Neve chimica in Val Padana. Come se non bastasse già lo smog, nebbia e freddo nelle ultime ore si è messa a cadere anche neve a ciel sereno. Nelle ore scorse diverse località del nord sono state ricoperte da un insolito manto nevoso.
C’è chi dice che sia una specie di nebbia artificiale, chimica, innescata dall’inquinamento che ristagna su quella valle. Un fenomeno insolito su cui anche la scienza è divisa. Viene chiamata impropriamente “neve chimica”, ha fatto la sua copiosa comparsa nei giorni scorsi in Val Padana, non per la prima volta. Eppure anche se bianca e di ghiaccio non è neve come le altre. “Questo tipo di precipitazione nevosa si verifica quando, pur in assenza di nubi, si combinano fattori quali il grande freddo, un elevato tasso di umidità e la presenza di un determinato tipo di particolato, cioè quelle sostanze prodotte dall’inquinamento industriale – spiega Vincenzo Levizzani, ricercatore presso l’Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima al Cnr di Bologna – che presentano una struttura simile ai cristalli di ghiaccio da acqua pura. In questo caso si assiste a un fenomeno meno frequente benché sempre naturale: la nebbia “nuclea” come cristallo di ghiaccio”.
Il fenomeno si è verificato nei giorni scorsi in coincidenza con l’arrivo di una corrente artica che ha fatto precipitare le temperature giù fino a -7 gradi centigradi, ma non è la prima volta che fa la sua comparsa sul suolo padano. Perché qui? “La Pianura Padana – prosegue Levizzani – è una delle zone più inquinate non solo d’Europa, ma dell’intero pianeta, e ce lo conferma ciò che osserviamo dal satellite con sensori appositi, sia per l’alta concentrazione di industrie sia per la sua conformazione, perché è un catino che ha pochissimi scambi con l’esterno”.
Ricapitolando, quella che molti chiamano “neve chimica” altro non è che un mix di agenti naturali come il grande freddo e un altissimo grado di umidità unito ad agenti antropogenici, come la presenza di scarichi industriali. Gli esperti però non ritengono sia pericolosa per l’uomo né per la natura. Anzi ripulisce l’aria. Per essere pericolosa dovrebbe essere ingerita. “Tecnicamente, in nessun caso si dovrebbe ingerire la neve perché non è mai acqua pura – conclude Levizzani –: nel caso di quella chimica consiglierei di evitarlo nel modo più assoluto. Va precisato comunque che le sostanze inglobate nelle precipitazioni, nevose o liquide, sono sempre limitate: in ogni caso, se da un lato fungono da “spazzini” dell’atmosfera, impedendoci di respirare sostanze nocive, dall’altro le depositano sul suolo, entrando nel ciclo dell’acqua e degli alimenti”.
Sulla scelta terminologica che identifica questo fenomeno atmosferico, però, c’è chi non è d’accordo. “È un’invenzione lessicale – chiarisce a www.climascienza.it Stefano Tibaldi, direttore generale dell’Agenzia regionale prevenzione e ambiente dell’Emilia Romagna –: la neve “chimica” non esiste. Non c’è alcuna differenza tra le nubi in quota e la forte nebbia, che è semplicemente una nube a contatto con il suolo. Quello che scatena la neve è sempre un accumulo di vapore sui cosiddetti nuclei di condensazione, generalmente aerosol, polveri e particelle, siano esse naturali o provenienti dall’attività dell’uomo. E non c’è niente di nuovo: lo aveva spiegato già bene Claudio Cassardo, professore associato presso la Facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali dell’Università di Torino, dove pure si è verificato spesso il fenomeno». Sì, ma se non la si vuole chiamare chimica e non è perfettamente identica alla neve, qual è il modo migliore per parlarne? «Neve da nebbia mi sembra molto più appropriato», conclude Tibaldi.
di Chiara di Martino
Ambiente & Veleni
In Val Padana arriva la neve chimica
Che ripulisce l’aria dallo smog
Il ricercatore Vincenzo Lavazzini: "Questo tipo di precipitazione nevosa si verifica quando, pur in assenza di nubi, si combinano fattori quali il grande freddo, un elevato tasso di umidità e la presenza di un determinato tipo di particolato"
Neve chimica in Val Padana. Come se non bastasse già lo smog, nebbia e freddo nelle ultime ore si è messa a cadere anche neve a ciel sereno. Nelle ore scorse diverse località del nord sono state ricoperte da un insolito manto nevoso.
C’è chi dice che sia una specie di nebbia artificiale, chimica, innescata dall’inquinamento che ristagna su quella valle. Un fenomeno insolito su cui anche la scienza è divisa. Viene chiamata impropriamente “neve chimica”, ha fatto la sua copiosa comparsa nei giorni scorsi in Val Padana, non per la prima volta. Eppure anche se bianca e di ghiaccio non è neve come le altre. “Questo tipo di precipitazione nevosa si verifica quando, pur in assenza di nubi, si combinano fattori quali il grande freddo, un elevato tasso di umidità e la presenza di un determinato tipo di particolato, cioè quelle sostanze prodotte dall’inquinamento industriale – spiega Vincenzo Levizzani, ricercatore presso l’Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima al Cnr di Bologna – che presentano una struttura simile ai cristalli di ghiaccio da acqua pura. In questo caso si assiste a un fenomeno meno frequente benché sempre naturale: la nebbia “nuclea” come cristallo di ghiaccio”.
