Prova del nove per Area C. Alle 7.30 di lunedì si accendono i varchi e il vecchio Ecopass dell’era Morattiana finirà definitivamente in pensione. Cosa cambia? Si passa dalla pollution alla congestion: non paga chi inquina di più secondo tariffe differenziate ma tutti coloro che accedono al centro con un mezzo privato, il ticket costa 5 euro salvo per i residenti in centro che ne pagano due. “Questa scelta – spiega il direttore di Amat Maria Berrini – è legata al fatto che i dati indicano che il 40% delle polveri è dovuto ai gas di scarico ma il 60% è un combinato di polveri residue dovute allo sfregamento dei freni e dei pneumatici sull’asfalto. Quindi per avere una significativa riduzione occorreva ridurre il numero di tutti i veicoli in circolazione”.
Il test di Area C durerà 18 mesi e sarà superato se le rilevazioni in questo periodo accerteranno una riduzione del 30% dei veicoli e un proporzionale abbattimento dei livelli di Pm10. Termini da prendere con le pinze, visto che l’Ecopass della Moratti doveva essere sperimentale ed è durato tre anni, restando in vigorie nonostante fosse palese che non avrebbe conseguito gli obiettivi dichiarati. Il 2011, infatti, è stato il peggiore degli ultimi 5 quanto a giorni di superamento della soglia di attenzione.
Ora cambiano le regole del gioco: tutti pagano per entrare, a prescindere dalla capacità inquinante del veicolo. “Area C è una parte importante del cambiamento che vogliamo portare a Milano, indicato anche da oltre 400mila persone che hanno votato i referendum di giugno e tutti i cambiamenti comportano opposizioni”, spiega l’assessore ai Trasporti Pierfrancesco Maran. Che ha vissuto sulla sua pelle quanto brucia il fuoco di fila arrivato dalle categorie che più sono avverse al provvedimento. Man mano che si avvicinava lo “switch-off” dal ticket all’Area C, infatti, sono piovute polemiche all’indirizzo della giunta. Dopo i commercianti a fare la voce grossa sono stati i residenti della cosiddetta “zona rossa” cioè il centro storico della città in cui vivono 80mila persone. La tensione è esplosa in un consiglio di zona (zona 1) incandescente, con i residenti che si sono scagliati contro Maran accusando l’amministrazione di inibire la libertà di circolazione, imporre inutili balzelli, accanirsi contro chi sta in centro per motivi ideologici, criminalizzare la ricchezza e infine di violare la privacy. Alla fine sta prevalendo la mediazione con l’ipotesi di varare degli abbonamenti ad hoc per chi in Area C vive e quindi si ritrova sistematicamente sotto i varchi a pagamento. Milanesi e non che attraversano la città dal 16 gennaio avranno tempo fino al 17 marzo per mettersi in regola con registrazione e pagamenti, prima che scattino le multe.