Ci vorrà tutto lo humor inglese di Monti per affrontare la City londinese domani. Che ghiotta occasione per i giornali stranieri paragonare la nave che affonda all’Italia declassata nel bel mezzo della bufera dell’euro. La notizia diventa sempre più succulenta per i media stranieri via via che il cerchio si stringe intorno al capitano. Quando cioè si scopre che non di guasto meccanico si tratta (come i siti stranieri ipotizzavano all’inizio, chiedendosi allibiti: come è possibile che questo accada in una nave del 21 esimo secolo?) ma di errore umano e di una manovra maldestra e irresponsabile.
E se poi il capitano, dopo averla portata contro gli scogli, abbandona la nave e i naufraghi al loro destino e prova pure a inquinare le prove e a scappare, davvero ce n’è per fornire lavoro a vignettisti e autori di satira per un bel po’. Eravamo appena usciti dal tunnel del Bunga Bunga, stavamo tirando quel piccolo respiro di sollievo che ci permetteva di risalire faticosamente la china della credibilità internazionale, ma tutto è svanito di colpo. Siamo entrati diretti nell’incubo Titanic: l’Italia è ancora zimbello sui giornali stranieri. Cambiano gli ingredienti, ma il risultato è lo stesso. Con B. era l’italiano puttaniere, corrotto e mafioso delle barzellette e delle vignette a farla da padrone. Il lato pecoreccio e malavitoso prevaleva sull’altra faccia dello stereotipo: l’italiano fanfarone, approssimativo, contaballe, furbetto, che non rispetta le regole, pasticcione e incompetente. Comunque la si rigiri, non riusciamo a tirarci fuori da questo stereotipo negativo.
Tanto per far capire il clima, ieri il ministro della Difesa francese Gérard Longuet ha paragonato il candidato socialista alle presidenziali François Hollande al comandante della nave Costa Concordia: “Ci sono dei capitani che navigano vicino al disastro e mandano le loro navi a schiantarsi contro gli scogli”. Una brutta gaffe internazionale, una campagna “trash”, come l’ha definita Ségolène Royal, che “va oltre la barriera della decenza e si fa beffa delle vittime e dei familiari in lutto”, ha aggiunto un portavoce del concorrente anti-sarkò alle presidenziali francesi. La gaffe, proprio perché ha tutta l’aria di una voce dal sen fuggita, rispecchia il pensiero sempre più chiaro all’estero. “Crescono i dubbi per il comportamento del capitano e dell’equipaggio”, titola il quotidiano britannico Guardian. “Il capitano si è avvicinato agli scogli per salutare un amico sulla terraferma” dice il Daily Telegraph. I giornali popolari ci vanno giù ancora più pesante. “Il capitano stava facendo il ganzo?” titola in apertura il Daily Mail che spiega: “Dicono che l’equipaggio abbia scavalcato donne e bambini nella corsa precipitosa verso le scialuppe di salvataggio. Inoltre si fa strada l’ipotesi inquietante che il capitano si sia avvicinato troppo a terra per salutare un amico e per dare lo spettacolo dell’isola ai turisti”.
Il Daily Mirror fa eco dando molto spazio ai ritardi nei soccorsi e accusando l’equipaggio di incompetenza e improvvisazione: “Nella nave da crociera lasciati a combattere per sopravvivere”. Sulla stessa linea il Daily Express che intervista i sopravvissuti inglesi: “Il capitano ci ha lasciati affondare”. Sui giornali francesi Le Monde e Libération si parla di Titanic della Toscana, gli spagnoli El Mundo e El Paìs mettono l’accento sul ritardo nei soccorsi. È da due giorni che i siti Internet di tutto il mondo, le radio, i giornali, le televisioni aprono le proprie edizioni con le notizie del disastro del Giglio. Una sorta di magnetismo pare incollare le telecamere della Bbc sul naufragio della nave da crociera nelle acque toscane. Anche Al Jazeera ha dato ampio spazio alla vicenda. “Come è potuto succedere?” si domandano increduli i giornalisti stranieri? Abbastanza comune anche il paragone con il Titanic, a cento anni di distanza. Dice la Bbc: “Un disastro da secolo scorso. È incredibile che una cosa del genere possa succedere in una nave da crociera di lusso del 21 esimo secolo”. Sputtanati in mondovisione. E come spesso accade, comincia come farsa e finisce in tragedia.
