23.15 – Ragazza dell’equipaggio su Facebook: “Il Comandante non è andato via”
Non è vero che il comandante della Concordia, Francesco Schettino, ha abbandonato la nave. Anzi: quando l’ultima scialuppa si è staccata dalla nave, lui era sul ponte tre. A sostenerlo è Katia Keyvanian, un membro dell’equipaggio che sostiene di essersi imbarcata il 13 gennaio per sostituire una collega della Concordia e che ha lasciato questa testimonianza su Facebook, resa nota a Genova dall’ex comandante della Polizia Municipale, Remo Benzi.
22.30 – E’ sardo l’uomo italiano morto”
La crociera di una vita è finita sul terzo ponte di poppa, ormai allagato. Il gigante del mare, ferito a morte da uno scoglio davanti all’Isola del Giglio, si è portato via il sogno accarezzato per anni da Giovanni Masia, 86 anni: un secondo viaggio di nozze, allargato alla famiglia, che avrebbe portato lui e la moglie fuori dalla Sardegna per la prima volta dopo il matrimonio.
22.10 – Costa: “Ci adoperiamo su impatto ambientale”
Per evitare un potenziale impattoambientale, Costa Crociere si sta avvalendo all’isola del Giglio della competenza della società Smit&Salvage, la società leader mondiale nel settore. Lo ha reso noto in serata la stessa società, precisando che intorno alla Concordia è già stata realizzata una barriera di contenimento.
22.00 – Costa Crociere: “Giubbotti di salvataggio più delle persone”
A bordo di Costa Concordia vi eranogiubbotti di salvataggio in quantità superiore al numero massimo delle persone. Lo ha precisato in serata Costa Crociere. “A bordo di Costa Concordia e di tutte le navi Costa – si legge nella nota – sono disponibili giubbotti di salvataggio, lance e zattere in numero superiore al massimo delle persone che possono essere ospitate dalla nave”. “Nelle lance – prosegue la nota – sono presenti dotazioni di sicurezza, come riserve d’acqua e cibo, cassette medicinali e strumenti di segnalazione e comunicazione, che consentono di aspettare in sicurezza l’arrivo dei soccorsi. Le lance sono inoltre oggetto di scrupolose verifiche periodiche da parte del personale della nave e degli organismi di certificazione. Tutte le navi Costa Crociere sono certificate dal RINA e sono costruite secondo i più elevati standard e tecnologie”.
21.30 – Tra i 17 dispersi, sei sono membri dell’equipaggio
Sarebbero 17 i dispersi della CostaConcordia. Il condizionale è d’obbligo vista l’incertezza che – a due giorni dall’incidente – ancora impedisce di avere nomi e cognomi di coloro che mancano all’appello: 11 passeggeri e sei membri dell’equipaggio. Questa la mappa. Un riminese di 36 anni, William Arlotti e la figlia di 5. A dare l’allarme la fidanzata di lui, che è stata separata dai due al momento di salire sulle scialuppe di salvataggio. Arrivata a terra la donna non è più riuscita a mettersi in contatto con il compagno. Ci sono poi due donne siciliane, Maria Grazia Trecarico, 50 anni e Luisa Virzì 49 anni, che erano insieme in crociera. Secondo quanto racconta la figlia di Trecarico, le due erano su una scialuppa e forse sono cadute in acqua. Le donne risultano censite, ovvero in salvo, dai soccorritori, ma i familiari non sono ancora riusciti a contattarle. E’ poi la volta dei passeggeri stranieri. L’ambasciata statunitense a Roma ha fatto sapere che dei 120 americani a bordo della Costa, 118 sono state contattate. Ne mancano all’appello due, dunque. Altre fonti riferiscono poi di due coppie di francesi dispersi. Il che porterebbe a dieci il numero dei dispersi ‘noti’, cui andrebbe aggiunto un altro di cui non è stata divulgata l’identità. Quanto ai membri dell’equipaggio, non si hanno tracce di sei persone. La Costa Crociera non ha però reso noti i nominativi.
