Due incontri programmati per la giornata parigina di Mario Monti, che prima è andato dal premier Francois Fillon e nel tardo pomeriggio è arrivato all’Eliseo dal presidente Sarkozy. ”L’Italia lavora mano nella mano con la Francia, così come con la Germania, per proseguire insieme verso la costruzione europea”, ha detto il presidente del Consiglio al termine di un pranzo di lavoro di un’ora e mezza con Fillon, che ha detto di essere “molto grato al presidente Monti per il lavoro eccezionale che sta facendo per restituire valore alla costruzione europea e alla zona Euro”. Il premier francese ha aggiunto che “tra Francia e Italia c’è un’identità di vedute quasi totale”. Nel primo pomeriggio, Monti si è spostato a Bercy, sede del ministero dell’Economia per il convegno economico ‘Nouveau Monde’ – al quale partecipano anche il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, e il viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli. Passera ha chiarito che “ancora non abbiamo una soluzione alla crisi finanziaria”, precisando che “non esiste comunque una soluzione unica ma diverse”. Tra queste, sicuramente il nuovo Patto di bilancio Ue, il “fiscal compact“, è un “passo nella giusta direzione”, come anche il semestre europeo, ma “l’Ue deve essere all’altezza delle sua aspettative”. Per questo “abbiamo bisogno di più innovazione, ricerca e investimenti, dobbiamo avere il coraggio di costruire questa competitività e affrontare la crisi con gli strumenti giusti”, ha ammonito il ministro. “Certamente ci stiamo muovendo nella buona direzione, certamente non ci stiamo muovendo sufficientemente veloci”, ha concluso Passera.
Al termine del convegno economico Monti ha ribadito che l’ “Europa è in un momento cruciale, con equilibri in continuo cambiamento”. Poi è passato a parlare della crescita che “in Europa rischia di fermarsi, mentre i Brics sono in forte crescita”. Il modello sociale europeo, ha proseguito il premier, “prima veniva visto con distanza da parte di Usa e Cina, mentre dopo la crisi economica anche questi paesi hanno dedicato maggiore attenzione al sistema sociale”. Secondo il presidente del Consiglio, l’Ue, dopo la crisi vede confermata anche la sua scelta costitutiva di fare governo “di governance multi-laterale”. E conclude: “Bisogna evitare che l’euro diventi un elemento di divisione in questo periodo di crisi, per questo bisogna rimediare alla crisi dell’eurozona. L’Italia ha messo in opera un pacchetto in vigore dal 1 gennaio che comporta un radicale cambiamento del sistema delle pensioni e viaggia verso il pareggio di bilancio nel 2013”.
E’ durato poco più di un’ora l’incontro con Nicolas Sarkozy. I due presidenti si sono presentati per una brevissima conferenza stampa, in cui Sarkozy ha assicurato:”Italia e Francia condividono la stessa identità di vedute per risolvere la crisi dell’euro”. Fissato per il prossimo 20 gennaio il nuovo vertice a tre con Angela Merkel, a Roma. ”Siamo d’accordo sul fatto che in una fase così delicata per l’unione europea e l’eurozona è essenziale che che ogni stato membro faccia fino in fondo ciò che deve fare per consolidare i bilanci e le riforme”, ha detto Monti al termine del colloquio in cui si è parlato probabilmente del fondo Salva Stati e delle modifiche al Trattato di Lisbona, oltre che della preparazione dei prossimi appuntamenti europei, in particolare il Consiglio europeo del 30 gennaio. Gennaio sarà infatti un mese di intense consultazioni per dare all’Europa un nuovo volto: l’11 gennaio Monti incontrerà a Berlino il cancelliere Angela Merkel per discutere della crisi economica europea e in particolare di quella che coinvolge i paesi dell’eurozona. Alla fine del mese si recherà a Londra per incontrare il premier britannico David Cameron, mentre altri viaggi sono in programma nelle prossime settimane a Washington e Tripoli. Intanto Cameron ha ribadito oggi la sua intenzione di “fare tutto il possibile” affinché i firmatari del nuovo trattato Ue non usino istituzioni come Commissione e Corte di Giustizia per portare avanti il lavoro dell’Europa senza la partecipazione di Londra. “Non dovrebbero prendere decisioni che riguardano il mercato unico e la competitività: Non si può avere un trattato fuori dell’Ue che inizia a fare ciò che andrebbe fatto all’interno dell’Unione”.
Politica
Monti va a Parigi: “Lavoriamo mano
nella mano con Francia e Germania”
Si terrà a Roma il 20 gennaio il vertice a tre con Nicolas Sarkozy e Angela Merkel. Il presidente del Consiglio italiano dice: "E' essenziale che ogni stato membro faccia fino in fondo quello che deve fare per consolidare il bilancio e realizzare riforme"
Al termine del convegno economico Monti ha ribadito che l’ “Europa è in un momento cruciale, con equilibri in continuo cambiamento”. Poi è passato a parlare della crescita che “in Europa rischia di fermarsi, mentre i Brics sono in forte crescita”. Il modello sociale europeo, ha proseguito il premier, “prima veniva visto con distanza da parte di Usa e Cina, mentre dopo la crisi economica anche questi paesi hanno dedicato maggiore attenzione al sistema sociale”. Secondo il presidente del Consiglio, l’Ue, dopo la crisi vede confermata anche la sua scelta costitutiva di fare governo “di governance multi-laterale”. E conclude: “Bisogna evitare che l’euro diventi un elemento di divisione in questo periodo di crisi, per questo bisogna rimediare alla crisi dell’eurozona. L’Italia ha messo in opera un pacchetto in vigore dal 1 gennaio che comporta un radicale cambiamento del sistema delle pensioni e viaggia verso il pareggio di bilancio nel 2013”.
E’ durato poco più di un’ora l’incontro con Nicolas Sarkozy. I due presidenti si sono presentati per una brevissima conferenza stampa, in cui Sarkozy ha assicurato:”Italia e Francia condividono la stessa identità di vedute per risolvere la crisi dell’euro”. Fissato per il prossimo 20 gennaio il nuovo vertice a tre con Angela Merkel, a Roma. ”Siamo d’accordo sul fatto che in una fase così delicata per l’unione europea e l’eurozona è essenziale che che ogni stato membro faccia fino in fondo ciò che deve fare per consolidare i bilanci e le riforme”, ha detto Monti al termine del colloquio in cui si è parlato probabilmente del fondo Salva Stati e delle modifiche al Trattato di Lisbona, oltre che della preparazione dei prossimi appuntamenti europei, in particolare il Consiglio europeo del 30 gennaio. Gennaio sarà infatti un mese di intense consultazioni per dare all’Europa un nuovo volto: l’11 gennaio Monti incontrerà a Berlino il cancelliere Angela Merkel per discutere della crisi economica europea e in particolare di quella che coinvolge i paesi dell’eurozona. Alla fine del mese si recherà a Londra per incontrare il premier britannico David Cameron, mentre altri viaggi sono in programma nelle prossime settimane a Washington e Tripoli. Intanto Cameron ha ribadito oggi la sua intenzione di “fare tutto il possibile” affinché i firmatari del nuovo trattato Ue non usino istituzioni come Commissione e Corte di Giustizia per portare avanti il lavoro dell’Europa senza la partecipazione di Londra. “Non dovrebbero prendere decisioni che riguardano il mercato unico e la competitività: Non si può avere un trattato fuori dell’Ue che inizia a fare ciò che andrebbe fatto all’interno dell’Unione”.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".