“L’Italia può e deve farcela, la nostra società deve uscirne più severa e più giusta, più dinamica, moralmente e civilmente più viva, più aperta, più coesa”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio di fine anno. Con un richiamo sulla necessaria equità: “Per procedere con equità si deve innanzitutto stare attenti a non incidere su già preoccupanti situazioni di povertà a cui sono esposti oggi strati più ampi di famiglie”. Perché si è arrivati a questa crisi? Napolitano trova una ragione nella crescita del debito. E attacca corruzione ed evasione: “A partire dagli anni Ottanta, la spesa pubblica è cresciuta in modo sempre più incontrollato e ormai insostenibile, creando una pericolosa ipoteca per le nuove generazioni. E c’è chi ne ha tratto e continua a trarne indebito profitto: a ciò si legano strettamente fenomeni di dilagante corruzione e parassitismo, di diffusa illegalità e anche di inquinamento criminale”. L’Italia deve “mettere nel mirino” quella che è una “grande patologia: una massiccia, distorsiva e ingiustificabile evasione fiscale. Bisogna impegnarsi a fondo per colpire corruzione ed evasione, sapendo che è un’opera di lunga lena”.
Poi il ringraziamento agli italiani per le celebrazioni del 150° dell’unità d’Italia. “E’ un grazie che devo a tanti italiani di ogni generazione per il calore con cui mi avete accolto ovunque mi sia recato. Ma il rischio è che si crei sfiducia. L’emergenza resta grave. I nostri buoni del tesoro restano sotto attacco dei mercati finanziari e il debito pubblico ci costa tassi di interesse pericolosamente alti”.
Un passaggio anche sulla politica interna e sul delicato momento che ha portato alla nascita del governo Monti. “E’ importante ora che l’Italia possa contare su una fase di stabilità e di serenità politica. Ciò non toglie che ogni partito mantenga la sua fisionomia e si caratterizzi in Parlamento con le sue proposte rispetto all’azione che l’Esecutivo deve portare avanti.Non c’e’ futuro per l’Italia senza rigenerazione della politica e della fiducia nella politica”. Poi l’invito ai cittadini a guardare “senza pregiudizi alla prova che le forze politiche daranno in questo periodo della loro capacità di rinnovarsi” e di prospettare soluzioni per risolvere i problemi del paese.