L'avvocato afferma di aver avuto problemi di salute dopo l'interrogatorio del pm De Pasquale al processo per corruzione in atti giudiziari contro l'ex presidente del consiglio. La corte dispone una visita medica entro il 20 gennaio. I termini per arrivare a sentenza scadono a metà febbraio
Dopo altre questioni procedurali che hanno ritardato nei mesi scorsi l’inizio della deposizione del testimone chiave – che è già stato condannato per aver ricevuto da Berlusconi 600 mila dollari per edulcorare le sue deposizioni alcuni processi – il processo rischia di non arrivare a sentenza prima della prescrizione, che scatterà a metà febbraio. La testimonianza di Mills è stata rimandata al 20 gennaio, data entro la quale il collegio presieduto da Francesca Vitale ha disposto “una procedura di controllo medico sul testimone”. I giudici milanesi hanno chiesto alla corte inglese di valutare, nel caso, l’accompagnamento coattivo di David Mills qualora venisse accertato che le sue condizioni di salute non sono tali da impedirgli la testimonianza.
“Prima di espormi a qualsiasi evento che può causare stress e conseguente attacco cardiaco”, scrive ancora Mills nella lettera, “il medico mi ha consigliato di sottopormi ad accertamenti. Desidero sottolineare comunque la mia assoluta volontà a testimoniare, perché tale testimonianze può alleviare la posizione di Silvio Berlusconi e la mia”.