Non ho amato dal primo minuto l’aura francescana che si è voluto costruire intorno al governo Monti: questo dovere di gratitudine per presunti esperti che si sono dovuti scomodare per salvarci mentre erano indaffarati in altri importantissimi affari. Non mi è piaciuta l’idea dell’economia unica cura all’economia come cicuta senza alternativa e ancora meno mi piace l’aggettivo “tecnico” che sta a dire che non spetta ai cittadini giudicare.

Con la manovra la montagna ha partorito il topolino e il governo che in molti temono troppo vicino alle banche si è smutandato ben prima davanti ai tassisti, alla Chiesa e all’equità in fase di prelievo ma mai in fase di ridistribuzione. Ma questa è una mia opinione e leggo con molto interesse il dibattito di chi la pensa diversamente (esclusi quelli che agitano lo spettro del fallimento evitato e della “responsabilità nazionale”, perché in nome della “responsabilità nazionale” la sempre viva bicamerale sotterranea ha affossato questo Paese).

Una cosa però non sopporto: le interviste inconcludenti, spocchiose e sceme di alcuni Ministri ad alcuni (presunti) quotidiani come quella del Ministro Clini rilasciata a Libero. Ci raccontano della loro adolescenza, delle loro amicizie e del loro passato politico come se potesse essere interessante sapere delle vecchie correnti del Psi o delle discoteche notturne con De Michelis. Aprono l’album dei ricordi e viene un conato per l’immersione per niente tecnica nel peggio della Prima Repubblica e i “professori” risultano carneadi del politichese da Prima Repubblica. Politici con nomea di tecnici per lontana sparizione dal quadro politico: nuovi perché ci sono sempre stati ma non li aveva notati nessuno.

Quando esprimono opinioni, invece, smentiscono i risultati dei referendum (dall’alto della caratura tecnica, evidentemente) invocando il ritorno al nucleare o altre scemenze della stessa stregua. Nell’Italia dissanguata dal porcellum i nominati per eccellenza del governo Monti dimenticano di avere il compito di amministrare la crisi e non ispirare il gossip e ammaestrare la stampa.

Per favore Presidente Monti, li faccia lavorare e li faccia stare zitti. Per sobrietà, almeno.

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