Come sempre più frequentemente stanno registrando le cronache, su Facebook sono comparse minacce e offese antisemite. Questa volta però non si tratta di forum nazisti, ma di un professore di storia e filosofia in un liceo classico a Torino che ha usato il sito blu per i suo proclami contro ebrei, gay, donne e disabili spingendosi a prospettare una “strage in Sinagoga”.Sul suo profilo, Renato Pallavidi, questo il nome del docente (nella foto; attualmente risulta in malattia) ha inserito ritratti di Hitler e Mussolini e ieri ha minacciato: “Se mi togliete questa foto, vado con la mia pistola, alla sinagoga vicinissima a casa mia e stendo un po’ di parassiti ebrei che la frequentano. Vi conviene stuzzicare il can che dorme?”.

Già nel 2007 Pallavidini (all’epoca insegnava in uno dei più prestigiosi licei classici torinesi, il Cavour) era stato denunciato da genitori, docenti, allievi, per le sue teorie negazioniste sui campi di concentramento e per aver offeso la memoria degli ebrei. Da quel momento non ha mai perso occasione per pubblicare su Facebook le sue posizioni. Il suo odio non conosce confini: in passato ha parlato della California come terra di “froci” e degli ebrei come “bastardi” e “parassiti”. Nei giorni precedenti allo scorso Natale ha lanciato una sorta di sos su Facebook per cercare chi fosse disponibile a fare il “tiro a segno” contro i “negroni” spacciatori di droga sotto casa sua. In occasione dei cortei delle donne “se non ora quando”, nei confronti delle partecipanti le sue parole più pacate furono “femministe frustrate”. Per non parlare dei disabili in genere verso i quali suggerisce di applicare i metodi del medico nazista Mengele. Avrebbe inoltre scritto al sindaco Fassino di non voler pagare l’Ici per non finanziare l’assistenza a “negri e zingari”.

La condanna è unanime, ma anche la preoccupazione. I parlamentari del Pd Emanuele Fiano e Roberto Della Seta e il deputato leghista Davide Cavallotto hanno annunciato interrogazioni urgenti al ministro Francesco Profumo mentre il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna e il presidente della Comunità ebraica di Torino, Beppe Segre, chiedono che Pallavidini sia processato. La formazione dei giovani, dei cittadini del domani – affermano Gattegna e Segre – è un punto essenziale nella costruzione “di una società consapevole. Desta quindi molta preoccupazione il fatto che un docente di un noto liceo classico torinese utilizzi Facebook per pubblicare materiale fotografico di chiaro stampo neonazista e indirizzare inequivocabili minacce verso ebrei, omosessuali, disabili e immigrati”. “L’auspicio – proseguono Gattegna e Segre – è che d’ora in poi tale individuo, oltre a subire un regolare processo che ne accerti le responsabilità, sia finalmente messo in condizione di non poter più nuocere ai giovani, né all’interno di una qualsiasi aula italiana né sulla rete”.

Dal Fatto Quotidiano del 6 gennaio 2012

Aggiornamento 6/12 ore 15: E’ indagato per istigazione all’odio razziale Renato Pallavidini, il professore torinese che sulla sua bacheca di Facebook aveva scritto frasi antisemite minacciando di fare una strage nella sinagoga di Torino e di fare “il tiro a segno” con degli immigrati. Contestualmente all’iscrizione sul registro degli indagati, la Digos della polizia di Torino ha effettuato una perquisizione domiciliare a casa del professore e ha portato via due computer e materiale informatico. L’inchiesta e’ coordinata dal procuratore Sandro Ausiello. (AGI)

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