Favia e il consigliere comunale Papperini sulla svendita della società che gestisce i servizi turistici e ambientali della cittadina romagnola: "E' l'ennesimo capitolo dell'uso personalistico della cosa pubblica. La procedura di dismissione delle quote che il Comune deteneva non è stata corretta"
Sono stati i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, il consigliere regionale Giovanni Favia e quello comunale di Cesenatico Alberto Papperini, a consegnare ieri mattina i faldoni alla Procura della Repubblica di Forlì, dopo aver sollevato più volte dubbi in consiglio comunale rispetto all’operazione che ha bypassato la giunta Panzavolta (centrosinistra) e il suo successore Buda (centrodestra), subentrato a sorpresa alla guida della cittadina romagnola lo scorso maggio.
“La questione Gesturist pare configurarsi come l’ennesimo esempio di uso personalistico di cosa pubblica – spiega Favia – l’enorme patrimonio del Comune di Cesenatico del valore di molti milioni di euro (campeggi, stabilimenti balneari, ristoranti, attrezzature turistiche, ecc.) che poteva essere utilizzato per ridurre l’ingente debito accumulato (50 milioni di euro) e per investimenti indispensabili alla collettività, è stato svenduto a cifre ridicole”.
“Secondo noi la procedura di dismissione delle quote che il Comune di Cesenatico deteneva in Gesturist (oltre il 74%) non è stata corretta – continua il consigliere regionale M5S – in quanto è stata abbandonata la dovuta evidenza pubblica. In pratica, Gesturist Spa ha attuato una serie di operazioni societarie che l’hanno portata a dividersi in due società: la prima da cedere ai privati, cui sono stati assegnati i beni immobili più pregiati, la seconda destinata ad esser posseduta al 100% dal Comune, a cui sono rimaste le briciole. La prima è la ‘good company’ privata, il cui passaggio di mano è stato indirizzato verso alcuni imprenditori designati. Come? Attraverso un diritto di prelazione mal interpretato, secondo noi, e introdotto per delibera a favore di quelli che già erano soci di minoranza in Gesturist. Ci pare che ci siano numerose stranezze che lasciano spazio al sospetto di un’operazione pilotata a danno dell’interesse pubblico e per questo abbiamo presentato il nostro esposto”.
“Alle diseconomie di gestione degli appalti dati dal Comune a Gesturist Spa senza gara pubblica e con scarsi controlli, che hanno danneggiato il bilancio comunale ed hanno causato un grave danno di immagine alla città di Cesenatico, si è successivamente aggiunta una ‘svendita’ di cui va verificata la legittimità – rincara la dose Papperini che da tempo in città denuncia la cattiva gestione degli appalti pubblici e del patrimonio comunale – Questo è periodo di saldi, ma in questo caso i saldi sono andati a sfavore di tutta la collettività e a favore solo di alcuni imprenditori ‘amici’. Questo è un sistema che non vogliamo più tollerare. Vogliamo vederci chiaro, sapere come stanno effettivamente le cose, se l’amministrazione comunale abbia agito correttamente o meno e se sussista o meno un danno erariale su cui si pronuncerà la Corte dei Conti”.
d.t.