Il genere femminile, riunito in assemblea plenaria, ringrazia sentitamente Sgarbi Vittorio, per la sua cortesia istituzionale. Egli ha assai opportunamente indetto un concorso per trovarsi una vicesindaca. Le candidate, assai generosamente, dovranno essere d’età compresa fra i 25 e i 45 anni e non fra i 17 e i 23 come le più astute si sarebbero aspettate.
Di politica è gradito ne mastichino poca. La non appartenenza a un partito è condizione necessaria (e sufficiente?), per lo Sgarbi a darsi una patente di innovatore, per la candidata a garantire una verginità almeno metaforica. Il dato fondamentale, come le più astute hanno previsto con largo anticipo, è la fotografia. Una 26 enne con il book giusto ha la vittoria in tasca.
Il comitato per “le pari opportunità di essere il numero due nel mondo, facendo la carina col numero uno” ha consigliato le seguenti inquadrature: primo piano delle tre espressioni consentite (sorriso ammirato, broncio sexy e sguardo da “sto facendo del mio meglio capo”); totalino: tailleur pantalone modello Carfagna; piano americano: coordinato intimo per eventuali straordinari nelle ore più calde. Le candidate saranno valutate da una giuria di soli uomini. O di uomini soli.
Il Fatto Quotidiano, 30 Dicembre 2011