“Compriamoci la piena autonomia dall’Italia”. Queste le dichiarazioni dell’assessore all’industria e al commercio della provincia di Bolzano, Thomas Widmann, rilasciata al quotidiano in lingua tedesca Dolomiten. “In Italia le prospettive sono pessime, senza la crescita, con la previdenza che traballa e con gli ammortizzatori sociali che non funzionano – prosegue l’assessore altoatesino – Bolzano potrebbe comprarsi la sua piena autonomia”. Una provocazione che suona come una replica agli attacchi alle Regioni e Province a statuto speciale che in questi giorni stanno provenendo da vari quotidiani nazionali. In particolare Gian Antonio Stella, dalla prima pagina del Corriere della Sera di domenica 8 gennaio, commentava positivamente alcuni tagli ai finanziamenti, previsti dal governo Monti, a questi enti locali.
“Le critiche al Sudtirol sembrano essere diventate lo sport nazionale – aggiunge Widmann – e a questo punto se il debito italiano ammonta a 30mila euro a testa per ogni cittadino, gli altoatesini potrebbero riscattare la loro parte con la spesa, parametrata al numero degli abitanti, di 15 miliardi di euro, ottenendo in cambio la piena autonomia da Roma. E’ vero – conclude nell’intervista l’assessore del gruppo dell’Svp – che dovremmo indebitarci, ma, almeno, così potremmo offrire ai nostri figli una solida garanzia per il futuro”.
Per il Governatore della provincia di Bolzano, Luis Durnwalder, quella di Widmann non è altro che una provocazione irrealizzabile. “Che però – spiega il Presidente altoatesino – si inserisce in un dibattito che deve essere fatto a tutto tondo. E’ vero che con lo Stato abbiamo dei doppioni di competenze sul nostro territorio, come per il settore sanitario, veterinario e ambientale: l’Italia paga qui i suoi ispettori sanitari e anche noi facciamo lo stesso con i nostri. Delle sovrapposizioni inutili che determinano certamente degli sprechi economici. Mettiamoci intorno a un tavolo con il governo Monti e discutiamo per risolvere questi problemi. Io mi sono sempre impegnato per creare un’autonomia dinamica, che passo dopo passo estenda le sue competenze per arrivare, come meta, alla piena autonomia. Dobbiamo e vogliamo anche noi partecipare ai sacrifici che tutto il Paese sta sostenendo, perché siamo coscienti che, da quando siamo Provincia autonoma, lo Stato italiano ci è sempre stato vicino anche, e soprattutto, economicamente”.
“L’attacco, poi, della stampa nazionale alla nostra Provincia – ha concluso Durnwalder – esiste. Da Vienna ci hanno chiamato allarmati più volte chiedendoci se l’Italia stesse mettendo, per davvero, in discussione la nostra autonomia. La prossima settima andrò di persona in Austria, a tranquillizzare i nostri amici e a difendere la nostra indipendenza anche da loro”.