Il fenomeno si è verificato nei giorni scorsi in coincidenza con l’arrivo di una corrente artica che ha fatto precipitare le temperature giù fino a -7 gradi centigradi, ma non è la prima volta che fa la sua comparsa sul suolo padano. Perché qui? “La Pianura Padana – prosegue Levizzani – è una delle zone più inquinate non solo d’Europa, ma dell’intero pianeta, e ce lo conferma ciò che osserviamo dal satellite con sensori appositi, sia per l’alta concentrazione di industrie sia per la sua conformazione, perché è un catino che ha pochissimi scambi con l’esterno”.
Ricapitolando, quella che molti chiamano “neve chimica” altro non è che un mix di agenti naturali come il grande freddo e un altissimo grado di umidità unito ad agenti antropogenici, come la presenza di scarichi industriali. Gli esperti però non ritengono sia pericolosa per l’uomo né per la natura. Anzi ripulisce l’aria. Per essere pericolosa dovrebbe essere ingerita. “Tecnicamente, in nessun caso si dovrebbe ingerire la neve perché non è mai acqua pura – conclude Levizzani –: nel caso di quella chimica consiglierei di evitarlo nel modo più assoluto. Va precisato comunque che le sostanze inglobate nelle precipitazioni, nevose o liquide, sono sempre limitate: in ogni caso, se da un lato fungono da “spazzini” dell’atmosfera, impedendoci di respirare sostanze nocive, dall’altro le depositano sul suolo, entrando nel ciclo dell’acqua e degli alimenti”.
Sulla scelta terminologica che identifica questo fenomeno atmosferico, però, c’è chi non è d’accordo. “È un’invenzione lessicale – chiarisce a www.climascienza.it Stefano Tibaldi, direttore generale dell’Agenzia regionale prevenzione e ambiente dell’Emilia Romagna –: la neve “chimica” non esiste. Non c’è alcuna differenza tra le nubi in quota e la forte nebbia, che è semplicemente una nube a contatto con il suolo. Quello che scatena la neve è sempre un accumulo di vapore sui cosiddetti nuclei di condensazione, generalmente aerosol, polveri e particelle, siano esse naturali o provenienti dall’attività dell’uomo. E non c’è niente di nuovo: lo aveva spiegato già bene Claudio Cassardo, professore associato presso la Facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali dell’Università di Torino, dove pure si è verificato spesso il fenomeno». Sì, ma se non la si vuole chiamare chimica e non è perfettamente identica alla neve, qual è il modo migliore per parlarne? «Neve da nebbia mi sembra molto più appropriato», conclude Tibaldi.
di Chiara di Martino
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Roma, 8 gen. (Adnkronos) - Si svolge oggi, alle 15, il Question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio, a cura di Rai Parlamento. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, risponde a una interrogazione –rivolta alla ministra per la Famiglia– sulle iniziative in materia di educazione sessuale e affettiva, con particolare riferimento all'adeguatezza delle campagne di informazione; a una interrogazione –rivolta al ministro della Salute– sulle iniziative urgenti in merito al recente decreto ministeriale in materia di definizione delle tariffe relative all'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, con particolare riferimento all'impatto economico sulle strutture private accreditate.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, risponde a una interrogazione su un possibile accordo tra il Governo italiano e SpaceX in materia di sicurezza per le telecomunicazioni. Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, risponde a una interrogazione sulla compatibilità del progetto di autonomia differenziata con il principio di equità nell'erogazione dei servizi sanitari sul territorio nazionale.
Il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, risponde a una interrogazione sulle Iniziative in sede internazionale e Ue per la stabilizzazione politica e il rilancio economico della Siria. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, risponde a una interrogazione sulle iniziative per contrastare il fenomeno dell'analfabetismo digitale, con particolare riferimento all'introduzione dell'insegnamento dell'informatica nelle scuole, anche attraverso l'utilizzo della piattaforma Syllabus.
La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, risponde a interrogazioni sulle iniziative normative per prevedere la sospensione dei termini relativi ad adempimenti contributivi a carico dei liberi professionisti nei casi già previsti per gli adempimenti tributari; sui ritardo della pubblicazione dei dati relativi all'assegno di inclusione; sulla nomina del dottor Mario Pepe a presidente della commissione di Vigilanza sui fondi pensione; sulle iniziative per consolidare l'aumento dell'occupazione, in particolare nel Mezzogiorno.
Beirut, 8 gen. (Adnkronos) - Hamas fornirà a Israele un elenco degli ostaggi e la loro ubicazione, compresa quella degli ostaggi uccisi, in cambio di un cessate il fuoco della durata massima di otto settimane. Lo riferisce il quotidiano libanese Al Akhbar, citando fonti egiziane, secondo cui, il potenziale accordo formalizzato a Doha consentirebbe di aumentare la quantità di aiuti umanitari destinati alla Striscia e di riabilitare i suoi sistemi sanitari.