20.52 – Costa Crociere: “Errore procedurale da parte del comandante”
“Sembra che il comandante abbia commesso errori di giudizio che hanno avuto gravissime conseguenze: la rotta seguita dalla nave è risultata troppo vicina alla costa, e sembra che le sue decisioni nella gestione dell’emergenza non abbiano seguito le procedure di Costa Crociere che sono in linea e, in alcuni casi vanno oltre, gli standard internazionali” dice gruppo Costa Crociera. Il Comandante Francesco Schettino, è entrato in Costa Crociere nel 2002 come ufficiale responsabile della sicurezza. E’ stato promosso comandante nel 2006, dopo essere stato comandante in seconda. Lo ha precisato in serata Costa Crociere, che ha diffuso una dichiarazione. La Costa Crociere ha installato alcuni sensori sulla Concordia per monitorare eventuali movimenti della nave. La decisione, comunicata alla Guardia Costiera, è stata presa in previsione dell’intervento di ‘debunkeraggiò, cioè il recupero del carburante dal serbatoio. I dispositivi segnaleranno eventuali spostamenti della nave in qualsiasi direzione (longitudinale, ma anche in profondità) permettendo così agli operatori che inizieranno a lavorare per evitare danni ambientali di muoversi in completa sicurezza.
20.48 – Domani conferenza stampa di Costa Crociere
Costa Crociere ha convocato una conferenza stampa per domani, lunedì 16 gennaio, presso la sua sede a Genova. Lo ha reso noto in serata la stessa società, precisando che l’incontro è stato fissato per le 11:30 in piazza Piccapietra, 48. “Saremo a disposizione per rispondere alle domande dei giornalisti” precisa una nota.
20.47 – Ricerche proseguiranno nella notte
”Le operazioni di ricerca continueranno a oltranza durante la notte”. Così, in una nota, l’unità di crisi per il naufragio della nave Costa Concordia, allestita nella sala operativa della Protezione civile della Provincia di Grosseto, che oggi ha tenuto una riunione allargata al Dipartimento della Protezione civile nazionale, presenti tra gli altri il presidente della Toscana Enrico Rossi e un dirigente di Costa crociere.
20.34 – “Manovra azzardata per saluto agli isolani”
Secondo fonti investigative raccolte dal Fatto Quotidiano “la manovra azzardata era per il saluto agli isolani, così come confermano alcuni dei testimoni sentiti”
20.23 – Guardia di Finanza: “Dalla nave ci hanno parlato di guasto tecnico”
”All’inizio dalla nave hanno detto che si trattava di un guasto tecnico, senza specificare la natura” conferma il tenente colonnello Italo Spalvieri, comandante del reparto aeronavale della Guardia di Finanza, la cui motovedetta, che stava effettuando una ricognizione in zona per altri motivi, è stata la prima a portarsi vicino alla Concordia. “Successivamente – aggiunge – hanno chiesto ai finanzieri della motovedetta di poter agganciare un cavo in modo da essere trainati, ma era come chiedere a una formica di spostare un elefante. Dopo circa 20 minuti hanno dato l’ ‘abbandono nave’”.
20.12 – Identificati i cadaveri: sono due passeggeri
Le due vittime del naufragio della Costa Concordia identificate oggi, due uomini anziani, sono un italiano e uno spagnolo. Si tratta di Giovanni Masia, nato nel 1926, e di uno spagnolo, Gual Guillermo, nato nel 1943.
