I giovani pidiellini vanno alla conta e il duello tra ex An ed ex Forza Italia si riaccende di colpo, con tutti i big del partito – da Cicchitto alla Meloni – pronti a scendere in campo per tutelare i “propri” candidati.
La fusione a freddo tra i due partiti, all’interno dell’organizzazione giovanile del Pdl è stata addirittura glaciale, con i dirigenti della vecchia Azione Giovani e quelli dei Giovani Azzurri che continuano a guardarsi in cagnesco. I primi più strutturati, eredi del Fronte della Gioventù, i secondi decisamente più “fluidi” – soprattutto dal punto di vista delle tessere – ma ugualmente disposti a difendere le poltrone negli organismi dirigenti del movimento. A lanciare l’assise è stata la deputata berlusconiana Annagrazia Calabria, 30 anni a maggio, scelta nel 2009 dall’ex premier come coordinatrice nazionale della Giovane Italia accanto a Giorgia Meloni, che nella diarchia al vertice del movimento occupa il ruolo di presidente. Lunedì la Calabria ha incontrato Angelino Alfano e ha chiesto un congresso. “Ce n’è bisogno – ha spiegato – perché non è possibile che siamo ancora alla quota 50-50 tra ex An e ex Fi. Dobbiamo essere liberi di scegliere ciò che riteniamo più giusto, verrà eletto chi proporrà la cosa più giusta”.
Il correntone azzurro in realtà punta tutto su una regia dietro le quinte di Berlusconi e Alfano per evitare, nelle nuove nomine, squilibri che favoriscano gli ex An, mentre i “Meloni boys” – forti dello “zoccolo duro” dei militanti – faranno di tutto per “cannibalizzare” l’organizzazione e rendere sempre più marginali i dirigenti vicini al Cavaliere. L’obiettivo è quello di trasformare la Giovane Italia nel fortino elettorale dell’ex ministro della Gioventù per la sua scalata all’interno del Pdl. Per avere gioco facile però, i meloniani devono riuscire a vincere la battaglia sulle regole del tesseramento: molti ex forzisti vorrebbero far votare tutti gli under30 iscritti al partito, senza un tesseramento autonomo della giovanile. “In questo caso entrerebbero nella partita anche le truppe cammellate, ridimensionando non poco il voto dei militanti”, spiega un importante dirigente vicino all’ex ministro della Gioventù.
Lo scontro riguarda anche la legge elettorale. La coordinatrice dei giovani pidiellini, durante il vertice con il segretario, ha difeso – almeno in teoria – il Porcellum di Calderoli, il metodo elettorale grazie al quale anche lei è approdata sugli scranni di Montecitorio. “Questa legge elettorale – ha sottolineato la giovane deputata, figlia di Luigi Calabria, direttore finanziario di Finmeccanica – andrebbe anche bene se tutti i partiti scegliessero dei candidati rispettando i requisiti del merito. Purtroppo quest’era deve ancora venire”. Gli aennini – giocando di sponda con alcuni berlusconiani delusi – da tempo chiedono al partito una battaglia per il ripristino delle preferenze.
La data del congresso è stata fissata orientativamente per giugno, ma molti quadri si dicono scettici. “Prima bisogna chiudere il congresso nazionale del partito, che ancora deve iniziare”. Il rischio insomma è che la conta slitti al prossimo autunno e che poi, con l’approssimarsi delle elezioni politiche, tutto venga rinviato a data da destinarsi. Con tutti i fedelissimi del Cavaliere ben piazzati nelle liste bloccate.
Lorenzo De Cicco
Giornalista
Politica - 18 Gennaio 2012
I giovani del Pdl alla resa finale
I giovani pidiellini vanno alla conta e il duello tra ex An ed ex Forza Italia si riaccende di colpo, con tutti i big del partito – da Cicchitto alla Meloni – pronti a scendere in campo per tutelare i “propri” candidati.
La fusione a freddo tra i due partiti, all’interno dell’organizzazione giovanile del Pdl è stata addirittura glaciale, con i dirigenti della vecchia Azione Giovani e quelli dei Giovani Azzurri che continuano a guardarsi in cagnesco. I primi più strutturati, eredi del Fronte della Gioventù, i secondi decisamente più “fluidi” – soprattutto dal punto di vista delle tessere – ma ugualmente disposti a difendere le poltrone negli organismi dirigenti del movimento. A lanciare l’assise è stata la deputata berlusconiana Annagrazia Calabria, 30 anni a maggio, scelta nel 2009 dall’ex premier come coordinatrice nazionale della Giovane Italia accanto a Giorgia Meloni, che nella diarchia al vertice del movimento occupa il ruolo di presidente. Lunedì la Calabria ha incontrato Angelino Alfano e ha chiesto un congresso. “Ce n’è bisogno – ha spiegato – perché non è possibile che siamo ancora alla quota 50-50 tra ex An e ex Fi. Dobbiamo essere liberi di scegliere ciò che riteniamo più giusto, verrà eletto chi proporrà la cosa più giusta”.
Il correntone azzurro in realtà punta tutto su una regia dietro le quinte di Berlusconi e Alfano per evitare, nelle nuove nomine, squilibri che favoriscano gli ex An, mentre i “Meloni boys” – forti dello “zoccolo duro” dei militanti – faranno di tutto per “cannibalizzare” l’organizzazione e rendere sempre più marginali i dirigenti vicini al Cavaliere. L’obiettivo è quello di trasformare la Giovane Italia nel fortino elettorale dell’ex ministro della Gioventù per la sua scalata all’interno del Pdl. Per avere gioco facile però, i meloniani devono riuscire a vincere la battaglia sulle regole del tesseramento: molti ex forzisti vorrebbero far votare tutti gli under30 iscritti al partito, senza un tesseramento autonomo della giovanile. “In questo caso entrerebbero nella partita anche le truppe cammellate, ridimensionando non poco il voto dei militanti”, spiega un importante dirigente vicino all’ex ministro della Gioventù.
Lo scontro riguarda anche la legge elettorale. La coordinatrice dei giovani pidiellini, durante il vertice con il segretario, ha difeso – almeno in teoria – il Porcellum di Calderoli, il metodo elettorale grazie al quale anche lei è approdata sugli scranni di Montecitorio. “Questa legge elettorale – ha sottolineato la giovane deputata, figlia di Luigi Calabria, direttore finanziario di Finmeccanica – andrebbe anche bene se tutti i partiti scegliessero dei candidati rispettando i requisiti del merito. Purtroppo quest’era deve ancora venire”. Gli aennini – giocando di sponda con alcuni berlusconiani delusi – da tempo chiedono al partito una battaglia per il ripristino delle preferenze.
La data del congresso è stata fissata orientativamente per giugno, ma molti quadri si dicono scettici. “Prima bisogna chiudere il congresso nazionale del partito, che ancora deve iniziare”. Il rischio insomma è che la conta slitti al prossimo autunno e che poi, con l’approssimarsi delle elezioni politiche, tutto venga rinviato a data da destinarsi. Con tutti i fedelissimi del Cavaliere ben piazzati nelle liste bloccate.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.