Vorrei che non fosse così, ma sento diffondersi nell’aria un vaga puzza di Ustica. Spero di sbagliarmi, lo spero con tutto il cuore. Ma sarà per il proliferare di uomini in divisa che ovunque discettano della tragedia del Giglio; o forse sarà per quell’intollerabile trasformazione di tale tragedia nell’ennesimo reality cui Vespa ha aggiunto, l’altra sera, una venatura di macabro umorismo introducendo la puntata con il celebre brano di Titanic.
Sarà perchè ci sono personaggi che sono troppo di tutto. C’è il comandante della nave troppo stupido che manda una mostruosità sull’acqua a incagliarsi perchè forse stava in plancia e mentre faceva fare l’ìnchino alla nave era più concentrato sull’inchino di qualcun altro. C’è questo qualcun altro, la signora bionda, sbucata fuori chissà da dove troppo donna bionda che seduce il comandante o da cui è sedotta. C’è il comandante della capitaneria che è troppo buono e troppo autorevole e troppo comandante e c’è da scommetterci che di qui a poco avrà la fila davanti alla porta di piazzisti di scranni parlamentari pronti a offrirgli uno collegio sicuro. C’è il medico di bordo troppo impomatato per essere un medico di bordo che difende il comandante cattivo. C’è il professore di non so quale materia nautica che difende il comandante troppo stupido e l’amico del comandante buono che dice trattenendosi troppo che una così non s’è mai vista.
C’è troppo il tentativo di buttarla in troppo ed è qui che non riesco a non sentire il tanfo di Ustica, di altre divise che hanno asserito l’inasseribile e mai detto la verità. Le situazioni sono profondamente diverse, me ne rendo conto. Ma mi auguro solo che di qui a qualche giorno qualcuno dei troppi che asseriscono con troppo foga le loro certezze non ci venga a dire che la Costa Concordia si è incagliata e magari andrà a fondo e manderà in malora chilometri quadrati di ecosistemna marino, perchè prima di diventare una nave da crociera era un cargo che trasportava sardine sotto sale. E il sale, si sa corrode. Per il DC 9 dell’Itavia ci fu chi lo disse. Spero che la storia non si ripeta a dispetto di quello che avverte il mio naso.