Quest’anno siamo già a tre: Pioli esonerato il 31 agosto. Praticamente un record. Al suo posto arriva Devis Mangia allenatore della primavera. Ma l’idillio dura poco, appena 4 mesi. Fatale il derby con il Catania. Giù dalla torre anche lui. Ma il volto nuovo delle panchine italiane fiutando l’aria si è presentato in conferenza pre derby con al seguito un bel panettone. Previdente il Mangia. Palermo in mano a Bortolo Mutti. Uno specialista delle panchine in corso, 3 negli ultimi due anni.
Dalla padella alla brace, a Cagliari non va di certo meglio con il quanto mai estroso presidente Cellino. A meno di 2 settimane dall’esordio in questa stagione, viene esonerato Roberto Donadoni. Motivo? Le incomprensioni sul mercato. Bah…abbiamo finito le scuse serie?? Ficcadenti subentra ma viene esonerato dopo appena 2 mesi, al suo posto Davide Ballardini…resisterà?
Massimo Moratti non poteva essere certo da meno. Orfano del vate Mourinho, ha ripreso a praticare uno dei suoi sport preferiti: il cambio dell’allenatore. Due lo scorso campionato e due quest’anno. Da Gasperini a Ranieri. Che poi cambia cambia, le cose spesso rimangono le stesse. A Lecce via Di Francesco dentro Serse Cosmi. Per lui un solo punto in tre gare. A Roma si è andati contro tendenza: Lotito ha puntato i piedi contro la contestazione dei tifosi biancocelesti che volevano cacciare Reja. Sponda giallorossa, Luis Enrique dribbla le critiche e i risultati negativi. Entrambi stanno ripagando la fiducia.
Comunque sia, quest’anno il panettone non sono arrivati a mangiarlo in molti in serie A. 10 panchine saltate da inizio anno. La cifra più alta tra i massimi campionati europei. Bisoli (Bologna) Giampaolo (Cesena) Mihajlovic (Fiorentina) Malesani (genoa).
Resiste Di Carlo al Chievo…forse perchè lì preferiscono i pandori.