Il portale, invece che puntare il dito contro i trasgressori, offre visibilità gratuita a chi lavora nel rispetto delle regole. “Se paghiamo tutti cala la pressione fiscale. Dare all'idraulico 80 euro anziché 120 rende la scuola dei nostri figli mediocre”, dicono gli organizzatori
Gli ideatori sono Ernesto Puddu e Alessandro Cireddu, amici e ingegneri elettronici, entrambi sardi. Per due anni hanno accarezzato l’idea di aprire un sito per favorire e pubblicizzare il negoziante ‘in regola’ con l’aiuto degli stessi consumatori. L’interazione è in stile Wiki: le segnalazioni arrivano via web e attraverso lo spazio lasciato ai commenti sono gli utenti a smascherare eventuali recensioni positive smentite dai fatti. “Il sito è stato ispirato dal mio attuale dentista – spiega Puddu – che, a differenza del precedente, mi fa puntualmente recapitare la fattura a casa. E non mi chiede se io preferisca non riceverla”. Al sito, che riceve circa 70 segnalazioni al giorno, dicono di voler “dare vita a un’utopia” e cioè di “creare un circolo virtuoso che vincoli clienti ed esercenti corretti”.
“Alcuni negozianti ci hanno ringraziato per l’iniziativa, e su Facebook e via mail abbiamo raccolto il sostegno anche di altre associazioni che si battono per una società etica”, prosegue il fondatore.
Gli utenti contribuiscono anche a creare una classifica di città e categorie commerciali più ‘fiscali’, da Cagliari a Torino, anche se i risultati online offrono una panoramica basata esclusivamente sulle segnalazioni volontarie, senza una ponderata rappresentatività territoriale. Finora le più citate sono ristorazione, salute e bellezza, dentisti, alimentari e bar e solo attraverso il passaparola in Rete il raggio della raccolta dati si sta ampliando in Piemonte, Lombardia e Lazio.
“Non ci interessava fare liste di proscrizione – osserva Puddu – e in più riteniamo che un’ottica ottimista e di valorizzazione dei buoni esempi possa dare risultati importanti”. In più, si tratta di un’alternativa incisiva anche sul piano culturale: “Bisogna fare passare un messaggio ai cittadini – puntualizza Puddu – Se paghiamo tutti cala la pressione fiscale. Pagare l’idraulico 80 auro anziché 120 rende la scuola dei nostri figli mediocre e contrae la spesa sociale per le classi meno abbienti, ad esempio. Crediamo che sia questa la logica da perseguire: il solo metodo della denuncia, seppur necessario, non fa che aumentare il mal di stomaco dei contribuenti che non percepiscono le conseguenze reali di uno scontrino e una fattura mancati”. L’evasione in Italia ammonta al 18 per cento del Pil nazionale e, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di piccole cifre, sono i grandi evasori a sottrarre allo stato milioni di euro. “Ne siamo perfettamente consapevoli – conclude Puddu – e per questo diamo la possibilità di segnalare le aziende, a prescindere dal settore in cui operano. Con questo strumento online vogliamo ravvivare il senso di comunità tramite il contatto reale con gli esercenti virtuosi”.