giorno Parigi accoglierà la famiglia Beckham al completo per un soggiorno che dovrebbe durare almeno 18 mesi. L’ex stella di Manchester United e Real Madrid avrebbe infatti detto sì alla proposta del Paris Saint Germain di indossare la maglia del club della capitale fino al termine della stagione 2012-13. Sul piatto, per convincerlo, una montagna di denaro: 800 mila euro lordi al mese. Vale a dire quasi 10 milioni di buoni motivi all’anno. Che poi diventeranno circa la metà per via delle tasse, ma sempre una bella cifra. Anche perché con questo ingaggio, il quasi 37enne centrocampista inglese diventerà uno degli uomini più pagati in Francia.

David Beckham, un elenco lungo così di titoli e riconoscimenti, fuoriclasse per talento sul campo e capacità di vendere la propria immagine a prezzi esorbitanti, pare volesse tornare in Europa per far intendere a Fabio Capello, il ct della nazionale inglese, che lui c’è ancora e gira ancora a dovere. In ballo, c’è una convocazione per le prossime Olimpiadi, in cui lo Spice boy potrebbe addirittura fare il portabandiera dei colori inglesi. Da quattro anni si prestava a fare il campione negli Stati Uniti, nei Los Angeles Galaxy, con cui ha recentemente vinto il primo scudetto a stelle e strisce. Beckham sarà utile sicuramente al Psg sul terreno di gioco. Perché le ultime immagini che arrivano dalla California lo danno integro quanto basta per mettere a sedere i difensori transalpini, che non sono fenomeni. Ma sarà utile anche e soprattutto per fare cassa con contratti pubblicitari e la cessione di parte dei diritti di immagine. E questa non è una sorpresa: il carrozzone Beckham piace ancora tantissimo e può contare su un seguito planetario.

La notizia del suo arrivo a Parigi ha scatenato le reazioni di molti addetti ai lavori. Ma anche di personaggi noti della politica e non solo che hanno voluto dire la loro sul nuovo acquisto del Psg. Eva Joly, la candidata dei Verdi alle presidenziali del 2012, ha fatto sapere a TF1, il primo canale della televisione francese, che “non si tratta di gioco, bensì di business. Alla sua età e con lo stato del suo ginocchio (in effetti, un po’ malandato. ndr). Il suo arrivo farà vendere più t-shirt. La paga? Scioccante. In un momento di crisi come questo…”. Per Patrick Ollier, ministro dei Rapporti con il Parlamento, Beckham non sposta di una virgola i problemi della Francia: “Non sono mai scioccato dal fatto che qualcuno guadagni un sacco di soldi. Sono scioccato piuttosto che tanti lavoratori francesi siano sull’orlo della disoccupazione”.

Dalla politica alla stampa. Le Monde non si è fatto prendere dai festeggiamenti e in un pezzo pubblicato ieri sul suo sito web ha sottolineato come l’ingresso dello Spice Boy nella famiglia del Psg potrà essere utile al club francese “più a scuotere la folla nei supermercati, che a segnare reti negli stadi”. E poi, tanto per gradire, ha riportato un pensiero che aveva reso pubblico Sir Alex Ferguson, il numero uno del Manchester United, suo mentore e allenatore per diverso tempo: “Era un ragazzo meraviglioso, ma da quando ha sposato il mondo dello spettacolo non è stato più lo stesso. Il calcio rappresenta ormai una piccola parte della sua vita”. Le Figaro non entra nel merito etico dell’affare e preferisce dare spazio ai numeri dell’operazione. “In quattro stagioni al Real Madrid (2003-2007), ‘Becks’ avrebbe fruttato 440 milioni di euro di derivati. Un milione di maglie del Real che portavano il suo nome sono state vendute in tutto il mondo, soprattutto in Asia. Uno studio pubblicato nel 2008 sull’International Journal of Sport Finance ha calcolato che nel corso di quell’anno ha generato 15 milioni di euro di fatturato a Los Angeles, tre volte il suo stipendio (4,50 milioni al netto delle tasse). Secondo fonti vicine al Psg, sarebbero già in cantiere dalle 20 alle 30 mila magliette con il suo nome”. Si mette in moto la macchina che produce banconote come fossero noccioline.

L’arrivo della famiglia Beckham a Parigi presenta tutti gli ingredienti del romanzo d’appendice. Lui, David, bello, bravo e straordinariamente popolare. Lei, la moglie Victoria, ex cantante delle Spice Girls, incassi da brivido per alcune stagioni, poi l’anonimato. Certo, sul palco. Perché poi si è inventata stilista e donna copertina. Ci sono anche quattro figli, che fanno impazzire le riviste di gossip in tutto il mondo per le scelte in tema di abbigliamento della mamma. E pure il cane. Che non è un cane qualunque, e come potrebbe. Qualche tempo fa, il Mail online ha pubblicato una foto dell’animale che mostrava con fierezza le sue unghie smaltate. Colpa della mamma, molto probabilmente, che starebbe già guardandosi intorno per scegliere la mega villa che ospiterà la famiglia durante il soggiorno in terra di Francia. I bene informati dicono che avrebbe dato un’occhiata ad una casa in avenue Montaigne, la via della moda parigina. Perché lei è stilista e sarebbe comoda con gli spostamenti, naturalmente. Il Psg sta già preparando l’arrivo del suo nuovo gioiello. Possibile una parata trionfale sugli Champs-Elysees.