Il pastone da telegiornale non muore mai. Minimo sforzo, massimo guadagno in visibilità per i politici nei vari telegiornali Mediaset e Rai. L’informe servizione, il pastone appunto, che riassume la giornata politica con gli esponenti dei diversi schieramenti in Parlamento pronti a dire la loro sul tema del giorno. Il telespettatore ne esce quasi sempre disorientato, senza mai capire chi abbia ragione e chi no. Visto che i giornalisti, in primis quelli parlamentari, da tempo hanno abdicato al loro ruolo. Mai una domanda, mai un incalzare i politici. Così alla Camera, come al Senato, si è istituzionalizzato quello che è un siparietto (con tanto di scenografia) dei nostri rappresentanti con immancabile corredo di espressioni di circostanza per i loro soliloqui davanti alle telecamere. Tanto, come dimostrano questi due esempi, “giornalisti che fanno domande non ci sono, decide l’onorevole”, dichiara un cameraman rivolgendosi all’onorevole del Pd, Cesare Damiano. (Non ce ne vogliano i deputati Colaninno e Damiano, questo capita con chiunque, come dimostrano altri filmati de ilfattoquotidiano.it)
di Paolo Dimalio e Manolo Lanaro
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Tg, il pastone non muore mai
Il giornalismo sì
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