Se siete una delle 5.000 coppie dello stesso sesso, di cittadinanza non canadese, sposate in Canada fra il 2005 e il 2012, la notizia è che il governo Conservatore di Stephen Harper non vi considera più sposate.

La cosa è talmente enorme che, il governo Conservatore ha già fatto una mezza marcia indietro con una dichiarazione del primo ministro delle 9.17 del mattino di oggi alla Canadian Press, in cui ha dichiarato di “non avere alcuna intenzione di riaprire il dibattito sul matrimonio per coppie dello stesso sesso“. Ma per il momento quello che sta succedendo ha effetti legali reali, secondo il principale giornale canadese, il Globe and Mail. Lo ha scoperto una coppia di donne sposate a Toronto nel 2005, che aveva cominciato le pratiche per il divorzio. La coppia è venuta a sapere da un avvocato rappresentante il Ministero della Giustizia canadese che non poteva divorziare, “non essendosi mai sposate, dal momento che il matrimonio per coppie dello stesso sesso non è riconosciuto nei loro Paesi di residenza” rispettivamente la Florida e l’Inghilterra. La comunicazione del ministero della Giustizia canadese, secondo l’avvocato Martha McCarthy che rappresenta la coppia, getta nel limbo i diritti civili di migliaia di persone, e con essi anche i meccanismi per dedurre lo status fiscale, i benefit lavorativi e relativi alle pratiche d’immigrazione, per non dire delle pratiche sull’affido o l’adozione di figli, che in certi casi hanno come requisito l’avvenuto matrimonio della coppia richiedente l’adozione.

L’avvocato McCarthy ha dichiarato al Globe and Mail: “Questo voltafaccia sulle nozze gay per i non canadesi rischia di trasformare il Canada dal paradiso dei diritti civili a una nazione che li discrimina“. Che li discrimina e li truffa, dal momento che per sposarsi civilmente in Canada è necessario pagare una licenza matrimoniale, che in Ontario ammonta a 125$. E, come si legge da questo sito, “non ci sono obblighi di residenza o di cittadinanza canadese” perché il matrimonio sia valido. Almeno in Canada, di certo.

Dato interessante, il matrimonio per coppie dello stesso sesso è nato in Canada su ricorso di una Chiesa, la Metropolitan Community Church di Toronto, che nel 2001 sposò religiosamente una coppia di uomini e una coppia di donne. Quando la Provincia dell’Ontario annullò l’atto matrimoniale sulla base della mancanza dei requisiti di diversità di genere dei due contraenti, la Chiesa fece causa allo Stato davanti alla Corte Costituzionale dell’Ontario, vincendo il ricorso sulla base dei diritti riconosciuti dalla Costituzione canadese relativi alla libertà di religione di sposare le persone che si amano, a prescindere altre considerazioni. La scintilla del 2001 si propagò presto ad altre chiese e ad altre coppie, che fecero lo stesso percorso (matrimonio celebrato in Chiesa, poi annullato dallo Stato, poi riconosciuto civilmente in seguito a ricorso davanti alla Corte locale).

L’allora governo liberale ritenne dunque necessario affrontare la questione in Parlamento. Dopo aver chiesto e ottenuto una sentenza di costituzionalità del matrimonio fra coppie dello stesso davanti alla Corte Costituzionale canadese (9 dicembre 2004), il 1° febbraio 2005 il tema fu discusso dal Parlamento di Ottawa con un emendamento sulla Legge sul Matrimonio che la rese neutra dal punto di vista dei generi di appartenenza dei promessi sposi.

La nuova legge, approvata alla Camera dei Comuni per 158 a 133 voti, e promulgata il 20 luglio 2005, è stata assai inusualmente sottoposta a un nuovo giudizio da parte del Parlamento canadese il 7 dicembre 2006, nel frattempo passato da un governo liberale a un governo conservatore. La conseguenza fu un boomerang per il nuovo governo conservatore, dal momento che il matrimonio per coppie dello stesso sesso fu non solo nuovamente approvato, ma questa volta addirittura con una maggioranza parlamentare più forte di 175 a 123.

In seguito a quella seconda approvazione parlamentare, l’attuale primo ministro Harper andò in televisione davanti al Paese a sostenere che, se anche il suo partito non riteneva giusta la riforma del matrimonio, da quel giorno in poi l’avrebbe sostenuta come sostiene tutte le altre leggi del Canada. Anche in virtù di quella solenne dichiarazione pubblica, oggi Harper non si può permettere di rimangiarsi la parola data.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Affidamento condiviso e (dis)parità di diritti

next
Articolo Successivo

Romania, dopo le proteste la Consulta boccia la legge ammazza-cani. Ora torna al Senato

next