Tra le persone che saranno messe in libertà ci sono 86 stranieri (tra i quali 13 donne), appartenenti a 26 paesi diversi, che si trovano prigionieri nell’isola
“Tutti coloro che verranno scarcerati hanno completato una parte importante della loro pena e hanno dimostrato buona condotta”, si legge in un comunicato ufficiale del governo. Il tema chiave degli annunci in programma alla sessione di lavoro del Parlamento era quello della riforma migratoria del paese: tanti cubani aspettano infatti dei cambiamenti fondamentali in tale normativa, per poter viaggiare all’estero senza le restrizioni presenti ormai da circa mezzo secolo all’Avana. Su questo punto, Castro si è limitato a dire che tali modifiche arriveranno “senza fretta”, quando la loro preparazione sarà completata. “Il paese è sulla strada di introdurre dei cambiamenti in una serie di decisioni che hanno avuto un ruolo e che sono perdurati nel tempo in modo non necessario”, ha sottolineato Castro. Le leggi sui viaggi all’estero e dall’estero dei cubani “terranno conto – ha concluso Castro – del diritto dello Stato rivoluzionario nella difesa dei piani per l’ingerenza e per la sovversione nel paese”.