Il Fatto Quotidiano, 17 Gennaio 2012
Caterina Soffici
Giornalista e scrittrice
Cronaca - 17 Gennaio 2012
Dal bunga-bunga al costa-costa
Ci vorrà tutto lo humor inglese di Monti per affrontare la City londinese domani. Che ghiotta occasione per i giornali stranieri paragonare la nave che affonda all’Italia declassata nel bel mezzo della bufera dell’euro. La notizia diventa sempre più succulenta per i media stranieri via via che il cerchio si stringe intorno al capitano. Quando cioè si scopre che non di guasto meccanico si tratta (come i siti stranieri ipotizzavano all’inizio, chiedendosi allibiti: come è possibile che questo accada in una nave del 21 esimo secolo?) ma di errore umano e di una manovra maldestra e irresponsabile.
E se poi il capitano, dopo averla portata contro gli scogli, abbandona la nave e i naufraghi al loro destino e prova pure a inquinare le prove e a scappare, davvero ce n’è per fornire lavoro a vignettisti e autori di satira per un bel po’. Eravamo appena usciti dal tunnel del Bunga Bunga, stavamo tirando quel piccolo respiro di sollievo che ci permetteva di risalire faticosamente la china della credibilità internazionale, ma tutto è svanito di colpo. Siamo entrati diretti nell’incubo Titanic: l’Italia è ancora zimbello sui giornali stranieri. Cambiano gli ingredienti, ma il risultato è lo stesso. Con B. era l’italiano puttaniere, corrotto e mafioso delle barzellette e delle vignette a farla da padrone. Il lato pecoreccio e malavitoso prevaleva sull’altra faccia dello stereotipo: l’italiano fanfarone, approssimativo, contaballe, furbetto, che non rispetta le regole, pasticcione e incompetente. Comunque la si rigiri, non riusciamo a tirarci fuori da questo stereotipo negativo.
Tanto per far capire il clima, ieri il ministro della Difesa francese Gérard Longuet ha paragonato il candidato socialista alle presidenziali François Hollande al comandante della nave Costa Concordia: “Ci sono dei capitani che navigano vicino al disastro e mandano le loro navi a schiantarsi contro gli scogli”. Una brutta gaffe internazionale, una campagna “trash”, come l’ha definita Ségolène Royal, che “va oltre la barriera della decenza e si fa beffa delle vittime e dei familiari in lutto”, ha aggiunto un portavoce del concorrente anti-sarkò alle presidenziali francesi. La gaffe, proprio perché ha tutta l’aria di una voce dal sen fuggita, rispecchia il pensiero sempre più chiaro all’estero. “Crescono i dubbi per il comportamento del capitano e dell’equipaggio”, titola il quotidiano britannico Guardian. “Il capitano si è avvicinato agli scogli per salutare un amico sulla terraferma” dice il Daily Telegraph. I giornali popolari ci vanno giù ancora più pesante. “Il capitano stava facendo il ganzo?” titola in apertura il Daily Mail che spiega: “Dicono che l’equipaggio abbia scavalcato donne e bambini nella corsa precipitosa verso le scialuppe di salvataggio. Inoltre si fa strada l’ipotesi inquietante che il capitano si sia avvicinato troppo a terra per salutare un amico e per dare lo spettacolo dell’isola ai turisti”.
Il Daily Mirror fa eco dando molto spazio ai ritardi nei soccorsi e accusando l’equipaggio di incompetenza e improvvisazione: “Nella nave da crociera lasciati a combattere per sopravvivere”. Sulla stessa linea il Daily Express che intervista i sopravvissuti inglesi: “Il capitano ci ha lasciati affondare”. Sui giornali francesi Le Monde e Libération si parla di Titanic della Toscana, gli spagnoli El Mundo e El Paìs mettono l’accento sul ritardo nei soccorsi. È da due giorni che i siti Internet di tutto il mondo, le radio, i giornali, le televisioni aprono le proprie edizioni con le notizie del disastro del Giglio. Una sorta di magnetismo pare incollare le telecamere della Bbc sul naufragio della nave da crociera nelle acque toscane. Anche Al Jazeera ha dato ampio spazio alla vicenda. “Come è potuto succedere?” si domandano increduli i giornalisti stranieri? Abbastanza comune anche il paragone con il Titanic, a cento anni di distanza. Dice la Bbc: “Un disastro da secolo scorso. È incredibile che una cosa del genere possa succedere in una nave da crociera di lusso del 21 esimo secolo”. Sputtanati in mondovisione. E come spesso accade, comincia come farsa e finisce in tragedia.
Il Fatto Quotidiano, 17 Gennaio 2012
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Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.