Manrico Giampedroni, commissario di bordo sulla crociera Costa, racconta la dinamica dell’incidente e le sue 36 ore da incubo a bordo del relitto naufragato proprio di fronte all’Isola del Giglio. “Mi sono accorto subito che avevamo speronato – dichiara – siamo uomini di mare, si sente uno scossone, un tremolio. Non lo so perché eravamo così vicini alla costa”. Giampedroni, 56 anni, ha una gamba rotta e altre ferite, ma se l’è cavata e ha permesso di cavarsela a centinaia di persone. “Tutti hanno fatto il loro dovere. Io sono stato nell’ultimo contingente – continua – perché la responsabilità dell’equipaggio e dei passeggeri era mia”.
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Concordia, parla il commissario eroe
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