Milano, 8 gen. (Adnkronos) - Avvio contrastato per le principali Borse europee. Nei primi minuti di scambi Francoforte cede lo 0,19%, Londra registra un rialzo dello 0,18%, Parigi registra -0,08%, Madrid segna -0,05% e Zurigo +0,16%. Sulla piazza asiatica, a Tokyo il Nikkei 225 termina le contrattazioni lasciando sul terreno lo 0,27% a 39.970 punti. Wall Street ha invece chiuso in calo la seduta di ieri, con l'indice Dow Jones che ha perso lo 0,42%, lo S&P 500 in flessione dell'1,11%, e il Nasdaq in calo dell'1,89%.
Parigi, 8 gen. (Adnkronos) - I funerali di Jean-Marie Le Pen si terranno sabato 11 gennaio a La Trinité-sur-Mer, nel Morbihan, "nell'intimità della famiglia". È quanto ha annunciato questa mattina Louis Aliot, vicepresidente del Rassemblement National (RN) e sindaco di Perpignan, intervenendo a 'Bonjour! La matinale' su TF1, dove ha confermato la notizia di Ouest-France. Jean-Marie Le Pen era nato nel 1928 nella casa di famiglia a Trinité-sur-Mer. Invitato ad intervenire a poche ore dall'atterraggio a Parigi con Marine Le Pen al termine di un viaggio di tre giorni a Mayotte per visitare le vittime del ciclone Chido, Aliot ha confermato che la figlia del cofondatore del Front National ha effettivamente appreso della morte del padre dalla stampa. "Fa parte degli alti e bassi di una vita politica intensa, perché non è andata a Mayotte in vacanza", ha tenuto a sottolineare Louis Aliot.
Bari, 08 gen. - (Adnkronos) - Ha tentato il sequestro di una bambina di 2 anni ma è stato arrestato dai carabinieri a Bari. e' acaduto nel pomeriggio di giovedì 2 gennaio. In manette, in flagranza di reato, è finito un uomo di 35 anni, barese, già noto alle Forze dell’Ordine per reati contro la persona e il patrimonio. I militari, impegnati nel servizio di 'carabiniere di quartiere', in Via dei Mille, sono stati allertati dalle urla di una donna, che indicava un uomo in fuga a bordo di una bicicletta. Dopo un breve inseguimento, i carabinieri hanno bloccato il 35enne e hanno ricostruito quanto accaduto. La donna, ancora in stato di agitazione, ha raccontato che mentre stava passeggiando in via Michele de Napoli portando con sé la figlia di 2 anni, è stata raggiunta da un uomo a bordo di una bici, il quale, dopo esserne sceso repentinamente, avrebbe afferrato la bambina per un braccio tentando di allontanarsi. Avrebbe desistito solo dopo l’arrivo di alcuni passanti che lo hanno messo in fuga. I racconti della giovane madre e dei testimoni hanno portato ad acquisire quello che viene considerato dagli investigatori "un solido quadro probatorio" da fornire al Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Bari e ad arrestare l’uomo. L’arresto è stato successivamente convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari. I genitori della piccola, di 40 e 28 anni, hanno potuto riabbracciare la figlia che non ha avuto necessità di ricorrere alle cure dei sanitari.
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - In Germania gli ordini in entrata reali (al netto dei prezzi) nel settore manifatturiero sono diminuiti del 5,4% a novembre 2024 rispetto a ottobre 2024 secondo le informazioni preliminari dell'Ufficio federale di statistica Destatis. Tuttavia, senza considerare gli ordini di grandi dimensioni, gli ordini in entrata sono stati dello 0,2% in più rispetto al mese precedente. Il fattore decisivo per l’andamento negativo degli ordini in entrata nel settore manifatturiero nel novembre 2024 rispetto al mese precedente sono stati i grandi ordini nel settore della costruzione di altri veicoli (aerei, navi, treni, veicoli militari) nell’ottobre 2024. Questo elevato volume di grandi ordini non si è concretizzato nel novembre 2024.
Caracas, 8 gen. (Adnkronos) - Nicolás Maduro ha annunciato l’attivazione dei cosiddetti “organismi di gestione integrale” (Odis), una struttura che centralizza il potere politico, le Forze Armate, la Milizia Nazionale Bolivariana, le forze di polizia e i gruppi comunitari, con la motivazione di “difendere la pace” nei giorni che precedono il 10 gennaio, data in cui intende prestare giuramento e insediarsi per il suo terzo mandato da presidente del Venezuela.
In un evento tenutosi al Palazzo Miraflores, Maduro, indossando un'uniforme militare, ha annunciato la creazione di queste strutture tramite decreto. Si è inoltre autoproclamato comandante supremo di questa fusione politico-militare. Definendola un’iniziativa di difesa globale, Maduro ha descritto l’Odis come un “organismo superiore” che opererà a tutti i livelli dell’amministrazione pubblica e comunitaria. “L’attivazione dell’Odis garantirà la vittoria esemplare della pace ”, ha assicurato Maduro.