19.55 – Guardia Costiera: “Mai partito un may day dalla Concordia”
Non sarebbe mai partito un formale may day dalla Concordia. E non sarebbe stata la nave a chiamare la sala operativa, ma viceversa. Così le prime ricostruzioni della Guardia costiera. L’equipaggio e la sala operativa avrebbero parlato diversi minuti prima che a terra si sapesse per la prima volta che la nave stava imbarcando acqua. Dalla Costa Concordia è stato anche chiesto ad una motovedetta della Guardia di finanza di agganciare il colosso del mare e trainarlo. “Ma era come chiedere a una formica di spostare un elefante”, spiega un ufficiale delle fiamme gialle. Anche in questo frangente dalla nave avrebbero riferito un “guasto tecnico”. La Capitaneria di Livorno si sarebbe messa in moto solo dopo che, come riportato oggi dal quotidiano ‘La Nazione’, è stata contattata dai Carabinieri di Prato, a loro volta allertati dalla figlia di una passeggera: quest’ultima, verso le 22, ha raccontato alla figlia di essere al buio e di essere stata invitata a indossare il giubbotto salvagente.
19.47 – Operazioni sub molto difficili
“Ci sono tavoli e sedie ammassati contro le pareti, moquette che formano barriere, poi il buio dei locali interni”. E’ la descrizione fatta dal portavoce della Capitaneria di porto di Livorno, il capitano di fregata Francesco Paolillo, degli ambienti interni della nave Concordia dopo le diverse missioni subacquee effettuate oggi dai nuclei dei sommozzatori della guardia costiera. “Si tratta di operazioni – aggiunge Paolillo – che vengono eseguite con molta attenzione e che prevedono situazioni con grosse difficoltà, non solo tecniche, ma anche psicologiche e di orientamento, perchè bisogna fare i conti con l’oscurità e con locali sottosopra”.
18.55 – Mario Monti chiama presidente della Provincia di Grosseto
”Ho appena ricevuto la telefonata del presidente del consiglio, Mario Monti. Si è complimentato per la gestione della protezione civile e ha ringraziato per la generosità offerta nel soccorso dai cittadini dell’Isola del Giglio e di Porto Santo Stefano. Grazie, presidente!..”. E’ quanto scrive sulla sua pagina di facebook il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras.
18.25 – Inchiesta Pm: “Dal comandante ordine di puntare l’isola”
A circa 6-8 miglia dalla costa, chi si trovava al timone della nave Costa Concordia avrebbe ricevuto dal comandante l’ordine di puntare la prua dell’imbarcazione verso l’Isola del Giglio, per il consueto ‘salutò della sirena agli abitanti. E’ quanto emerge da ambienti investigativi. La Costa Concordia si sarebbe diretta così troppo vicina all’Isola, finendo sugli scogli de ‘Le scolè, che hanno squarciato la carena con un taglio di oltre 70 metri, facendo naufragare il natante. Una ricostruzione che viene invece smentita dal comandante Francesco Schettino, arrestato per omicidio colposo plurimo, disastro e abbandono della nave.
17.47 – Capo Commissario di bordo Giampietroni in rianimazione
E’ stato ricoverato nel reparto di rianimazione, “a scopo precauzionale”, all’ospedale di Grosseto il capo commissario di bordo, Marrico Giampietroni, salvato questa mattina dai vigili del fuoco che lo hanno trovato nel ristorante del ponte 3 della Nave Concordia. I medici gli hanno diagnosticato “una ‘crush syndromèe’, una sindrome da schiacciamento, che rendono necessario un controllo accurato per almeno 36 ore, ma non è in pericolo di vita”.
17.44 – Guardia Costiera invitò il comandante a risalire
Sarebbe stato più volte invitato a risalire sulla nave dal personale della guardia costiera Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia. Lo apprende l’Ansa da fonti qualificate. Quando i militari convogliati all’isola del Giglio dalla Capitaneria di porto di Livorno hanno individuato Schettino giù dalla nave (intorno a mezzanotte e trenta), gli hanno ricordato le proprie responsabilità e la gravità del suo comportamento in qualità di comandante, invitandolo a risalire a bordo per coordinare le procedure di evacuazione, come prevede la legge. Schettino, sempre secondo quanto appreso, avrebbe assicurato che sarebbe risalito a bordo della ‘Concordià, ma questo non è mai avvenuto.
