“L’articolo 18? Una anomalia tutta italiana”. La presidente di Confindustria Emma Marcegaglia torna ad attaccare lo statuto dei lavoratori: “Il reintegro esiste formalmente anche in altri paesi Ue – ha detto la Marcegaglia – ma non viene mai sostanzialemnte usato. Ci sono anomalie sul sistema italiano come è attualmente strutturato”. La leader degli industriali presenterà questo pomeriggio un dossier al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ma nel testo non ci saranno proposte dirette né riferimenti alla licenziabilità dei lavoratori. Illustrerà invece un’analisi della situazione in Europa, una ‘fotografia’ su flessibilità in ingresso e in uscita e sugli ammortizzatori sociali. Uno studio, ancora, sugli aspetti delle cose che funzionano e di quelle che funzionano meno bene. E’ la linea decisa dal direttivo straordinario che si è tenuto questa mattina in viale dell’Astronomia. Una riunione molto partecipata, come ha sottolineato la stessa Marcegaglia in un breve incontro con la stampa.
Prove tecniche di accordo tra i sindacati, invece, in vista del confronto con il governo. “Siamo seriamente interessati – ha detto il segretario della Cgil Susanna Camusso – a provare a fare un accordo sindacale con il governo ma, come sempre, sarà il merito a decidere. Entro la fine della settimana – ha aggiunto – ci sarà un incontro con i segretari generali di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, per provare a costruire insieme una piattaforma unitaria in vista del confronto e mi pare che in questo momento ci siano le possibilità per realizzarla”. Camusso ha sostenuto che il 2012 si preannuncia un anno “drammatico” a causa della recessione e della disoccupazione, a rischio anche per la “tenuta sociale”: per questo, ha sottolineato, “in una fase così difficile fare un accordo sindacale con il Governo sarebbe un risultato molto importante”. Camusso si è detta possibilista su un accordo confederale: “Ci sono temi forti – ha detto – sui quali sembra esserci sintonia, a partire dalle posizioni espresse sulla riforma del mercato del lavoro, la riforma fiscale, il giudizio sulle pensioni e più in generale quello sulla manovra”.
Il segretario della Cigl ha poi elogiato il ruolo del presidente della Repubblica in questo momento di crisi: “Nel dibattito di questo periodo l’unica e autorevole voce che ha sottolineato il ruolo del sindacato come soggetto portatore di interessi generali del Paese e non soltanto interessi di categoria e’ stato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano”. Camusso ha evidenziato positivamente le parole di Napolitano. “I sindacati – ha osservato – difendono gli interessi generali, in assenza di questa convinzione, infatti, prevale un’idea corporativa della società e che si interloquisce con i corpi intermedi solo su specifici segmenti, senza il necessario confronto generale”.