Londra, il nuovo stadio Olimpico

Scoprire sul nascere i movimenti di scommesse illecite e impedire qualsiasi tentativo di corrompere gli atleti in gara. Questo il compito dell’unità di intelligence creata ad hoc in Inghilterra per garantire la regolarità delle Olimpiadi 2012. Lo ha rivelato il ministro dello Sport inglese, Hugh Robertson, che in un’intervista al Sunday Times ha spiegato le linee guida del suo programma di sicurezza, che prevede, tra l’altro, una grande attenzione da riservare a tutte le giocate che saranno raccolte durante i Giochi.

“Non si può sottovalutare la minaccia delle scommesse clandestine – ha detto Robertson – perché se gli spettatori cominciano a dubitare della regolarità delle gare tutto il sistema cade a pezzi. E noi faremo il possibile affinché non succeda”. A Londra temono che si ripeta il caso di Pechino 2008, quando gli arbitri della finale di pallamano furono fermati con 50 mila dollari nelle tasche: erano stati pagati per condizionare il risultato della partita. Quando si muovono grandi quantità di denaro, le possibilità che si verifichi una frode sono dietro l’angolo. Ne sa qualcosa il calcio italiano, che da mesi sta cercando di fare luce sul più grande scandalo che lo abbia mai coinvolto.

Secondo il ministro dello Sport inglese, i maggiori pericoli arriverebbero dall’Estremo Oriente, che non garantisce in questo ambito una legislazione sufficientemente chiara e sicura. “L’ultimo caso dei giocatori di crisket pachistani (arrestati con l’accusa di aver venduto la gara contro l’Inghilterra, ndr) è esemplificativo – ha dichiarato Robertson -. Il problema non sta nelle giocate che vengono raccolte in Europa, ma in quelle che vengono accettate nel subcontinente indiano, dove ingenti somme di denaro cambiano mano troppo facilmente”.

Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, sarà quindi operativa un’unità di spionaggio coordinata da Scotland Yard (che collaborerà quasi certamente con l’Interpol e l’Agenzia nazionale contro il crimine organizzato) con il preciso intento di salvaguardare l’onore della manifestazione che può già vantare numeri da record. Ventisei discipline sportive, più di 10 mila atleti provenienti da tutto il mondo, 959 medaglie da assegnare, 36 location e una copertura televisiva senza precedenti. Londra 2012 non nasconde le proprie ambizioni e lavora sodo perché tutto si svolga senza intoppi. Anche se nelle due settimane di gare è previsto un giro d’affari per le scommesse illegali pari a circa 300 milioni di sterline, una montagna di quattrini.

“Se queste sono le cifre di cui si parla – ha scritto Matt Scott, il giornalista che seguirà le Olimpiadi per il The Guardian – sarebbe ingenuo pensare che Londra 2012 non sia interessata da questo tipo di movimenti”. Come dire: il tentativo ci sarà, è un dato di fatto, lo dice la logica. Altro che doping, quindi: il vero male dello sport degli ultimi anni si chiama scommesse clandestine. Parola degli addetti ai lavori in terra inglese, che non vogliono farsi trovare impreparati e cadere nell’imbarazzo di uno scandalo che farebbe storia. “Sappiamo che in questi anni sono state fatte le prove generali”. Più che un’’ntuizione, una ragionevole e probabile minaccia da combattere con ogni mezzo a disposizione.

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