17.25 – Costa Concordia sotto sorveglianza
E’ attivo anche il servizio antisciacallaggio a protezione della Costa Concordia naufragata all’isola del Giglio. La nave, sotto sequestro ordinato dalla magistratura, è sorvegliata da tutte le forze di polizia coinvolte nelle operazioni di soccorso e ricerca dei dispersi. A dirigere e coordinare l’attività di soccorso e sorveglianza è la Capitaneria di Porto -Guardia Costiera.
17.19 – Pianista della nave: “Allarme in forte ritardo”
“La nave si è improvvisamente piegata su un fianco, io sono caduto dal seggiolino dove ero seduto per suonare. Mi sono rialzato e ho sentito un fracasso incredibile: i piatti e i bicchieri della vicina sala ristorante cadevano e di rompevano in mille pezzi”: è la testimonianza di Antimo Magnotta, pianista di Costa Concordia. “A mio avviso, senza voler accusare nessuno – risponde – c’è stata una tempisitca eccessivamente lunga nell’informare sia l’equipaggio che i passeggeri. Ognuno di noi membri d’equipaggio risponde a dei codici di informazione. Ci sono stati assolutamente omissioni molto più che gravi”. Ma anche altre volte si è passati così vicino all’isola del Giglio? “Con questo stesso comandante della nave – ricorda Antimo – siamo passati una volta, con una manovra ‘extra-ordinarià rispetto alla rotta da crociera, vicino alle coste al largo di Sorrento, a discapito forse della sicurezza ma a favore della spettacolarità della manovra e della pretesa bravura del comandante della nave, per la meraviglia dei passeggeri, magari alla loro prima crociera”.
17.03 – Ambasciata Usa: all’appello mancano 2 americani
L’ambasciata statunitense in Italia ha abbassato a 120 il numero di americani a bordo della nave Costa Concordia, e precisato che “118 persone” sono state fino ad ora contattate. Altre fonti riferiscono di due coppie di francesi che ancora mancherebbero all’appello.
16.10 – Trovati due cadaveri nella nave
Due cadaveri sono stati individuati a bordo della Costa Concordia naufragata due giorni fa. Il ritrovamento, nella parte sommersa della poppa della nave (zona ristorante), è stato fatto dai sommozzatori della Guardia Costiera. Sembra si tratti di due uomini anziani. Sale quindi a 5 il bilancio dei morti della sciagura avvenuta la sera di sabato all’Isola del Giglio. I dispersi sono 15, proprio nel pomeriggio la Guardia Costiera aveva detto che è in atto una corsa contro il tempo per trovare i dispersi. Le due vittime avevano addosso il giubbotto di salvataggio. I soccorritori hanno dato il via alle operazioni di trasporto dei cadaveri a riva. Intanto le ricerche proseguono cabina per cabina, con le mappe della nave messe a disposizione dalla Costa Crociere. Lo riferisce il presidente della Provincia di Grosseto, Leonardo Marras, al termine del vertice in prefettura di oggi pomeriggio.
16.03 – Squadra cinofila sulla Concordia
Una squadra cinofila dei vigili del fuoco della Toscana sta arrivando all’isola del Giglio. Due conduttori saliranno sulla Costa Concordia per valutare la possibilità di un intervento dei cani addestrati nella ricerca di persone. I cani, una decina quelli in arrivo sull’isola, potrebbero intervenire nelle aree ancora emerse della nave.
15.53 – Vertice a Livorno domani con ministro Clini
Vertice domani pomeriggio in prefettura a Livorno col ministro dell’Ambiente, Corrado Clini sul problema dei rischi ambientali legati al naufragio all’isola del Giglio.
