“Certi giudizi sulla Consulta li avevo sentiti solo da Berlusconi”. Dall’assemblea lombarda del Partito Democratico, il segretario Pierluigi Bersani torna sulle parole con cui Antonio Di Pietro aveva commentato la bocciatura dei referendum da parte della Corte Costituzionale. “Le critiche ci possono essere e non pregiudicano i nostri rapporti”, ha spiegato Bersani, “ma se sento parlare di inciuci e tradimenti, la cosa si fa seria, e il punto per noi diventa insuperabile”. Secondo il segretario del Pd il Parlamento dovrà impegnarsi perché non si arrivi al voto con la legge Calderoli, “ma in quel malaugurato caso attiveremo forme di partecipazione”. Ma di primarie, tempi e modi compresi, Bersani ancora non parla. E nel suo intervento dal palco precisa: “Un gruppo parlamentare ha bisogno di competenze che la partecipazione e la spontaneità non sempre sono in grado di garantire”, spiega, e aggiunge una battuta: “Non ho intenzione di mettermi a nominare deputati, ma non possono nemmeno venir fuori gruppi parlamentari in cui siano tutti ferrovieri”. di Franz Baraggino
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Bersani: “Sulla consulta Di Pietro come Berlusconi”
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