Diario
30esimo giorno. Ieri ce la siamo vista brutta. Il vento ha strappato il nostro striscione. Dobbiamo stare molto attenti che non vada a contatto con i fili dell’alta tensione. Ognuno di noi ha un compito preciso, un po’ come accade sulle barche (e sui treni) e oggi, vento permettendo, Carmine cercherà di rappezzare il telone. Al giro di boa del nostro primo mese sulla torre-faro abbiamo deciso di rivolgerci al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Lo abbiamo fatto dalle frequenze della trasmissione “Caterpillar” su Radio 2 dove ogni giorno, alle 6, abbiamo il collegamento in diretta.
Ci farebbe piacere sapere cosa ne pensa il presidente della soppressione dei treni notte e che 800 lavoratori sono stati lasciati a casa. Senza contare che per i cittadini viene meno anche il rispetto del “diritto di libera circolazione sul territorio” sancito nell’articolo 16 della Costituzione. Ieri poi è arrivata la notizia che la nostra busta paga di dicembre è di ben 420 euro perché 450 sono stati trattenuti in via “cautelativa” per verificare se abbiamo riconsegnato le divise e il palmare.
Il giorno della befana lo abbiamo festeggiato insieme ai nostri figli (in tre ne abbiamo 6 che vanno dai 21 ai 2 anni) che sono venuti a salutarci insieme ai colleghi (che hanno iniziato la raccolta firme – sono già 22 mila – per il ripristino dei servizi notturni) e a quella parte di città che vediamo dall’alto e che sentiamo vicina.
Carmine, Oliviero e Giuseppe
Il Fatto Quotidiano, 7 Gennaio 2012