15.24 – Nave a 150 metri dalla riva
“Costa Concordia era a 150 metri dalla riva”, dice il procuratore di Grosseto. “Il fondale è irregolare, molto scosceso, non è piatto, nè sabbioso ma denso di rocce e scogli. Quindi molto pericoloso da transitare”. Anche per questo, è stato spiegato, l’inchiesta intende approfondire eventuali elementi di negligenza da parte del capitano della nave. Lo scoglio colpito dalla Concordia è conosciuto dai marinai come Le Scole.
15.15 – In corso analisi della scatola nera
15.09 – Guardia Costiera: “Corsa contro il tempo per trovare superstiti”
“Questa mattina una squadra di sommozzatori si è immersa per ispezionare la parte posteriore della nave – spiega il comandante della Guardia Costiera, Cosimo Nicastro – I sommozzatori hanno sfondato un vetro e sono entrati nella sala ristorante. La speranza di trovare qualcuno vivo c’è. Nella parte sommersa meno, anche se non è da escludere la presenza di bolle d’aria. La situazione a bordo è difficile con tende e moquette che galleggiano divenendo pericolose per i nostri operatori”. Secondo la Guadia Costiera c’è “il rischio che la nave sprofondi di 70 metri”.
14.53 – Procuratore di Grosseto: “Allarme lanciato dopo un’ora”
”L’allarme è stato lanciatodalla nave intorno alle 22,42 e alle 22,43 mentre l’impatto si era verificato circa un’ora prima”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Grosseto Francesco Verusio titolare dell’ inchiesta sul naufragio della Costa Concordia, parlando ai media. Riguardo all’abbandono della nave Costa Concordia da parte del comandante Francesco Schettino, il procuratore ha precisato che “poco dopo mezzanotte lui era già sugli scogli del Giglio” mentre erano ancora in corso le operazioni dei abbandono della nave. La nave si trovava a “150 metri” dalla riva.
14.45 – Ministro Di Paola: “Grosso errore umano”
Il naufragio della Costa Concordia è stato causato “da un grosso errore umano che purtroppo ha avuto conseguenze drammatiche: navi di questa dimensione e di questo pescaggio non si possono avvicinare troppo a una costa dove peraltro e’ noto che ci sono dei bassi fondali e delle secche”. Lo ha detto il ministro della Difesa, ammiraglio Giampaolo di Paola.
14.27 – Codacons chiede ritiro licenza di navigazione
Dopo la tragedia dell’Isola del Giglio il Codacons chiede oggi nei confronti di Costa Crociere la sospensione o il ritiro della licenza di navigazione. “Ad di laà del possibile errore umano su cui indaga la magistratura, in queste ore sono emerse indiscrezioni allarmanti, direttamente denunciate dai passeggeri superstiti, circa difficoltà e carenze nelle procedure di emergenza, e gravi ritardi nella richiesta di soccorso – spiega il presidente Carlo Rienzi – Le autorita’ competenti, alla luce di tali notizie, devono valutare provvedimenti urgenti quali la sospensione o un eventuale ritiro della licenza di navigazione concessa alla societa’ Costa”.
14.25 – Sopralluogo della Procura di Grosseto all’Isola del Giglio
I sostituti procuratori dellaProcura di Grosseto incaricati di coordinare l’inchiesta sul naufragio della nave Costa Concordia si stanno recando su una motovedetta all’isola del Giglio per svolgere un sopralluogo, nel tratto di mare dove è avvenuto l’incidente, finalizzato alle indagini. Con i pm Stefano Pizza, Alessandro Leopizzi e Maria Navarro ci sono gli investigatori dei Carabinieri e Guardia Costiera. Il sopralluogo si svolgerà anche con un’osservazione esterna della nave e dei luoghi dove è avvenuto l’incidente. I tre sostituti lavorano all’inchiesta insieme al procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio.
14.12 – Ministro Clini: “Questo è turismo pericoloso”
“Basta con la gestione di queste navi che vengono usate come se fossero dei vaporetti”, ha detto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. “Questo – ha sottolineato Clini – non è turismo sostenibile ma è turismo pericoloso. Dobbiamo intervenire rapidamente e con decisione per evitare che queste grandi navi arrivino vicino ad aree ambientalmente sensibili”.
