Raphael Rossi

Raphael Rossi, l’incorruttibile esperto di rifiuti, uomo dell’anno di Report, non sarà più presidente di Asia, la municipalizzata del comune di Napoli che si occupa della raccolta della spazzatura. La decisione, assunta dal sindaco Luigi De Magistris, ha spiazzato i sostenitori della giunta arancione dell’ex pm. Il sindaco ha fatto sapere, in un comunicato, che “il ruolo di Rossi era fondamentale in prima linea come presidente nei primi sei mesi per rompere il sistema, per rilanciare la differenziata, per fare la rivoluzione ambientale. Tutto questo è stato avviato e lui ha fatto un ottimo lavoro, ma adesso si può dedicare anche ad altro. Non è una rottura, ma un consolidamento”.

In molti, però, non comprendono le spiegazioni del primo cittadino, visto il lavoro ancora da fare nel settore dei rifiuti nella città partenopea e la diffusa stima nei confronti di Rossi. Dal canto suo, l’ormai ex presidente dell’Asia ha risposto ad alcune voci su possibili questioni economiche, richieste di revisione del compenso, all’origine dell’addio : “Sono false. Non ci sono motivazioni collegate al compenso nella decisione comunicata dal sindaco oggi. Del resto, se così fosse stato, avrei lasciato l’Asia alla firma del contratto mesi fa”.

Rossi mostra disponibilità al sindaco per continuare a lavorare in Asia e per dar seguito alle tante attività avviate. Il vicesindaco e assessore ai rifiuti Tommaso Sodano, sulla linea del sindaco, chiarisce a ilfattoquotidiano.it: “Siamo pienamente soddisfatti del lavoro fatto finora. Avevamo deciso di tirare le somme a dicembre con un riassetto nella squadra, Raphal Rossi continuerà a dare una mano alla città per vincere la sfida ambientale”. Per Rossi si prevede un ruolo nell’osservatorio Rifiuti zero e come consulente nella delicata sfida di estendere la differenziata all’intera città. Inoltre, dietro l’angolo potrebbe esserci un ruolo in un consiglio di amministrazione di una partecipata del comune.

Insomma, il rapporto con Rossi non si esaurisce. Restano però le domande sul perché dell’addio. “Dentro l’azienda – racconta un dirigente dell’Asia – molti lavoratori sostengono Rossi, ma alcune scelte, interviste, protagonismi non sono piaciute alle alte sfere. La politica del cavaliere solitario, probo e incorruttibile, alla fine non paga”. C’è chi, invece, fa notare che una possibile frizione tra Rossi e l’amministrazione sia maturata sulla scelta di assumere 24 lavoratori dell’ex bacino Napoli 5″. Rossi si è opposto, “meglio assumere giovani che ti rivoltano la città – racconta un altro dipendente Asia, ben informato – piuttosto che personale che forse non riuscirai neanche a utilizzare nella raccolta stradale”.

Dissidi che vengono smentiti dall’amministrazione. “Sono voci senza fondamento – ribatte Sodano – la dialettica sulla scelta rispetto ai lavoratori del bacino 5 c’è stata all’interno del cda Asia, ma non ha inciso su questa decisione. Rossi è un patrimonio al quale questa amministrazione non rinuncia. Questa giunta ha investito in Asia e continuerà a farlo, come dimostra la ricapitalizzazione prevista di 43 milioni di euro destinati all’azienda”.

La questione Rossi sarà oggetto di una conferenza stampa lunedì a Palazzo San Giacomo, sede del comune. Sul fronte rifiuti, intanto, una buona notizia c’è. Dopo mesi di annunci, una prima nave è partita dall’Olanda. Con una capienza di 4 mila tonnellate trasporterà il secco, in attesa che la regione autorizzi anche il trasporto del tal quale imballato.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Governo trasparente? Catricalà risponde
“Ho fatto la mia parte, niente da nascondere”

next
Articolo Successivo

Baci e applausi. E il tecnico diventò piacione

next