Un gol di un compagno, una mancata esultanza, un video che viene pubblicato su Youtube. I tifosi che si infuriano, cominciano a pensare male, alimentano sospetti. I sussurri si fanno grida, i refoli di vento uragani. Nell’attuale clima che sta vivendo il calcio italiano, ai tempi dell’ennesimo scandalo sulle scommesse, basta poco per creare un caso. Protagonista suo malgrado è Morgan De Sanctis, 34 anni. Un passato di tutto rispetto tra i pali di Udinese, Siviglia e Galatassaray, poi una nuova giovinezza a Napoli, che lo porta a essere il terzo portiere della Nazionale all’Europeo 2008 e ai Mondiali 2010. La partita in questione è Napoli-Lecce dello scorso 3 dicembre. Allo stadio San Paolo il Napoli sta vincendo 3-1. A 7 minuti dalla fine su assist di Lavezzi è Cavani a spingere in rete il pallone del 4-1 che chiude la partita (poi Corvia del Lecce segna a tempo scaduto il gol del 4-2). Al gol di Cavani, suo compagno di squadra, De Sanctis però non esulta, anzi.
Allarga le braccia, scuote la testa stizzito, poi si avvia sconsolato verso la propria porta borbottando qualcosa. Una scena vista molte volte, ma quando il portiere ha appena subito un gol, non quando un suo compagno ne ha realizzato uno che vale 3 punti in classifica. C’è qualcosa che non quadra. Un video con queste immagini viene postato qualche giorno fa sul web, e comincia il tam tam dei tifosi: perché De Sanctis invece che esultare si arrabbia? Ecco che il pensiero corre ai molti, troppi video in cui sospette pacche sulle spalle, gesti di intesa tra avversari, urla di rimprovero ai giocatori più giovani che si impegnano troppo, rimandano l’immagine di un calcio malato, dove i risultati sono decisi a tavolino. Dove la vittoria è nell’incasso della scommessa e non nei punti guadagnati sul campo. Eppure in questo caso sembra che le cose siano andate diversamente.
Così le racconta ai microfoni di Sky il portiere napoletano. “Stamattina mi hanno detto che c’era questo video. E’ una situazione kafkiana perché quello è uno stato d’animo in cui mi riconosco tantissimo”. “Venivamo da tre pareggi consecutivi, di cui l’ultimo con la Juventus per 3-3 che aveva un po’ fatto stare male la piazza – ha spiegato De Sanctis – Il Lecce sul 3-1 per noi poteva riaprire la gara, avevo appena sventato una loro occasione da rete, e quel goal è stata una liberazione. Io sono abituato poi a festeggiare coi miei compagni negli spogliatoi, non durante la partita. Io ho detto quello che c’era da dire, poi ognuno può dire quello che vuole”. “Chi ha fatto quel video è sicuramente poco intelligente e si nasconde dietro Internet per fare le sue illazioni – ha detto ancora il portiere del club campano – . Potrei anche invitarlo a Castelvolturno per rispondere a tutte le domande che ha messo nel suo video, ma sicuramente è tifoso di un’altra squadra e non verrebbe”.
“Se si vuole fare la caccia alle streghe in un periodo in cui si parla di altre vicende, si faccia pure ma questa è la verità”, la conclusione di De Sanctis. In serata arriva una nota emessa da Agipronews che avverte che nessun flusso anomalo di scommesse è stato rilevato su Napoli-Lecce: né sul totalizzatore nazionale cui sono collegati tutti i concessionari autorizzati dai Monopoli di Stato, né verso il bookmaker austriaco SkySport365. Resta il video di un’esultanza un po’ strana, i sospetti dei tifosi, e un clima che rimane di caccia alle streghe.