14.03 – Capocommissario non è in pericolo di vita
Marrico Giampietroni, il capocommissario di bordo recuperato stamani dai vigili del fuoco a bordo della nave Costa Concordia, “non è in pericolo di vita”. Lo ha detto il responsabile e coordinatore del 118 della Asl 9 di Grosseto, Robusto Biagioni. Giampietroni, ricoverato al Misericordia di Grosseto, avrebbe “una frattura a una gamba” e i medici gli hanno diagnosticato “uno stato di ipotermia, ma non ci sarebbe stato bisogno di ‘riscaldarlo’ artificialmente”.
13.55 – Vigili del fuoco: “Ispezionato solo 1/4 della nave”
Il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Cosimo Pulito avverte: “Finora abbiamo ispezionato solo 1/4 della nave”.
13.50 – Ministero dell’Ambiente: “Mantenere presidio dei mezzi”
“Abbiamo ribadito, nel corso della riunione operativa, che il ministero dell’Ambiente ci ha dato disposizioni per mantenere questo presidio con il maggior numero di mezzi possibili”. A dirlo il responsabile del progetto Castalia (anti-inquinamento marino) del ministero dell’Ambiente, Lorenzo Barone, dal porto dell’Isola del Giglio di fronte cui ieri è naufragata la nave Costa Concordia che ha nei serbatoi circa 2.500 tonnellate di olio combustibile. Inoltre – continua Barone – “deve anche esser valutato che ci troviamo all’interno di un’area protetta”.
13.44 – Le certificazioni della Concordia
E’ garantito “il rispetto dei più elevati standard di sicurezza” sulla Costa Concordia. Lo afferma Rina, il gruppo che, nato a Genova come ente di certificazione navale, opera nei settori dell’ambiente, dell’energia, dei trasporti, della logistica, della sicurezza, della qualità e della responsabilità sociale. La nave è dotata dei certificati International Load Line (HSSC), Passenger Ship Safety, Safety Management System, Air Pollution Prevention, Oil Pollution Prevention, Sewage Pollution Prevention.
13.38 – Tecnici olandesi: “Almeno 2 settimane per recuperare carburante”
Ci vorranno “almeno due settimane” per recuperare il carburante presente nei serbatoi della Costa Concordia. Lo hanno spiegato i tecnici olandesi della Smit, che da ieri sono al lavoro per ‘debunkerare’ cioè per aspirare dalla nave il carburante presente nei serbatoi, così da scongiurare danni ambientali. Nei serbatoi della Costa Concordia, ci sarebbero circa 2.400 tonnellate di carburante.
13.36 – Clini e Passera: “Al lavoro per interventi”
“Ci siamo sentiti con il ministro Corrado Passera per coordinare iniziative e interventi” sul disastro della Costa Concordia. Lo afferma il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a SkyTg24.
13.29 – Ministro Clini: “Lavoriamo per evitare disastro ambientale”
“C’è una priorità di portare in sicurezza i superstiti ma siamo pronti a intervenire su emergenza ambientale. Stiamo lavorando per evitare disastro”. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a SkyTg24.
13.27 – Commissario recuperato: “Finito l’incubo”
“Sono finiti due incubi. Al momento dell’impatto ero nel salone ristorante”. Queste le prime parole del Commissario di Bordo della nave Costa Concordia, Manrico Gianpedroni, tratto in salvo dopo 36 ore dal naufragio e intervistato in esclusiva da TgCom24 appena fatto scendere dall’elicottero del soccorso
13.06 – Rossi: “I dispersi sarebbero 17”
”Verifiche incrociate stanno riducendo il numero delle persone disperse. Nell’ultima riunione mi hanno comunicato che all’appello mancherebbero 11 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio”. Lo ha detto il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi al Giglio.
