Il sindaco era rimasto praticamente solo nel sostenere l'iniziativa abbandonato da mezzo Pd, Sel, ma anche la Lega e Pdl che volevano l'ex commissario prefettizio candidato per il centrodestra. Oggi parla solo il parlamentare di Fli Raisi: "Persa un'occasione"
Lo afferma il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri. ”Ringrazio – prosegue Cancellieri – tutti coloro che in queste settimane mi hanno riservato parole di stima e si sono espresse a favore del conferimento della cittadinanza e ringrazio anche quelli che con tanto impegno hanno partecipato alla discussione pur essendo di opinione diversa. L’affetto e la riconoscenza che porto verso la città – aggiunge – resta immutato, così come lo straordinario rapporto di reciproca simpatia con i bolognesi”.
“Presto – conclude il ministro – sarò in città, prima per il conferimento della laurea honoris causa al Presidente Napolitano, poi per la firma del patto per la sicurezza”.
”Come sempre il ministro Cancellieri dimostra di essere una persona nobile e la disponibilità a rinunciare alla cittadinanza onoraria di Bologna le fa onore. Resta l’amarezza per una vicenda incredibile che ha visto una persona amatissima dai bolognesi per quello che ha fatto nei suoi due anni da commissario sottoposta a delle critiche pubbliche per mero interesse di beghe interne di partito”. A sottolinearlo in una nota Enzo Raisi, parlamentare e coordinatore regionale di Fli: “Non rimane che dichiarare nei confronti del ministro Cancellieri un profondo e sincero ringraziamento anche a nome della stragrande maggioranza dei cittadini bolognesi”.
Sull’ipotesi di conferire la cittadinanza onoraria a Cancellieri, il sindaco Merola era rimasto praticamente solo. Oltre a lasciarlo il centrosinistra, anche il Pdl si era tirato indietro, nonostante sette mesi fa volesse Cancellieri candidata alle elezioni comunali.