Cinema

Usb: “Delusi dalle parole di Bertolucci, noi siamo per una Cineteca pubblica”

di RQuotidiano

Gentile Redazione de Il Fatto quotidiano Emilia Romagna
Vi ringraziamo dello spazio che ci concedete.

In merito alle dichiarazioni di Giuseppe Bertolucci riportate dalla vostra testata.

Come organizzazione sindacale che opera all’interno del Comune di Bologna (ricordiamo che ha il secondo grado di rappresentatività dopo la Cgil) e che ha come principale scopo la tutela dei lavoratori siamo rimasti delusi dalle parole di Bertolucci in merito alla trasformazione della Cineteca di Bologna. Riportiamo: “Abbiamo lasciato libertà di scelta al personale – prosegue Bertolucci – o passare con noi nel nuovo organismo della fondazione che non ha niente di pericoloso o rimanere, magari per chi era meno motivato o più anziano vicino alla pensione, dentro al Comune”.

Non è la prima volta che i lavoratori della Cineteca che scelgono l’opzione di rimanere in Comune (ricordiamo che sono la grande maggioranza) vengano descritti come lavoratori attaccati ad un posto di lavoro “privilegiato” oppure come coloro che non capiscono le grandi potenzialità di carriera e di percorsi culturali della costituenda Fondazione.

Partiamo dal discorso degli anziani vicini alla pensione. Alla nostra organizzazione sindacale risulta che esista un solo caso di distacco funzionale per 3 mesi per un dipendente che va in pensione a Marzo 2012. Tutti gli altri hanno davanti a sé ancora parecchi anni di lavoro: la grande parte sono trentenni e quarantenni. Siamo rimasti invece sconcertati dal passaggio che fa Bertolucci sull’essere più o meno motivati…

Molte delle persone che intendono rimanere a lavorare per l’Amministrazione Comunale sono le stesse che hanno aiutato e coadiuvato l’ex Presidente nel suo lavoro ultradecennale: dovrebbe conoscerli! Sono stati anche questi lavoratori a contribuire ad accrescere l’immagine e il prestigio della Cineteca oppure sono stati solo un manipolo di eroi al comando di Farinelli?

Forse Bertolucci ed altri non capiscono che per questi dipendenti lavorare al servizio della Città ha un valore particolare.
Alcuni dei nostri iscritti pensano, e anche noi come Organizzazione Sindacale. lo sosteniamo, che la Cultura al pari della Sanità, dei servizi per l’infanzia ed altri servizi al cittadino siano la spina dorsale della società civile. E che sia fondamentale che rimangano pubblici!

Ecco, questo, per noi, per i lavoratori che rimangono in Comune sono motivazioni importanti. Altra cosa che Bertolucci non dice, forse perché non è stata chiesta, che questi dipendenti saranno costretti ad un distacco coatto di due mesi all’interno della Cineteca per aiutare la partenza della Fondazione: stipendi pagati dal Comune.

USB Comune di Bologna

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