12.48 – Trovata scatola nera con tracciati rotta
La scatola nera sarà sottoposta a un esame tecnico approfondito da parte della commissione d’inchiesta istituita dalla guardia costiera.
12.05 – Prefetto: “Rintracciati due dispersi a Roma”. Scende a 36 il numero
“Si tratta di due giapponesi”, spiega Giuseppe Linardi, prefetto di Grosseto, “i due si sono presentati a Roma con altri due connazionali e evidentemente ieri erano riusciti a salire a bordo dei pullman senza essere identificati. Anche gli altri connazionali erano a bordo della nave, ma dai controlli sono risultati tra le persone già identificate”. Linardi spiega che la verifica tra gli elenchi delle persone a bordo e quelle identificate “è complessa: tanti gli stranieri, ci possono essere stati anche errori nella trascrizione dei nomi”. Il numero dei dispersi scende a 36.
11.36 – Rossi (governatore Toscana): “Paura del danno ambientale”
Il governatore della Toscana, Enrico Rossi, è diretto all’isola del Giglio per un sopralluogo e chiede che la magistratura faccia chiarezza e lancia l’allarme ambientale. “Già domani incontreremo il ministro dell’ambiente Clini, abbiamo molti timori”.
11.35 – Skytg24: 10 dispersi dell’equipaggio e 28 passeggeri
11.08 – Coppia di coreani lascia l’ospedale
La coppia coreana tratta in salvo la notte scorsa all’interno della Costa Concordia ha già lasciato l’ospedale di Orbetello ed è partita per Roma. E’ quanto si apprende da fonti sanitarie. Sembra anche che i due coreani, marito e moglie di 29 anni, abbiano lasciato l’ospedale da una porta laterale perchè non avrebbero voluto incontrare i mass media. Dopo essere stati visitati i medici li hanno dimessi senza prognosi: stanno bene.
10.50 – Concordia, esperto: troppi rischi, scogli come lame
”Il granito taglia qualsiasi cosa”e quella è una zona “che non ammette distrazioni”. Lo dice commentando la tragedia di Costa Concordia a Repubblica il comandante di rimorchiatori Giovanni Fanciulli, per anni al servizio della MareGiglio sulla rotta dall’isola a Porto Santo Stefano. “Sotto questo mare c’è il granito, affilatissimo – spiega -, non c’è la sabbia. Lì al massimo ci si può incagliare, ma il granito taglia più di una lama”.
10.45 – Procuratore capo di Grosseto: “Nave troppo vicina all’isola”
“Il comandante della nave ha accostato così tanto l’imbarcazione all’isola del Giglio, non poteva avvicinarsi così tanto all’isola, si è avvicinato così tanto che era inevitabile che questo scoglio se lo trovasse sotto la nave”, a dichiararlo è il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio, che precisa: “Il comandante Francesco Schettino non è stato sicuramente l’ultimo a lasciare la nave”. Il comandante è stato arrestato ieri sera per abbandono della nave, omicidio colposo plurimo e disastro.
10.15 – Stampa filippina: 29 connazionali lavoravano nella sala cucine
10.11 – Speleologi controllano le 1500 cabine
Sono 1500 le cabine della nave Costa Concordia, incagliata sugli scogli all’Isola del Giglio. Un gruppo di vigili speleologi sta controllando cabina per cabina alla ricerca di superstiti, anche se c’è un problema per intere aree della nave sommerse o allagate e ostruite.
10.10 – I superstiti coreani attesi a Porto Santo Stefano
L’ufficiale, che è stato trovato in buone condizioni di salute nella parte della nave non ancora del tutto sommersa dalle acque, non è ancora stato estratto dal transatlantico arenato e inclinato su un lato. Intanto a Porto Santo Stefano, sulla terra ferma, l’attesa è tutta per l’arrivo proprio dei due dispersi coreani che hanno passato la notte sull’Isola del Giglio.
