Lezioni americane per i politici italiani. Ma che, con buona pace di Italo Calvino, nulla avranno a che fare con teorici concetti letterari bensì con la pratica quotidiana della politica. Tre settimane filate a partire dal 13 gennaio 2012 e un itinerario un po’ da Route 66: Washington, Albany, New York, Detroit e Reno in Nevada.

Sull’immaginaria Chevrolet finanziata rigorosamente dal Dipartimento di Stato Usa di Hillary Clinton saliranno cinque politici nostrani, tutti under 45, per uno schieramento bipartisan Pd-Pdl-Lega Nord che nemmeno il recente esecutivo di emergenza nazionale era riuscito a comporre: il leghista Manes Bernardini, consigliere regionale e comunale in Emilia Romagna e a Bologna; Stefano Balloch, sindaco di Cividale del Friuli (Pdl); Patrizio Mecacci, segretario del Pd di Firenze; Alessandra Moretti (vicesindaco di Vicenza); Wladimiro Boccali (sindaco di Perugia).

Di là dall’oceano c’è il segreto di una democrazia che si vuole miticamente perfetta. Di qua dall’Atlantico, in Europa, angolo Italia, le imperfezioni del sistema mondo elevate al cubo. Sotto la lente d’ingrandimento degli ospiti italiani il governo federale sfodererà così il meglio dell’amministrazione Obama, di singoli stati come il Nevada e il Texas, di città modello economico ora oggettivamente cadute in disgrazia come Detroit.

“Abbiamo molto da imparare da loro”, confida Bernardini, uno degli uomini di punta del Carroccio emiliano romagnolo fresco dalle barricate di Reggio Emilia contro Monti, “e poi a me come leghista interessano gli Stati Uniti come modello di stato federale per eccellenza”.

Il quintetto italiano visiterà le stanze del dipartimento di stato, il centro di polizia dello stato di New York, alcuni campus universitari, diverse strutture economiche e sindacali, centri d’immigrazione e di pianificazione territoriale: “In Texas, dove andremo, esiste la Sunset Advisory Commission, organo istituzionale del singolo stato, che valuta l’applicazione delle leggi – spiega entusiasta Bernardini – cioè valutano nel concreto quanto è stato applicato o meno del dettato normativo originario. Da noi in Emilia Romagna è soltanto una “clausola”, non un aspetto fondamentale, e sai quante cose cambierebbero nelle regioni italiane se fosse come in Texas?”.

Ma negli Usa il drappello tricolore potrà comprendere anche come sta reagendo il governo di Obama alla crisi economica o come si sta preparando il partito repubblicano per sfidare il presidente democratico: “Saremo in visita al caucus repubblicano di Reno in Nevada. Vedendola da spettatore, con simpatie per questa parte politica, alle primarie voterei per Rick Santorum: mentre i suoi colleghi/avversari di partito spendevano un mucchio di soldi in spot, lui zitto zitto e con un budget basso ha ottenuto risultati importanti”.

Anche se provvedimenti per aggredire i potentati della finanza e delle banche d’affari che fanno di tutto per mantenere alta la crisi economica mondiale, un po’ come fatto da Obama in questi giorni, spesso la Lega si ritrova a condividerli con la sinistra: “Obama lo stimo per come ha saputo usare i nuovi sistemi di comunicazione, un po’ come i grillini hanno saputo fare in Italia con il web. Per il resto siamo agli antipodi perché noi non siamo figli dell’ideologia della sinistra. Anche se un’analogia politica c’è: siamo entrambi molto realistici e pragmatici nell’intervenire rispetto ai problemi della gente comune”.

Un viaggio che potrebbe diventare utile anche per il futuro politico di Bologna, città per la quale Bernardini si era candidato a sindaco lo scorso maggio: “Potrà trarne vantaggi sia a livello di politica urbana che di sicurezza del territorio. Dagli Stati Uniti, per esempio, potremmo apprendere come riqualificare il tessuto sportivo e turistico: non più costruire stadi come astronavi in posti sperduti deturpando l’ambiente, ma risistemare l’esistente e il riferimento allo stadio Dall’Ara è voluto. Infine a Detroit dove c’è la più forte presenza araba di tutti gli Usa, capire come si gestiscono i flussi migratori e un po’ di senso civico. Tipo vietare la vendita serale degli alcolici. In molte città statunitensi è impensabile girare per strada la sera con bottiglie di vetro in mano”.

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