Dalle nevi di Madonna di Campiglio, il nove volte campione del mondo fa chiarezza sulla sua situazione contrattuale, rivela l'intenzione di correre fino al 2013 e smentisce dissapori con la famiglia di Marco Simoncelli
“Vorrei un nuovo contratto in Ducati, un biennale, magari l’ultimo. E poi pensare a come divertirmi”. A un mese dal suo 33esimo compleanno (e con alle spalle 258 gran premi disputati, di cui 105 vinti), per la prima volta Valentino Rossi parla di un suo possibile ritiro. Niente è per sempre, l’età comincia a farsi sentire. E dopo una carriera mirabolante condita da 9 titoli (uno in 125, uno in 250, uno in 500 e 6 in MotoGP, l’ultimo nel 2009) si può anche partecipare senza dover per forza vincere. “Non voglio togliermi dai giochi prima dell’inizio del campionato ma bisogna essere realisti – racconta Valentino -. Sappiamo che c’è un distacco di 1″5 da recuperare. Il nostro obiettivo deve essere quello di avvicinarsi a Honda e Yamaha e solo in seguito essere in grado di lottare per il successo”.
Dalle nevi di Madonna di Campiglio, che ospita una settimana di eventi in cui vengono presentate Ferrari e Ducati, il Dottor Rossi spiega, a proposito della sua moto per il 2012: “Filippo Preziosi ha progettato una Ducati completamente nuova, in fabbrica hanno lavorato sodo e ho visto la moto sul computer: è molto bella e non vedo l’ora di provarla. La cosa fondamentale è riuscire a sfruttare le Bridgestone ed è su questo che siamo concentrati. La speranza è quella di modificare un po’ i rapporti di forza”. Valentino non molla, vuole sentirsi ancora protagonista. “Perché no?” risponde a chi gli chiede se si sente in grado di vincere con la Ducati come è stato con la Yamaha e la Honda. E’ convinto di poter fare meglio dell’anno passato, ma è anche realista. “L’anno scorso ho dovuto fare i conti con i problemi alla spalla sino a Barcellona, quest’anno sono in forma, la fame di successo è intatta, anche se ovviamente appartengo a un’altra generazione e devo fare i conti con rivali più giovani e agguerriti rispetto al passato”.
Allora meglio pensare all’immediato, al concreto. Valentino è in scadenza di contratto a fine anno con la scuderia di Borgo Panigale. “Discuteremo del rinnovo del contratto durante la stagione, ma non tanto presto per non perdere concentrazione sulla stagione”. Chiede un biennale. Altri due anni e poi basta. “Tutti i piloti sono in scadenza di contratto quindi forse si potranno mischiare un po’ le carte”. Non vede il suo futuro su una moto giapponese. “E’ poco probabile, però chi lo sa. Non posso dire adesso che sarà impossibile, ma a me piacerebbe vincere qualcosa qui, far crescere la Ducati, magari fare un paio d’anni anno e poi smettere”. Ma un fuoriclasse non abbandona mai, anche quando sente che non potrà durare in eterno. Perché è la fame quella che conta. “La fame è la stessa, quando guido bene sono ancora molto veloce. Sono ancora molto competitivo e non ho perso decimi rispetto al Rossi di due anni fa. Certo servono le condizioni giuste. Ci proveremo”.
Le ultime parole sono per smentire presunti dissapori con la famiglia di Marco Simoncelli, lo sfortunato pilota di Cattolica deceduto lo scorso ottobre durante il GP di Sepang, in Malesia. Nei giorni scorsi il papà Paolo e la fidanzata di SuperSic avevano accennato al fatto che Valentino si sarebbe defilato dopo il funerale, lasciandoli soli con il loro dolore. “Sono in buonissimi rapporti con Paolo e con la fidanzata di Marco, che tra l’altro lavorerà con Vr46 e sento spesso tutti i suoi amici – racconta Valentino -. Con Mauro Sanchini (ex Sbk e ora a La7) faremo un video di spezzoni tra me e Sic. Mezza parola viene usata per fare un titolo. Ma non esiste.”