9.57 – Soccorritori hanno raggiunto terzo superstite. E’ italiano
E’ stato stato raggiunto dai soccorritori un terzo superstite a bordo della nave Costa Concordia, affondata ieri a largo dell’Isola del Giglio. L’uomo si chiama Marrico Gianpetroni ed è un capo commissario di bordo. I soccorritori hanno riferito di averlo trovato in buone condizioni sul ponte 3.
8.36 – I soccorritori cercano di avvicinarsi al ponte 3
Da circa due ore i vigili del fuoco continuano a sentire rumori che provengono dal ponte 3 e si stanno lentamente avvicinando per controllarne la natura. Non è escluso che possa trattarsi di superstiti che segnalano la loro presenza. Le manovre di avvicinamento a questa parte della nave vengono svolte con la massima cautela, anche perchè la Costa Concordia ondeggia a causa delle correnti e del mare leggermente agitato
7.23 – I vigili sentono rumori al ponte 3
Si sentono rumori dal ponte 3 della nave Costa Concordia che ha fatto naufragio davanti all’isola del Giglio. Lo si apprende dai vigili del fuoco. Secondo quanto spiegato, la verifica di quella zona della nave risulta molto difficile da raggiungere a causa di scale, porte sbarrate e arredi e materiali che ostacolano l’avvicinamento dei soccorritori. La nave è completamente rovesciata su un fianco. I pompieri stanno sentendo i rumori da circa mezz’ora.
7.09 – Ricerche in parte della nave: le porte delle cabine bloccate dal balckout
Sommozzatori e specialisti dei nuclei speleo-fluviali dei vigili del fuoco procedono ispezionando cabina per cabina con la speranza di raggiungere altre persone rimaste intrappolate. Quando sulla Costa Concordia sono partiti i black out elettrici dopo l’impatto con uno scoglio, si sono bloccate le serrature elettroniche delle porte delle cabine, che vengono aperte con badge, e non è escluso – viene ipotizzato – che qualcuno sia rimasto chiuso dentro anche per questo senza poter fuggire.
3.15 – A terra i superstiti: erano chiusi in una cabina
I due coreani salvati nella notte a bordo della Costa Concordia incagliata all’Isola del Giglio erano alla loro prima crociera, in viaggio di nozze, ed erano saliti a bordo proprio ieri a Civitavecchia. Per estrarli è stata necessaria un’ora e mezza di lavoro. I loro nomi sono Hye Jim Jeong e Kideok Han, entrambi del 1983 Quando sono scesi all’isola del Giglio dopo il salvataggio avevano i volti provati, ma erano tranquilli. Il vigile del fuoco Fabio Bargagna, capo della squadra speleo-alpino-fluviale (Saf) che li ha tirati fuori, racconta così le fasi del salvataggio: “Abbiamo perlustrato la nave, iniziando dal ponte 6, controllando cabina per cabina. Arrivati a poppa, abbiamo chiamato, con la speranza che qualcuno ai piani inferiori ci rispondesse. E così è stato”. I due coreani erano erano nella cabina all’ottavo ponte e sono rimasti sempre chiusi lì dal momento del naufragio. “Sentivamo i vostri rumori – hanno raccontati ai soccorritori – ma non siamo riusciti a farci sentire. Poi finalmente ci avete trovato”.
00.58 – Raggiunti i due superstiti: sembra stiano bene
I vigili del fuoco hanno raggiunto le due persone ancora vive all’interno della Costa Concordia. Si tratta di due asiatici che si trovavano nella cabina 838. A un primo esame, sembra che i due stiano bene. I pompieri li stanno portando all’esterno.
00.11 – Vigili del Fuoco: “Due persone vive dentro la nave”
Due sopravvissuti al naufragio della Costa Concordia sarebbero stati individuati dai vigili del fuoco all’interno della nave. I due (un uomo e una donna) hanno risposto ai soccorritori ma non sono ancora stati raggiunti: sarebbero infatti due ponti al di sotto di dove sono ora i vigili del nucleo Saf (Speleo alpino fluviale).
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